Riflettori puntati sulla grande signora del pianoforte, Martha Argerich, che torna al “Settembre dell’Accademia” a distanza di tre anni dalla sua prima esibizione al Teatro Filarmonico di Verona.
Domenica 19 settembre, alle ore 20, salirà sul palco una leggenda della musica, un’artista che ha sempre comunicato libertà e fantasia nella sua musica, un personaggio che ha attraversato una lunga e intensa vita affrontandola in maniera spregiudicata come la sua musica, e per questo è adorata dal pubblico di tutto il mondo.
La pianista argentina sarà affiancata da un degno partner, il trombettista Sergei Nakariakov, vero virtuoso dello strumento e dalla Manchester Camerata diretta da Gábor Takács-Nagy per suonare il Concerto n. 1 per pianoforte e tromba di Dmitri Shostakovich, opera allegra e scanzonata, con il pianoforte protagonista e la tromba al suo servizio, composta nel 1933 con l’intento di ampliare il repertorio strumentale sovietico “per colmare un vuoto a causa della mancanza di grandi lavori da concerto”, come scrisse lo stesso compositore.
Il programma si completa con musiche di grande pregio e elegante scrittura come si confà all’orchestra d’archi, organismo dai timbri puri e delicati: l’Introduzione e allegro per quartetto d’archi e orchestra di Elgar, le Danze Rumene di Béla Bartók e la Serenata in do maggiore, op. 48 di Čajkovskij.
Cesare Venturi
Uff. Stampa Accademia Filarmonica di Verona
335 6084559
Nata a Buenos Aires (Argentina), Martha Argerich studia pianoforte dall’età di cinque anni con Vincenzo Scaramuzza.
Enfant prodige, inizia molto presto a esibirsi in pubblico.
Arriva in Europa nel 1955: studia a Londra, a Vienna e in Svizzera con Bruno Seidlhofer, Friedrich Gulda e Nikita Magalov, e con Stefan Askenase.
Nel 1957 Martha Argerich si aggiudica il primo premio ai concorsi di Bolzano e Ginevra, poi nel 1965 vince il Concorso Chopin di Varsavia.
Da quel momento, la sua carriera è un susseguirsi di trionfi.
Seppure per temperamento e tecnica sia particolarmente adatta a pagine virtuosistiche del XIX e XX secolo, si rifiuta di considerarsi una specialista.
Il suo repertorio è molto vasto, comprendendo Bach, Bartók, Beethoven, Schumann, Chopin, Liszt, Debussy, Ravel, Franck, Prokof’ev, Stravinskij, Šostakovič, Čajkovskij e Messiaen.
Regolarmente invitata dai più prestigiosi festival e dalle migliori orchestre d’Europa, America e Giappone, ama molto anche la musica da camera: suona e incide regolarmente con Nelson Freire, Mischa Maisky, Gidon Kremer, come pure con Daniel Barenboim.
La sua discografia è immensa: ha inciso per EMI/Erato, Sony, Philips, Teldec e DGG.
Le sue incisioni le sono valse molti riconoscimenti, quali Grammy Award, Gramophon – Artist of the Year, Best Piano Concerto Recording of the Year, Choc del “Monde de la Musique”, Artista dell’Anno della Critica Discografica Tedesca, Grammy Award.
Con l’obiettivo di aiutare i giovani, nel 1998 diventa Direttore Artistico del Beppu Argerich Festival in Giappone.
È stata inoltre insignita di numerosi riconoscimenti civili e sociali: tra cui Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2018 da Sergio Mattarella.
Dal 1997 è Accademica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma.
Sergei Nakariakov, trombettista russo-israeliano, si è affermato come uno degli interpreti più ricercati sulla scena internazionale.
Dotato di una rara combinazione di stupefacente virtuosismo, un suono soave e vellutato e una profonda sensibilità, è stato chiamato “Il Paganini della tromba” e “Caruso della tromba”.
Ha sviluppato rapporti di lunga data con molte delle orchestre, direttori e musicisti più rispettati al mondo.
Il repertorio di Nakariakov copre non solo l’intera gamma della musica originale per tromba ma è in continua espansione su nuovi orizzonti, comprendendo molte affascinanti trascrizioni e commissioni originali.
Nakariakov si è esibito con molti dei maggiori direttori d’orchestra, tra cui Valery Gergiev, Vladimir Spivakov, Christoph Eschenbach, Yuri Temirkanov, Yuri Bashmet, Sir Neville Marriner, Mikhail Pletnev, Vladimir Ashkenazy, Ton Koopman e grandi orchestre.
Collabora inoltre regolarmente con molti dei musicisti più importanti al mondo come Vadim Repin, Martha Argerich, Mischa Maisky, Emmanuel Pahud, Julian Rachlin, Dmitri Sitkovetsky per progetti di musica da camera.
Nato a Gorky, Sergei ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di sei anni, ma è passato successivamente alla tromba.
Sergei Nakariakov suona su tromba e bocchini AR Resonance e su flicorno di Antoine Courtois di Parigi.
Nato a Budapest, Gábor Takács-Nagy ha iniziato a studiare violino all’età di otto anni.
Come studente dell’Accademia Franz Liszt, ha vinto il primo premio nel 1979 al concorso per violino Jenő Hubay e successivamente ha proseguito gli studi con Nathan Milstein.
Dal 1975 al 1992 è stato membro fondatore e leader dell’acclamato Takács Quartet esibendosi con artisti leggendari, Lord Menuhin, Sir Georg Solti, Isaac Stern e Mstislav Rostropovitch.
Nel 1996 ha fondato il Takács Piano Trio e ha registrato in prima mondiale le opere dei compositori ungheresi Franz Liszt, Lászlo Lajtha e Sándor Veress.
È considerato uno dei più autentici esponenti odierni della musica ungherese, e in particolare quella di Béla Bartók.
Nel marzo 2017 gli è stato conferito il prestigioso Premio Béla Bartók -Ditta Pasztory.
Nel 2002, seguendo una lunga tradizione musicale ungherese, Gábor Takács-Nagy si è dedicato alla direzione d’orchestra.
Nel 2006 è diventato il direttore musicale della Weinberger Kammerorchestra e nell’agosto 2007 il direttore musicale della Verbier Festival Chamber Orchestra.
Dal 2010 al 2012 è stato Direttore Musicale della MAV Symphony Orchestra Budapest e da settembre 2011 Direttore Musicale della Manchester Camerata.
Nel settembre 2012 è stato nominato Direttore Ospite Principale della Budapest Festival Orchestra
È regolarmente invitato a dirigere l’Orchestre National de Lyon, l’Orchestra Philharmonique de Monte Carlo, l’Orchestra Filarmonica di Bologna, l’Orchestre de l’Opéra de Toulon, la Malaysian Philharmonic, la Calgary Philharmonic, la Bilkent Symphony Orchestra, la Budapest Symphony Orchestra, l’Orchestra di Dijon-Bourgogne, l’Orchestra da Camera Franz Liszt, l’Orchestre de Chambre de Lausanne, l’Orchestre de Chambre de Genève e la Detroit Symphony Orchestra, tra le altre.
Nel giugno 2012 è stato insignito membro onorario della Royal Academy of Music di Londra e nel febbraio 2021 ha ricevuto il prestigioso premio Artist of Merit dal governo ungherese.
Manchester Camerata è fiera di essere una combinazione originale di abilità e coraggio.
Per raggiungere l’eccellenza artistica e un’etica lungimirante, la collaborazione è al centro di tutto ciò che fa la Camerata.
Guidati dal suo visionario direttore musicale, Gábor Takács-Nagy (che considera la musica una “medicina spirituale”), collabora con diversi artisti internazionali, da Martha Argerich a New Order e Aziz Ibrahim a Lewis Capaldi.
Le collaborazioni artistiche a lungo termine con Jean- Effram Bavouzet, Jess Gillam e AMC Gospel Choir si affiancano a performance e tour con artisti eminenti come Pinchas Zuckerman, Arvo Pärt, Yefim Bronfman, Javier Perianes, Istvan Vardai e Leticia Moreno tra gli altri.
In collaborazione con la Chetham’s School of Music, la Manchester Camerata ha intrapreso un progetto collaborativo di cinque anni per eseguire e registrare tutti i concerti per pianoforte di Mozart, con il pianista Jean-Effram Bavouzet.
Con le sue esibizioni dal vivo, Camerata suona musica senza confini.
Da un rave orchestrale eseguito in isolamento a oltre un milione di persone durante la pandemia Covid-19, al tour di Mozart nelle sale da concerto di tutta Europa e Asia.