Convivio Armonico Open Air ospita sulla terrazza di Palazzo Tufarelli le particolari sonorità del duo Feleppa-Palmieri

Dopo il successo ottenuto dalla prima parte della rassegna, tenutasi prevalentemente nella Basilica di San Francesco di Paola, Convivio Armonico prosegue la sua stagione all’aperto, nel periodo agosto-settembre, intitolata “Convivio Armonico Open Air”.
La sede scelta per gli appuntamenti napoletani è la terrazza panoramica di Palazzo Tufarelli, nel pieno centro storico della città, che recentemente ha ospitato il concerto di Flavio Feleppa (fisarmonica) e Walter Palmieri (chitarra).
I due artisti si sono confrontati con un repertorio molto vario, a partire da Bella chitarra e Gatto di piombo, scritti rispettivamente dallo statunitense Frank Marocco (1931-2012) e dal sanmarinese Emanuele Rastelli (1968), entrambi fisarmonicisti di fama.
A seguire una prima incursione in ambito cinematografico, con Love Theme, da “Nuovo Cinema Paradiso”, che nel 1988 segnò l’inizio della collaborazione fra Andrea Morricone ed il padre Ennio.
Il successivo Apanhei-te, cavaquinho apparteneva alla produzione del brasiliano Ernesto Nazareth (1863-1934), che approfondì il repertorio legato alle danze, non solo del suo paese, ma anche del continente europeo ed africano, spesso fondendole in pezzi divenuti molto popolari.
Era quindi la volta di altri due motivi, tratti da altrettante colonne sonore, Oblivion, composto da Astor Piazzolla (1921-1992) nel 1984 per la colonna sonora del film “Enrico IV” di Marco Bellocchio, ma ben presto divenuto un brano di successo a sé stante e “La vita è bella”, che fruttò a Nicola Piovani il Premio Oscar nel 1999.
Fra questi trovava posto Tango pour Claude, dedicato da Richard Galliano a Claude Nougaro, celebre artista francese scomparso nel 2004.
Un breve sguardo sulla canzone napoletana classica con “Era de maggio” (1885), musicata da Mario Pasquale Costa (1858-1933), su un testo di Salvatore Di Giacomo, oggetto di forti contestazioni da parte dei puristi, a causa di alcune soluzioni “innovative” adottate dal grande poeta, che possono essere considerate uno spartiacque nella storia della lingua partenopea.
Di nuovo cinema, con il leitmotiv di Luis Bacalov (1933-2017) del film “Il postino”, vincitore del premio Oscar per la migliore colonna sonora nel 1996.
Ultima pellicola interpretata da Massimo Troisi, che morì poco tempo dopo la fine delle riprese, “Il postino” è inoltre noto per il contenzioso fra Bacalov, accusato di plagio, e il cantautore Sergio Endrigo, il cantante Riccardo Del Turco e il paroliere Paolo Margheri, conclusosi nel 2013, dopo ben 18 anni (Endrigo era scomparso già nel 2005), con l’accettazione della co-paternità da parte del compositore italo-argentino.
Chiusura con il celeberrimo Libertango di Astor Piazzolla, pezzo che apriva l’album del 1974 dal medesimo titolo, registrato in Italia, che segnava il passaggio del musicista dal tango tradizionale al cosiddetto “Nuevo Tango”.
Per quanto riguarda i due musicisti, hanno evidenziato grande bravura come singoli interpreti e notevole affiatamento, trasmettendo forti emozioni agli spettatori presenti (purtroppo pochi, per i soliti motivi legati alla pandemia).
D’obbligo, quindi, il bis, consistente nella celebre canzone di Carlos Gardel “Por una cabeza”, splendida conclusione di un concerto molto piacevole.

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