Si terrà il 6 agosto a Diamante (CS), la “prima” del Danteum Immersive Performance ideato dalla pianista Giusy Caruso in collaborazione con l’architetto Mario Aloe

Tra le tante iniziative e performance per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, che decorre quest’anno, emerge l’originale Danteum Immersive Performance ideato dalla pianista concertista e artista ricercatrice di origine cosentina residente a Bruxelles Giusy Caruso, in collaborazione con l’architetto Mario Aloe, Tour Leader, Guida turistica, Travel Designer e promotore della cultura italiana all’estero.
L’intreccio di parole, musica e videoproiezioni guideranno gli spettatori verso un’esperienza virtuale e multisensoriale alla scoperta delle stanze che compongono il Danteum, una struttura-tempio dedicata al sommo poeta, progettata dall’architetto italiano Giuseppe Terragni (1904-1943) e rimasta incompiuta.

Danteum Immersive Performance rientra in un progetto più ampio portato avanti dalla pianista Caruso nell’ambito del proprio tour estivo 2021 #Vivere il Suono dei Luoghi tra Musica e Immagini Dantesche che comprende concerti solistici, dialoghi, performance intorno alla figura del sommo poeta, celebrato tra le note e le evocazioni nei luoghi che ospiteranno questi eventi.

La prima del progetto Danteum Immersive Performance verrà portata in scena nella suggestiva cornice del Convento dei Minimi di Cirella – Diamante (Cs), nota località turistica dell’Alto Tirreno cosentino, venerdì 6 agosto 2021, alle ore 21.30 in collaborazione con la Società Dante Alighieri Comitato di Cosenza e l’Associazione Coriolano Martirano, che hanno sostenuto il progetto insieme all’Assessorato al Turismo del Comune di Diamante.

Il pianoforte di Giusy Caruso, interprete di J. S Bach, F. Chopin, C. Debussy, E. Satie e della celebre “Sonata a Dante” di F. Liszt, il racconto di Mario Aloe e le immagini proiettate faranno immergere l’audience nei significati, simbologie ed evocazioni che legano musica e architettura, suono e spazio fisico e virtuale sulle orme del Danteum di Terragni.
Il progetto sarà sviluppato in autunno in forma di “augmented performance in VR” con il supporto dei gruppi di ricerca MAXlab e CREATIE del Conservatorio di Anversa, in Belgio, dove la pianista Giusy Caruso lavora, in affiliazione a IPEM-Università di Gand.

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