Venerdì 18 giugno Silvia Chiesa solista nella “prima” polacca del Concerto per violoncello e orchestra in sol minore op. 72 di Mario Castelnuovo-Tedesco

Foto Davide Cerati

“Prima” assoluta in Polonia per il Concerto per violoncello e orchestra in sol minore op. 72 di Mario Castelnuovo-Tedesco.
La violoncellista Silvia Chiesa lo eseguirà venerdì 18 giugno 2021 in Polonia, a Jelenia Góra, con l’Orchestra Filarmonica della Bassa Slesia diretta dal M° Massimiliano Caldi (Sala da concerto della Filarmonica, ore 19).
L’esecuzione era stata programmata per marzo 2020, ma poi cancellata a causa dell’emergenza Covid-19.
Oggi finalmente rivivrà sul palcoscenico questo capolavoro, quasi scomparso dalle scene dopo il suo debutto nel 1935 con il leggendario virtuoso russo Gregor Piatigorsky, che lo aveva commissionato, insieme con la New York Philharmonic diretta da Arturo Toscanini.

Il brano è l’unico Concerto per violoncello firmato dal maestro fiorentino di origini ebree, che lo scrisse qualche anno prima della partenza per gli Stati Uniti causata dalla promulgazione delle leggi razziali. «Castelnuovo! Molti violoncellisti potranno suonare la sua musica meglio di me, ma nessuno la suonerà mai con tanto amore: per favore, mi scriva un Concerto!».
Con queste parole Piatigorsky era riuscito a convincere il compositore, al quale sarebbe poi stato legato da una profonda amicizia (dal libro Mario Castelnuovo-Tedesco. Un fiorentino a Beverly Hills di Angelo Gilardino, Edizioni Curci).

Da allora però il brano è finito nell’oblio. «Un oblio ingiustificatodichiara Silvia Chiesavisto che si tratta di una delle pagine più belle del repertorio per violoncello e orchestra, che non è certo affollato come per esempio quello per violino e orchestra». Interprete di riferimento per la musica del Novecento italiano, Silvia Chiesa è anche l’artefice della prima registrazione italiana del brano, realizzata nel 2018 per Sony Classical insieme con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Massimiliano Caldi, in un CD che comprende anche il Concerto di Gian Francesco Malipiero e la prima registrazione mondiale del Concerto di Riccardo Malipiero. «Da italiana, ma soprattutto da musicistaconclude la violoncellistacredo che sia importante riportare alla luce un capolavoro come il Concerto di Castelnuovo-Tedesco e sono lieta di fare da ambasciatrice, insieme con un eccellente collega e amico come Massimilano Caldi, in un Paese di importanti tradizioni musicali come la Polonia».

Il commento del Maestro Caldi: «Presentandosi l’occasione di impaginare un programma italiano presso una delle tante istituzioni sinfoniche polacche con cui collaboro, non mi sono lasciato sfuggire l’occasione di proporre quella che sarà a tutti gli effetti una ‘prima polacca’ per poter avere di nuovo l’onore e il piacere di collaborare con Silvia Chiesa, con cui ho condiviso la bellissima avventura musicale torinese sul podio dell’Orchestra Nazionale della Rai di Torino in occasione della registrazione per Sony Classical».

Informazioni sul concerto a Jelenia Góra: https://filharmonia.jgora.pl/koncert-symfoniczny,47/dyrygent-rezydent-wloskie-inspiracje,3120?did=5831

Per ascoltare un estratto del Concerto:
https://www.youtube.com/watch?v=WIBDaX1frig&list=OLAK5uy_lKim3Z4nePsQIo23zPwHdZsyY1tmxtZPg

Biografie

Interprete ricca di personalità, raffinata esploratrice di mondi musicali, Silvia Chiesa è l’artista che più ha contribuito ad ampliare gli orizzonti del violoncello.
Ha rilanciato il repertorio del Novecento, riscoprendo capolavori ingiustamente dimenticati, e ha stimolato la produzione di nuove opere per il suo strumento eseguendole su prestigiosi palcoscenici internazionali. Ha ideato la “Trilogia del Novecento italiano” (Sony Classical) che raccoglie per la prima volta insieme, in tre cd, le registrazioni di Concerti per violoncello e orchestra di grandi compositori del XX secolo: Nino Rota, Alfredo Casella, Ottorino Respighi, Ildebrando Pizzetti, Mario Castelnuovo-Tedesco (“prima” italiana), Riccardo Malipiero (“prima” mondiale) e Gian Francesco Malipiero.
Tutti italiani gli interpreti: insieme con Silvia Chiesa, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e i direttori Corrado Rovaris e Massimiliano Caldi.
La violoncellista ha portato avanti il suo impegno nella divulgazione di questo repertorio anche durante le settimane di lockdown per Covid-19, attraverso la serie web di documentari “Novecento Corsaro”.
Silvia Chiesa è anche un’appassionata interprete della musica del nostro tempo.
È dedicataria di brani per violoncello e orchestra di Azio Corghi e Matteo D’Amico, ed è stata scelta da compositori come Gil Shohat, Nicola Campogrande, Aldo Clementi, Michele Dall’Ongaro, Peter Maxwell Davies, Giovanni Sollima, Gianluca Cascioli e Ivan Fedele per prime esecuzioni di loro opere.Come solista ha suonato con l’Orchestra Nazionale della Rai, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra della Toscana, la Royal Philharmonic Orchestra, i Solisti di San Pietroburgo, l’Orchestra di Rouen, la Staatsorchester Kassel e la Sinfonica di Cracovia.
Ha collaborato con direttori quali Luciano Acocella, Francesco Angelico, Marco Angius, Paolo Arrivabeni, Gürer Aykal, Umberto Benedetti Michelangeli, Giampaolo Bisanti, Roland Böer, Massimiliano Caldi, Tito Ceccherini, Daniele Gatti, Cristian Orosanu, Corrado Rovaris, Daniele Rustioni, Howard Shelley e Brian Wright.
Ha inciso inoltre concerti live per emittenti radiotelevisive quali Rai Radio3, Rai Sat, France Musique e France3.
Si esibisce regolarmente anche come camerista e, in particolare, con il pianista Maurizio Baglini ha acquisito un repertorio straordinariamente vasto per duo violoncello e pianoforte. Insieme i due artisti hanno all’attivo oltre duecentocinquanta concerti in tutto il mondo e hanno registrato per Decca le Sonate di Schubert, Brahms e Rachmaninov.
Sul fronte discografico si segnala inoltre la sua presenza nella collana Live at Amiata Piano Festival (Decca) nella quale Silvia Chiesa interpreta il Quintetto per archi op. 163 di Schubert con il Quartetto della Scala e i Concerti per violoncello e orchestra di Haydn con la Camerata Ducale.
Ha inoltre registrato in prima mondiale, sempre per Decca, “…tra la carne e il Cielo” di Azio Corghi, di cui è dedicataria, con l’Orchestra Filarmonica di Torino diretta da Tito Ceccherini, con Maurizio Baglini, Valentina Coladonato e Omero Antonutti.
È artista residente dell’Amiata Piano Festival e docente al Conservatorio “Monteverdi” di Cremona. Suona un violoncello Giovanni Grancino del 1697.

Massimiliano Caldi (Milano 1967), diplomato in pianoforte, composizione e direzione d’orchestra, con una ampia esperienza internazionale sia in campo sinfonico che operistico e nell’operetta, una particolare attenzione rivolta alla musica contemporanea e alla valorizzazione di opere dell’Ottocento uscite dal repertorio, si distingue per la sua grande preparazione professionale e per lo stile direttoriale sempre brillante e lineare.
Vincitore assoluto del Concorso “G. Fitelberg” (1999), attualmente ricopre la carica di Direttore Principale della Filarmonica Subcarpatica “A. Malawski” di Rzeszów e di Primo Direttore Ospite della Filarmonica Polacca Baltica “F. Chopin” di Danzica.
E’ stato docente della Florence Conducting Masterclass (2015-2017), Direttore Principale e Consulente Artistico della Filarmonica “S. Moniuszko” di Koszalin (2014-2017), Direttore Artistico dell’Orchestra da Camera Slesiana di Katowice (2006-2010) e Direttore Principale dell’Orchestra da Camera Milano Classica (1998-2009).
Caldi negli ultimi dieci anni ha intrapreso tournée in Israele, Oman, Stati Uniti d’America, Cile, Brasile, Germania, Austria, Russia e Turchia alla testa di compagini come l’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, l’Orchestra Sinfonica di Santiago del Cile, la Berliner Koncerthaus Kammerorchester, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo e la Istanbul State Symphony Orchestra. In Polonia tiene regolarmente concerti nell’ambito dei principali festival polacchi e appare regolarmente sul podio delle più importanti Filarmoniche e orchestre sinfoniche come la Sinfonia Varsovia, l’Orchestra della Radio Polacca e la Sinfonietta Cracovia (alcune volte anche nella doppia veste di direttore e pianista).
In campo discografico, con la direzione di Massimiliano Caldi, è uscito per Acte Préalable il CD Raul Koczalski – Piano concertos (gennaio 2018) e per Sony Classical il CD Mario Castelnuovo-Tedesco, Gian Francesco Malipiero, Riccardo Malipiero Cello concertos (aprile 2018).
Massimiliano Caldi, unico italiano, vince il premio Gazzetta Italia 2018 per essersi distinto, in campo sinfonico e operistico, nella promozione della musica italiana in Polonia e di quella polacca in Italia.

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