Il Principato di Monaco nel XVIII secolo fu al centro di una fiorente attività musicale, grazie ad Antonio I e Onorato III, che regnarono rispettivamente dal 1701 al 1731, e dal 1733 al 1793.
Fra gli autori attivi durante questi due differenti periodi si ricordano Francesco Onofrio Manfredini, che lavorò alla corte di Antonio I e Valentin Rœser, al servizio di Onorato III nel decennio 1760-1769.
Il primo, violinista e compositore nato a Pistoia nel 1684, studiò a Bologna con Torelli e Perti e fece parte a più riprese dell’Orchestra di San Petronio.
Soggiornò a Monaco fra il 1711 ed il 1728, per poi tornare in Italia, nella città natale, dove ricoprì il ruolo di maestro di cappella ed organista della cattedrale fino al 1762, anno della sua morte.
Riguardo al clarinettista e compositore Valentin Rœser, nato nel 1735, si sa abbastanza poco, a parte le sue origini tedesche e che, probabilmente, iniziò la sua carriera proprio a Monaco.
Fu quindi al servizio di Luigi Filippo, duca d’Orleans, intorno al 1770 e le ultime notizie relative a pubblicazioni di suoi lavori risalgono al 1782.
I succitati musicisti sono al centro di un’incisione dell’Urania Records, affidata a Furiosi Affetti-Orchestra Barocca di Roma (ensemble diretto da Lorenzo Gugole), e portata avanti in collaborazione con l’Archivio e la Biblioteca del Principe di Monaco, istituzione che ha anche sovvenzionato il progetto, in occasione del terzo centenario della nascita di Onorato III (1720-1795).
Di Manfredini è proposta un’ampia selezione dei Dodici concerti, op. 3, raccolta dedicata al principe Antonio I e pubblicata a Bologna nel 1718.
Si tratta di brani che, in parte, possono essere classificati nell’ambito del “Concerto grosso”, genere così definito in quanto l’organico strumentale risultava più numeroso dell’usuale e veniva suddiviso in due gruppi, che si alternavano nell’eseguire i diversi movimenti (da una parte avevamo il concertino, formato dai solisti più bravi, dall’altra l’orchestra nella sua interezza, detta concerto grosso o ripieno).
L’op. 3 contiene anche esempi concepiti per far emergere la viola e pezzi che si avvicinano molto a concerti per violino solista e orchestra.
Nel complesso appare abbastanza chiaro il richiamo all’op. 6 di Corelli e, come quest’ultima, si chiude con una Pastorale per il Santissimo Natale.
A Rœser appartengono invece le Sonate n. 2 e n. 3, proposte in “prima registrazione mondiale”, tratte dalle Six sonates à trois ou à tout l’orchestre, raccolta pubblicata nel 1762 con dedica a Onorato III.
In questo caso il punto di riferimento è senza dubbio quello della “Scuola di Mannheim”, movimento nato nell’omonima città tedesca con l’arrivo del violinista Johann Stamitz come direttore della locale orchestra e la quasi contemporanea ascesa al trono del Palatinato del principe elettore Karl Theodor, mecenate delle arti e delle scienze.
Da tali presupposti nacque un’esperienza, durata poco meno di una quarantina d’anni (1741-1778), ma unica per l’epoca, che contribuì in modo decisivo alla nascita del genere sinfonico in quanto caratterizzata dall’affermazione di un’orchestra di grandi dimensioni, formata da eccezionali solisti, che spesso erano anche valenti compositori.
Uno sguardo, ora, all’ensemble Furiosi Affetti – Orchestra Barocca di Roma, diretto dal violinista Lorenzo Gugole, gruppo specializzato nella prassi barocca, che mutua il suo nome dalla cosiddetta “teoria degli affetti”, che Monteverdi adottò per primo in ambito musicale, seguendo quanto l’eclettico gesuita tedesco Athanasius Kircher aveva scritto nel suo trattato “Musurgia Universalis”, in tema di corrispondenze tra stati d’animo e figure musicali.
La compagine dà vita ad un’ottima interpretazione, caratterizzata da affiatamento ed equilibrio perfetti, nonché ricca di quel brio che negli ultimi anni, abbinato al costante recupero di lavori sconosciuti di compositori famosi o di opere di musicisti caduti nell’oblio, ha contribuito ad un salutare rinnovamento del settore barocco.
Ricordiamo ancora le brevi ed interessanti note del libretto di accompagnamento (in francese, italiano ed inglese), curate da Thomas Fouilleron, che attualmente ricopre il prestigioso incarico di Direttore dell’Archivio e della Biblioteca del palazzo principesco di Monaco, degno coronamento di un’incisione dall’elevato valore storico-musicale che, oltre a riportare alla ribalta due interessanti autori come Manfredini e Rœser, fornisce un notevole apporto alla conoscenza di un capitolo della storia della musica, poco noto e sicuramente da approfondire.
-
Articoli recenti
- Sabato 6 novembre Asolo Musica inizia la seconda parte con il concerto del Quartetto di Venezia e del flautista Massimo Mercelli
- Sabato 6 novembre parte a Salerno la XIII edizione del Festival Internazionale PianoSolo nell’ambito di Salerno Classica
- Domenica 7 novembre la XXIV stagione musicale della Fondazione Pietà de’ Turchini si apre con “La Petite Écurie”
- Sabato 6 novembre la rassegna di Dissonanzen “Bagliori” propone il duo Ceccarelli-Trovalusci
- Domenica 7 novembre al Teatro dell’Antoniano di Bologna riprende Baby Bofe’ con “Pierino e il lupo” di Prokofiev
Commenti recenti
Fabrizio De Rossi Re su Venerdì 29 ottobre ad Ascoli P… Fabrizio De Rossi Re su “Vox in Bestia – G… Santuario – Ja… su Sincretico, interessante propo… Fabrizio De Rossi Re su Mercoledì 26 maggio a Radio Va… Fabrizio De Rossi Re su Su RAI Radio 3 Suite dal 10 al… Archivi
- novembre 2021
- ottobre 2021
- settembre 2021
- agosto 2021
- luglio 2021
- giugno 2021
- Maggio 2021
- aprile 2021
- marzo 2021
- febbraio 2021
- gennaio 2021
- dicembre 2020
- novembre 2020
- ottobre 2020
- settembre 2020
- agosto 2020
- luglio 2020
- giugno 2020
- Maggio 2020
- aprile 2020
- marzo 2020
- febbraio 2020
- gennaio 2020
- dicembre 2019
- novembre 2019
- ottobre 2019
- settembre 2019
- agosto 2019
- luglio 2019
- giugno 2019
- Maggio 2019
- aprile 2019
- marzo 2019
- febbraio 2019
- gennaio 2019
- dicembre 2018
- novembre 2018
- ottobre 2018
- settembre 2018
- agosto 2018
- luglio 2018
- giugno 2018
- Maggio 2018
- aprile 2018
- marzo 2018
- febbraio 2018
- gennaio 2018
- dicembre 2017
- novembre 2017
- ottobre 2017
- settembre 2017
- agosto 2017
- luglio 2017
- giugno 2017
- Maggio 2017
- aprile 2017
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- settembre 2016
- agosto 2016
- luglio 2016
- giugno 2016
- Maggio 2016
- aprile 2016
- marzo 2016
- febbraio 2016
- gennaio 2016
- dicembre 2015
- novembre 2015
- ottobre 2015
- settembre 2015
- agosto 2015
- luglio 2015
- giugno 2015
- Maggio 2015
- aprile 2015
- marzo 2015
- febbraio 2015
- gennaio 2015
- dicembre 2014
- novembre 2014
- ottobre 2014
- settembre 2014
- agosto 2014
- luglio 2014
- giugno 2014
- Maggio 2014
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- gennaio 2014
- dicembre 2013
- novembre 2013
- ottobre 2013
- settembre 2013
- agosto 2013
- luglio 2013
- giugno 2013
- Maggio 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- gennaio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- ottobre 2012
- settembre 2012
- agosto 2012
- luglio 2012
- giugno 2012
- Maggio 2012
- aprile 2012
- marzo 2012
- febbraio 2012
- gennaio 2012
- dicembre 2011
- novembre 2011
- ottobre 2011
- settembre 2011
- agosto 2011
- luglio 2011
- giugno 2011
- Maggio 2011
- aprile 2011
- marzo 2011
- febbraio 2011
Categorie
Meta