Nati a Velvary in Boemia, i cugini Koželuch erano entrambi compositori ed avevano il medesimo nome (Jan Anton), per cui il più giovane pensò di farsi chiamare Leopold, in modo da evitare comprensibili confusioni.
Le loro carriere furono molto differenti in quanto Jan Anton (1738-1814), dopo aver studiato con Gassmann e Hasse a Vienna, riscosse a Praga un grande successo con alcune opere su testi di Metastasio e, sull’onda della notorietà, sperava di potersi trasferire in Italia, come era accaduto al suo amico e connazionale Mysliveček.
Invece, non trovando mecenati, dovette accontentarsi di incarichi, anche se prestigiosi, portati avanti esclusivamente in ambito praghese.
Diversa la sorte di Leopold (1747-1818), che studiò con il cugino e con Dussek a Praga, dove iniziò la sua carriera di compositore, spostandosi quindi a Vienna.
Nella città austriaca fu per un certo tempo allievo di Albrechtsberger (che ebbe fra i suoi studenti autori del calibro di Beethoven, Hummel, Moscheles e Czerny) e si affermò come compositore, pianista e docente.
Inoltre, alla morte di Wagenseil, divenne insegnante di musica dell’arciduchessa Elisabetta, figlia di Maria Teresa d’Austria e, nel 1792, fu nominato compositore di corte a Praga, al posto di Mozart, scomparso l’anno precedente.
Fu autore prolifico, con all’attivo circa 400 brani che toccano vari generi (dalla sinfonia all’oratorio, dal concerto per strumento solista ed orchestra alla musica cameristica).
Grazie ad alcuni di essi raggiunse una notevole fama in tutta Europa, il che lo espose ad una serie di critiche, dettate anche dall’invidia dei musicisti che gravitavano nell’orbita viennese, a cominciare da Beethoven (che, in una lettera al collezionista ed editore scozzese George Thomson, lo definì miserabilis).
I cugini Koželuch sono al centro di un recente cd della Sony Classical, affidato alla Camerata Rousseau, diretta da Leonardo Muzii, che comprende il Concerto in do maggiore per fagotto e orchestra ed il Concerto in fa maggiore per oboe ed orchestra di Jan Anton, mentre dalla produzione di Leopold sono tratti il Concerto in si bemolle maggiore per fagotto, archi e basso continuo e la Sinfonia III in sol minore.
I primi due si collocano rispettivamente alla fine degli anni ’60 del 1700 e intorno al 1794, e gli strumenti solisti sono strettamente legati alla propensione operistica di Jan Anton, in quanto il fagotto disegna arie tenorili, mentre l’oboe presenta passaggi usualmente affidati ad un soprano.
Per quanto riguarda il concerto di Leopold, è considerato un lavoro giovanile, mentre la sinfonia fa parte di un trittico, pubblicato a Parigi nel 1787, che conobbe una grandissima notorietà ed una capillare diffusione europea.
Veniamo ora agli interpreti, innanzitutto per sottolineare che la Camerata Rousseau, diretta da Leonardo Muzii, è un ensemble specializzato nell’esecuzione di musica del Settecento e Ottocento su strumenti storici, che non si limita agli autori più noti del periodo ma approfondisce anche compositori, acclarati in vita, che oggi risultano quasi completamente sconosciuti.
Non a caso il cd propone una “prima registrazione mondiale”, relativamente al concerto di Leopold, e “prime registrazioni con strumenti d’epoca” riguardo agli altri tre brani, tutte caratterizzate da sonorità che, sostenute da un grandissimo affiatamento tra i componenti del gruppo, ottimamente diretti da Leonardo Muzii, sono in grado di farci rivivere le atmosfere che in quel periodo si respiravano nelle corti di Praga e di Vienna.
A ciò va aggiunto il contributo dei due bravissimi solisti, Sergio Azzolini e Giovanni de Angeli, con il primo che utilizza uno dei pochi fagotti di Caspar Tauber (ungherese attivo a Vienna fra il 1792 ed il 1829) giunti fino ai giorni nostri, ed il secondo che suona una copia, realizzata da Alberto Ponchio, di uno strumento uscito dalla bottega del tedesco Johann Heinrich Wilhelm Grenser nel 1804.
Ricordiamo, infine, il libretto illustrativo quanto mai esauriente, curato dal musicologo tedesco Karl Böhmer, che completa nel migliore dei modi un’incisione che può essere considerata di riferimento, per tutti quelli che in futuro vorranno confrontarsi con Jan Anton e Leopold Koželuch, due autori boemi sicuramente meritevoli di essere riportati in auge.
-
Articoli recenti
- Sabato 6 novembre Asolo Musica inizia la seconda parte con il concerto del Quartetto di Venezia e del flautista Massimo Mercelli
- Sabato 6 novembre parte a Salerno la XIII edizione del Festival Internazionale PianoSolo nell’ambito di Salerno Classica
- Domenica 7 novembre la XXIV stagione musicale della Fondazione Pietà de’ Turchini si apre con “La Petite Écurie”
- Sabato 6 novembre la rassegna di Dissonanzen “Bagliori” propone il duo Ceccarelli-Trovalusci
- Domenica 7 novembre al Teatro dell’Antoniano di Bologna riprende Baby Bofe’ con “Pierino e il lupo” di Prokofiev
Commenti recenti
Fabrizio De Rossi Re su Venerdì 29 ottobre ad Ascoli P… Fabrizio De Rossi Re su “Vox in Bestia – G… Santuario – Ja… su Sincretico, interessante propo… Fabrizio De Rossi Re su Mercoledì 26 maggio a Radio Va… Fabrizio De Rossi Re su Su RAI Radio 3 Suite dal 10 al… Archivi
- novembre 2021
- ottobre 2021
- settembre 2021
- agosto 2021
- luglio 2021
- giugno 2021
- Maggio 2021
- aprile 2021
- marzo 2021
- febbraio 2021
- gennaio 2021
- dicembre 2020
- novembre 2020
- ottobre 2020
- settembre 2020
- agosto 2020
- luglio 2020
- giugno 2020
- Maggio 2020
- aprile 2020
- marzo 2020
- febbraio 2020
- gennaio 2020
- dicembre 2019
- novembre 2019
- ottobre 2019
- settembre 2019
- agosto 2019
- luglio 2019
- giugno 2019
- Maggio 2019
- aprile 2019
- marzo 2019
- febbraio 2019
- gennaio 2019
- dicembre 2018
- novembre 2018
- ottobre 2018
- settembre 2018
- agosto 2018
- luglio 2018
- giugno 2018
- Maggio 2018
- aprile 2018
- marzo 2018
- febbraio 2018
- gennaio 2018
- dicembre 2017
- novembre 2017
- ottobre 2017
- settembre 2017
- agosto 2017
- luglio 2017
- giugno 2017
- Maggio 2017
- aprile 2017
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- settembre 2016
- agosto 2016
- luglio 2016
- giugno 2016
- Maggio 2016
- aprile 2016
- marzo 2016
- febbraio 2016
- gennaio 2016
- dicembre 2015
- novembre 2015
- ottobre 2015
- settembre 2015
- agosto 2015
- luglio 2015
- giugno 2015
- Maggio 2015
- aprile 2015
- marzo 2015
- febbraio 2015
- gennaio 2015
- dicembre 2014
- novembre 2014
- ottobre 2014
- settembre 2014
- agosto 2014
- luglio 2014
- giugno 2014
- Maggio 2014
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- gennaio 2014
- dicembre 2013
- novembre 2013
- ottobre 2013
- settembre 2013
- agosto 2013
- luglio 2013
- giugno 2013
- Maggio 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- gennaio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- ottobre 2012
- settembre 2012
- agosto 2012
- luglio 2012
- giugno 2012
- Maggio 2012
- aprile 2012
- marzo 2012
- febbraio 2012
- gennaio 2012
- dicembre 2011
- novembre 2011
- ottobre 2011
- settembre 2011
- agosto 2011
- luglio 2011
- giugno 2011
- Maggio 2011
- aprile 2011
- marzo 2011
- febbraio 2011
Categorie
Meta