
Per il concerto di venerdì 10 settembre, alle ore 21.00, nella Chiesa di San Gottardo arriva ad Asolo il Quartetto di Cremona, realtà cameristica di straordinario successo in Italia e nel mondo che ha da poco festeggiato i suoi primi vent’anni di carriera.
Il concerto, organizzato nell’ambito della 43esima rassegna Incontri Asolani, prevede l’accostamento tra un brano del compositore contemporaneo Nimrod Borenstein e due pagine interessantissime anche se poco frequentate del repertorio quartettistico: il Quartetto n. 1 di Saint-Saëns e il Quartetto per archi di Giuseppe Verdi.
Compositore di origini israeliane, Nimrod Borenstein si è conquistato la fama internazionale grazie a composizioni armonicamente lussureggianti, ispirate al novecento «storico» e alla scrittura strumentale tradizionale.
Il suo stile è piaciuto molto a Vladimir Ashkenazy, che ne ha portato i lavori su alcuni dei maggiori palcoscenici del mondo.
Il brano Cieli d’Italia, scritto per il ventennale del Quartetto di Cremona, è un omaggio ai quattro musicisti e insieme al nostro Paese, rievocato attraverso la fantasia melodica del compositore nella quale tuttavia non mancano quei «momenti di sospensione» in cui si prova «la sensazione magica di librarsi nell’aria».
Brani insoliti nella produzione dei rispettivi compositori, i Quartetti di Saint- Saëns e di Verdi occupano un posto importante nelle rispettive scuole strumentali nazionali.
Un’operazione consapevole nel caso di Saint-Saëns, che approdò alla scrittura per quartetto con la precisa volontà di riaffermare la presenza francese nella musica «pura», in cui predominavano i tedeschi.
Il suo è un brano dal sapore quasi orchestrale, in cui il rigoglioso linguaggio armonico francese è accostato a costruzioni formali complesse e monumentali.
Diverso il caso di Verdi, che scrisse il suo unico Quartetto per caso, mentre attendeva che le prove della prima napoletana di Aida potessero riprendere dopo una malattia del soprano.
Pur concludendosi con una fuga, il Quartetto di Verdi è zeppo di reminiscenze teatrali, salottiere, popolari: un’appassionante sintesi dei mezzi espressivi del grande operista ottocentesco.
La Sicurezza
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Gli accessi alla chiesa di San Gottardo sono controllati e accessibili previa misurazione della temperatura corporea, l’obbligo della mascherina e del Green Pass.
Biglietti
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Venerdì 10 settembre, ore 21.00 – Chiesa di San Gottardo
Quartetto di Cremona
Cristiano Gualco, violino (Nicola Amati, Cremona 1640)
Paolo Andreoli, violino (Paolo Antonio Testore, Milano ca. 1758 – Kulturfonds Peter Eckes)
Simone Gramaglia, viola (Gioachino Torazzi, ca. 1680 – Kulturfonds Peter Eckes)
Giovanni Scaglione, violoncello (Dom Nicola Amati, Bologna 1712 – Kulturfonds Peter Eckes)
In programma musiche di Nimrod Borenstein, Giuseppe Verdi, Camille Saint-Saëns
Quartetto di Cremona
Fin dalla propria fondazione nel 2000, il Quartetto di Cremona si è affermato come una delle realtà cameristiche più interessanti a livello internazionale ed è regolarmente invitato ad esibirsi nei principali festival e rassegne musicali in Europa, Sudamerica, Stati Uniti e in Estremo Oriente, riscuotendo unanimi consensi di pubblico e critica.
Dopo aver ricevuto il “BBT Fellowship” nel 2005, al Quartetto di Cremona è stato assegnato dal Borletti Buitoni Trust il “Franco Buitoni Award 2019” per il costante contributo alla promozione e alla diffusione della musica da camera in Italia e nel mondo.
Nel 2020 il Quartetto di Cremona ha festeggiato i suoi primi vent’anni di carriera, un traguardo per il quale sono stati ideati progetti concertistici e discografici, sviluppati nel corso di stagioni consecutive.
Tra gli altri, l’esecuzione dell’integrale dei quartetti di Beethoven, un tour con “L’arte della fuga” di Bach, nuovi CD, brani composti espressamente per il Quartetto.
A causa dell’emergenza pandemica, nella stagione 20/21 diversi concerti in prestigiose sale sono stati posticipati (tra di essi, il debutto alla Carnegie Hall di New York e il ritorno alla Wigmore Hall di Londra e alla Salle de la Madeleine di Ginevra).
L’ensemble ha comunque debuttato al Rudolfinum di Praga, alla CRR Concert Hall di Istanbul e si esibirà in primavera ed estate in Germania, Francia, Scandinavia, oltre che presso le maggiori società concertistiche italiane.
Nella stagione 21/22, suonerà in India, Spagna, Olanda, Germania, terrà un paio di tour in Asia ed altrettanti in Nord America, con il debutto alla Chamber Music Society del Lincoln Center di New York.
In campo discografico, a novembre 2020 è uscito per la casa discografica britannica Avie Records un nuovo disco dal titolo “Italian Postcards”, un omaggio musicale al nostro paese attraverso pagine di Mozart, Wolf, Cˇajkovskij e una nuova composizione di Nimrod Borenstein.
Nella primavera 2019, con la partecipazione del violoncellista Eckart Runge, è uscito un doppio CD dedicato a Schubert, mentre nel 2018 si è conclusa la pubblicazione dell’integrale dei Quartetti di Beethoven (Audite), che ha ottenuto prestigiosi premi discografici ed importanti riconoscimenti dalla critica specializzata.
Dall’autunno 2011 l’ensemble è titolare della cattedra del “Corso di Alto Perfezionamento per Quartetto d’Archi” presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona.
Particolarmente attento alla formazione e al sostegno dei giovani musicisti, il Quartetto di Cremona è regolarmente invitato a tenere masterclass in Europa, Nord e Sud America, Asia ed è tra i partner de “Le Dimore del Quartetto”.
L’ensemble è anche testimonial per Thomastik Infeld Strings e del progetto internazionale “Friends of Stradivari”, grazie al quale è stato il primo quartetto italiano a suonare per un tempo prolungato il “Paganini Quartet” di Antonio Stradivari, in prestito dalla Nippon Music Foundation (Tokio).
Nel novembre 2015 il Quartetto è stato insignito della cittadinanza onoraria della Città di Cremona.