Prosegue L’Orecchio di Giano-Dialoghi della Antica et Moderna Musica, giunto alla 20a edizione, ciclo di concerti che – dopo i felici esiti negli scorsi anni del progetto I naviganti del Tempo a Villa Giulia in collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco – quest’anno si svolge integralmente nei giardini di Villa Giulia con otto concerti con illustri artisti internazionali ospiti dell’Ensemble Seicentonovecento (direttore artistico e musicale, Flavio Colusso).
Sabato 18 settembre, alle ore 17, torna a grande richiesta il Collegium Pro Musica, affermato ensemble di musica barocca: con il virtuosismo del flauto dolce del direttore Stefano Bagliano e degli altri membri del gruppo – Fabiano Martignago flauto dolce, Erik Oskar Huetter violoncello, Andrea Coen clavicembalo – si gioca un’ideale “partita” fra quattro grandi compositori del Barocco, gli italiani Scarlatti e Vivaldi e i tedeschi Bach e Telemann.
Fra queste due coppie di “giocatori” possiamo trovare delle assonanze oltrepassando le suddivisioni proprie degli stili musicali di provenienza e “sparigliando le carte”: accostando Alessandro Scarlatti a Johann Sebastian Bach e Antonio Vivaldi a Georg Philipp Telemann, che condivide con il Prete rosso estroversione e brillantezza di scrittura, oltre al primato per averci lasciato il maggior numero di composizioni di epoca barocca dedicate al flauto.
Di Telemann è nota la prolificità coniugata sempre ad altissima qualità; la sua fecondità ritmica fu straordinaria, con effetti, sincopi, ritmi interrotti, rapide ripetizioni, strutture ben articolate. Vivaldi è l’autore italiano più noto della sua epoca e, oggi come allora, amato in tutto il mondo.
Anche nella Triosonata, genere strumentale dal carattere più severo rispetto a un Concerto solistico, seppe inserire passaggi concertati e virtuosistici.
Alessandro Scarlatti, considerato l’inventore dell’Aria col da capo, ha dedicato molte energie soprattutto alle composizioni vocali, Cantate e Oratori, come d’altro canto Bach; rimangono tuttavia un discreto numero di composizioni in cui si nota un uso frequente del contrappunto e di tempi fugati.
Bach si dedicò soprattutto agli strumenti a tastiera, sebbene alcuni Concerti come i famosi “Brandeburghesi” raggiunsero vette altissime e le Suite per violoncello sono una pietra miliare nel repertorio solistico di questo strumento.
La Triosonata che chiude il concerto – da alcuni ritenuta scritta dal figlio Carl Philipp Emanuel – presenta momenti di intenso lirismo e si conclude con un movimento in cui contrappunto e virtuosismo strumentale si coniugano alla perfezione.
Info e prenotazioni
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Biglietto concerto € 16,00 + € 4 ingresso ai giardini
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Prenotazione obbligatoria posti limitati nel rispetto delle norme anti Covid-19
É necessario indossare la mascherina e arrivare con anticipo per evitare assembramenti all’ingresso
Per informazioni su altre modalità di biglietteria e abbonamento al Museo: www.museoetru.it/prepara-la-visita#biglietteria
Il Museo: https://www.museoetru.it/
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Sabato 18 settembre, ore 17.00 – Giardini di Villa Giulia
Collegium Pro Musica
Stefano Bagliano, Fabiano Martignago: flauti diritti
Erik Oskar Huetter, violoncello
Andrea Coen, clavicembalo
Programma
Georg Philipp Telemann: Triosonata in fa per due flauti e b.c. TWV 42:F7
Alessandro Scarlatti: Toccata in la minore per clavicembalo
Johann Sebastian Bach: Andante dalla Sonata per violino solo BWV 964 (trascrizione per cembalo dello stesso Bach)
Antonio Vivaldi: Triosonata in sol minore per due flauti e b.c. RV 72
Johann Sebastian Bach
Suite in sol per violoncello BWV 1007
Triosonata BWV 1038 versione in Sib per due flauti e b.c.