Domani, giovedì 17 settembre, alle ore 20.30, Oratorio di San Filippo Neri, primo appuntamento della rassegna Il Nuovo l’Antico di Bologna Festival.
Il concerto inaugurale è affidato a Bruce Dickey, cornettista tra i più rinomati al mondo che ha contribuito in modo determinante alla riscoperta di questo antico strumento.
Nel suo programma “Breathtaking” (mozzafiato) il cornetto barocco, tra gli strumenti che più assomiglia alla voce umana, si confronta con la voce del soprano Hana Blažíková.
Insieme a Mieneke van der Velden (viola da gamba) e Guido Morini (organo e clavicembalo) Dickey e la Blažíková eseguono un programma di assoluta originalità e strabiliante virtuosismo, dove le musiche di autori barocchi come Scarlatti, Corradini, D’India, Palestrina, Cavalli, Merula, Storace si alternano a brani dei contemporanei Calliope Tsoupaki, Ivan Moody.
La rassegna Il Nuovo l’Antico
Dal 17 settembre al 28 ottobre, sette programmi che intersecano la nuova musica con la musica antica.
Una nuova produzione, autori del Novecento accostati ad autori rinascimentali o barocchi ricreando ad ogni appuntamento il senso della “storica” rassegna d’autunno di Bologna Festival: Il Nuovo l’Antico.
“Non un tema specifico per la musica contemporanea o la musica antica d’autunno – spiega Maddalena da Lisca, sovrintendente di Bologna Festival.
I programmi prenderanno alla lettera i contenuti del titolo “Il Nuovo l’Antico”, in una variegata proposta, piuttosto unica nel panorama italiano, ove il Nuovo sarà assolutamente nuovo come la prima assoluta del brano di Luigi Sammarchi su testi di Guido Barbieri In alloro mutò il suo pianto o le esecuzioni di Michele Marco Rossi dei più recenti brani per violoncello degli autori italiani di maggior rispetto. L’Antico s’interseca con il Nuovo in quasi tutti i programmi, diviso tra le musiche della polifonia seicentesca, la musica strumentale barocca o il repertorio di particolari antichi strumenti come il cornetto o l’arpa doppia. Su questa impaginazione emerge il Monteverdi veneziano della Missa a quatto voci, collocato a fronte dell’altro grande veneziano, Luigi Nono, sui metafisici bagliori di Das atmende Klarsein, dove si intrecciano le voci per coro a cappella, gli effetti dell’elettronica ed il flauto di Roberto Fabbriciani, voluto da Nono stesso alla prima esecuzione di questo pezzo”.
La rassegna Il Nuovo l’Antico si realizza grazie il contributo di Gruppo HERA, main sponsor di Bologna Festival, e in collaborazione con Fondazione del Monte.
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Giovedì 17 settembre 2020, ore 20.30 – Oratorio di San Filippo Neri
“Breathtaking”
Bruce Dickey, cornetto
Hana Blažíková, soprano
Mieneke van der Velden, viola da gamba
Guido Morini, organo e clavicembalo
Programma
Nicolò Corradini: Spargite flores
Sigismondo D’India
Dilectus meus
Langue al vostro languir
Ivan Moody: O Archangels and Angels (2019)
Giovanni Pierluigi da Palestrina: Mottetto “Nigra sum”
(passaggiato da Bruce Dickey)
Francesco Cavalli: O quam suavis
Tarquinio Merula: Nigra sum sed formosa
Calliope Tsoupaki: Mélena imí (Nigra sum)
Alessandro Scarlatti: Cara e dolce rimembranza
Alessandro Scarlatti: Coronata di lauri (dall’opera “Comodo Antonino” – Napoli, 1696)
Bernardo Storace: Passacagli sopra A la mi re (Venezia, 1664)
Alessandro Scarlatti
Non pianger solo dolce usignuolo (aria di Rosinda)
Senti ch’io moro (aria di Rosinda)
Labbra gradite (aria di Emireno)
dall’opera “L’Emireno” (Napoli, 1697)
Bruce Dickey
Statunitense di nascita ma bolognese d’adozione, rinomato cornettista, tra i migliori al mondo, a partire dalla fine degli anni Settanta Bruce Dickey ha contribuito in modo fondamentale a creare un rinnovato interesse questo strumento “dimenticato”, esaltandone al massimo le possibilità espressive.
Profondo conoscitore delle prassi esecutive storicamente informate, ha collaborato con i maggiori direttori e gruppi di musica antica, da Gustav Leonhardt, Frans Brüggen, Nikolaus Harnoncourt a Philippe Herreweghe, Jordi Savall, Andrew Parrott, Ton Koopman, Konrad Junghänel.
Insieme a Charles Toet ha fondato il gruppo Concerto Palatino.
Ampia e pluripremiata la sua discografia; con il suo primo CD come solista Quel lascivissimo cornetto, registrato con l’ensemble Tragicomedia, ha ottenuto il Diapason d’or.
Per oltre 30 anni ha insegnato alla Schola Cantorum Basiliensis e continua a svolgere una intensa attività didattica.
Hana Blažiková
Nata a Praga, Hana Blažiková ha iniziato gli studi musicali suonando il violino, per poi diplomarsi in canto nel Conservatorio della sua città.
Una intensa e qualificata attività concertistica la vede esibirsi in tutto il mondo, con i maggiori ensemble barocchi.
Ha collaborato al progetto “Monteverdi 450” realizzato da John Eliot Gardiner, interpretando diversi ruoli nelle tre opere monteverdiane; ha cantato nella “Passione secondo Matteo” sotto la direzione di Philippe Herreweghe e ha eseguito numerose Cantate di Bach con il rinomato Bach Collegium Japan.
Tiene recital vocali accompagnandosi con l’arpa gotica o l’arpa romanica.