La casa discografica Digressione Music ha recentemente pubblicato il cd del pianista Benedetto Boccuzzi dal titolo À Claude.
Il programma ha tutto l’aspetto di una riunione di famiglia con Claude Debussy e la sua eredità, un albero genealogico che si ramifica in tutte le generazioni successive.
Il viaggio inizia con lo stupendo secondo libro di Images e si conclude con le più rare Deux Danses per arpa e orchestra d’archi, nella trascrizione per pianoforte solo del maestro Boccuzzi .
Tra questi due pilastri è presente una selezione di brani dai due libri di Makrokosmos di George Crumb, il breve (quasi) Notturno (2016) di Boccuzzi, tre dei Vingt Regards sur l’Enfant-Jésus di Olivier Messiaen, Debumessquisse (2007) di Diana Rotaru e due brani di Tōru Takemitsu.
La musicologa Fiorella Sassanelli nella redazione del libretto di accompagnamento al disco, sottolinea che “… Benedetto Boccuzzi ha intrapreso strade molto precise sul piano delle scelte estetiche e di repertorio che gli consentono di presentarsi con un disco che cattura l’ascolto senza la necessità di essere una inedita monografia frutto di qualche scoperta musicologica o di qualche rarità del repertorio. Il pianista, già maturo, può concedersi da subito il raro lusso di una autobiografia in musica, che racconta l’interprete (o meglio il musicista nel senso più completo: Boccuzzi è qui compositore e trascrittore) attraverso un viaggio trasversale da Debussy ad oggi. Argomento del viaggio è l’esplorazione del pianoforte inteso come strumento che, proprio nel momento in cui si spoglia del suo essere pianistico nel senso più tradizionale, apre la ricerca a un nuovo mondo sonoro”.