La programmazione autunnale del Bologna Festival parte il 10 settembre con il concerto dell’Orchestra Barocca Zefiro

A partire dal 10 settembre Bologna Festival riprende a pieno ritmo la sua programmazione: un concerto all’aperto che vede Orchestra Barocca Zefiro con il suo direttore Alfredo Bernardini esibirsi nel Parco di Villa Isolani alla Quaderna (10 settembre, alle ore 20.30) e la rassegna Il Nuovo l’Antico (17 settembre – 28 ottobre) che quest’anno in ogni suo programma interseca con studiata originalità musica antica e contemporanea e che si svolge come sempre nell’Oratorio di San Filippo Neri.
«Confermiamo l’intera stagione d’autunno Il Nuovo l’Antico annunciata prima dell’emergenza Covid – sottolinea Maddalena da Lisca, sovrintendente di Bologna Festival – nonostante la riduzione di pubblico ammesso nella sala dell’Oratorio di San Filippo. La scelta di tenere il concerto con Orchestra Barocca Zefiro all’aperto, riprogrammando uno degli appuntamenti dei Grandi Interpreti in uno spazio come il parco di Villa Isolani alla Quaderna che ci consente di accogliere tutti i nostri abbonati, è per noi un notevole sforzo economico e organizzativo ma al tempo stesso rappresenta un forte segno di ripresa, all’insegna della bella musica e di una ritrovata convivialità. Per chi lo desidera, infatti, prima del concerto, come si usa fare nei più rinomati festival inglesi, abbiamo predisposto un picnic nel parco secolare di Villa Isolani».

Concerto nel Parco con l’orchestra Barocca Zefiro
Parte della rassegna di primavera Grandi Interpreti, il concerto con Orchestra Barocca Zefiro e Alfredo Bernardini (oboe e direzione) viene ripreso il 10 settembre nel Parco di Villa Isolani alla Quaderna (Ozzano dell’Emilia, Bologna) con un nuovo programma, appositamente pensato per l’esecuzione en plein air: si scorre dalla festosità della Water Music di Händel all’esuberanza timbrica dell’Ouverture-Suite n.4 di Bach con trombe, timpani, oboi, fagotti e archi.
Prima del concerto, per godere le bellezze del parco di Villa Isolani alla Quaderna è previsto, su prenotazione, un picnic sul prato.
Orchestra Barocca Zefiro e il suo direttore e fondatore Alfredo Bernardini sono oggi un punto di riferimento, a livello internazionale, per il repertorio di musica barocca, del Settecento e dell’Ottocento con strumenti d’epoca.
Presenti nei principali festival europei hanno effettuato tournée in tutto il mondo, riscuotendo ovunque grande successo di pubblico e di critica.

In caso di pioggia, il concerto si terrà al Teatro Manzoni.

Il Nuovo l’Antico
Sette programmi che intersecano la nuova musica con la musica antica, a partire dal 17 settembre all’Oratorio di San Filippo Neri.
Una nuova produzione, autori del Novecento accostati ad autori rinascimentali o barocchi ricreando ad ogni appuntamento il senso della “storica” rassegna d’autunno di Bologna Festival: Il Nuovo l’Antico.
«Non un tema specifico per la musica contemporanea o la musica antica d’autunnospiega Maddalena da Lisca, sovrintendente di Bologna Festival. I programmi prenderanno alla lettera i contenuti del titolo “Il Nuovo l’Antico”, in una variegata proposta, piuttosto unica nel panorama italiano, ove il Nuovo sarà assolutamente nuovo come la prima assoluta del brano di Luigi Sammarchi su testi di Guido Barbieri In alloro mutò il suo pianto o le esecuzioni di Michele Marco Rossi dei più recenti brani per violoncello degli autori italiani di maggior rispetto. L’Antico s’interseca con il Nuovo in quasi tutti i programmi, diviso tra le musiche della polifonia seicentesca, la musica strumentale barocca o il repertorio di particolari antichi strumenti come il cornetto o l’arpa doppia. Su questa impaginazione emerge il Monteverdi veneziano della Missa a quatto voci, collocato a fronte dell’altro grande
veneziano, Luigi Nono, sui metafisici bagliori di Das atmende Klarsein, dove si intrecciano le voci per coro a cappella, gli effetti dell’elettronica ed il flauto di Roberto Fabbriciani, voluto da Nono stesso alla prima esecuzione di questo pezzo».

L’appuntamento inaugurale del 17 settembre è affidato a Bruce Dickey, cornettista tra i più rinomati al mondo che ha contribuito in modo determinante alla riscoperta di questo antico strumento.
Nel suo programma “Breathtaking” (mozzafiato) il cornetto si confronta con la voce umana, quella del soprano Hana Blažíková.
Secondo appuntamento il 22 settembre, con FontanaMIX Ensemble diretto da Francesco La Licata.
Illuminare l’oscurità, mettere in relazione ombre e luci, indagare sulle trasformazioni del colore attraverso immagini acustiche è il tema cui si ispira il programma proposto da FontanaMix con musiche di Benjamin, Murail, Adès, Sciarrino, Haas, autori tra i più rilevanti nell’Europa di oggi.
È interamente dedicato alla poesia in musica, in particolare a Torquato Tasso e la musica, il programma dell’Accademia d’Arcadia (7 ottobre) che intona madrigali di Luca Marenzio, Claudio Monteverdi, Gesualdo da Venosa, Luzzasco Luzzaschi, Antonio Il Verso.
Luigi Nono e Claudio Monteverdi sono i protagonisti del concerto del 13 ottobre, che nella prima parte vede impegnati in Das atmende Klarsein l’ensemble La Stagione Armonica, Sergio Balestracci (direzione), Alvise Vidolin (regia del suono) e Roberto Fabbriciani (flauto basso), già primo interprete del lavoro di Nono: un omaggio al compositore veneziano di cui ricorrono quest’anno i 30 anni dalla scomparsa.
Nella seconda parte del concerto, attenendosi alle prassi esecutive storicamente informate, La Stagione Armonica intona la Messa a quattro voci da cappella di Monteverdi.
Con un organico del tutto originale che riunisce arpa doppia, viola da gamba, violino barocco e clavicembalo Il Caleidoscopio Ensemble (16 ottobre) offre una selezione di brani di Corelli, Stradella, Pasquini e Scarlatti.
Il violoncellista Michele Marco Rossi nel suo programma “Esili lame di luce” (20 ottobre) traccia un’ampia traiettoria temporale, dal Rinascimento ai giorni nostri, eseguendo brani appositamente scritti per lui da autori come Fabio Vacchi, Filippo Perocco, Alessandro Solbiati, Pasquale Corrado, Ivan Fedele.
In alloro mutò il suo pianto. Il canto di Dafne sulle spoglie di Orfeo, opera per tre solisti, voce recitante, piccolo ensemble e live electronics è una nuova produzione di Bologna Festival che racconta la faccia nascosta del mito di Orfeo secondo il punto di vista della ninfa Dafne.
Le musiche di Luigi Sammarchi – che incontrano le armonie antiche di Giulio Caccini, Jacopo Peri, Girolamo Frescobaldi, Giovanni Maria Sances – seguono testi e drammaturgia di Guido Barbieri.
In scena per la prima esecuzione assoluta, il 28 ottobre all’Oratorio di San Filippo Neri: Ex Novo Ensemble, Roberto Abbondanza (baritono), Pamela Lucciarini (soprano), Barbara Zanichelli (soprano).
Alvise Vidolin ne cura con assoluta perizia la regia del suono.

Alcuni concerti della rassegna verranno registrati e poi trasmessi in differita da Rai Radio3 e da Rete Toscana Classica (ww.retetoscanaclassica.it).

La rassegna Il Nuovo l’Antico si realizza grazie il contributo di Gruppo HERA, main sponsor di Bologna Festival, e in collaborazione con Fondazione del Monte.
Si ringrazia la famiglia Cavazza Isolani per l’ospitalità del concerto del 10 settembre.

Sostenitori
Bologna Festival 2020 è realizzato con il contributo di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte, Fondazione Carisbo, Fondazione Banco di S. Geminiano e S. Prospero main sponsors Hera, G.D, Alfasigma official sponsors Marchesini Group, Valsoia, Alternative Group, Marino e Paola Golinelli participating sponsors BPER Banca, Illumia, Azimut Capital Management, Galotti, PIR Group, Coop Alleanza 3.0, Unicredit, Confcommercio Ascom Bologna, Confindustria Emilia, Stefauto Mercedes-Benz, Maria Luisa Vaccari, Soci Mecenati, Benemeriti, Sostenitori partner tecnici Assintel, Isolani media partner RAI Radio3, Rete Toscana Classica, Classica HD su canale Sky 136, Emila Romagna Creativa.
Bologna Festival rivolge un sentito ringraziamento a istituzioni, sponsor, soci che, pur nell’attuale clima di incertezza e difficoltà, hanno confermato il loro contributo solidale alle attività del festival e a tutto il pubblico che ha aderito alla campagna #iorinuncioalrimborso.

Informazioni
I concerti saranno accessibili al pubblico nel rispetto di tutte le misure di sicurezza previste dalle disposizioni sanitarie anti-covid di legge.
Il pubblico avrà accesso solo se munito di mascherina; è obbligatorio indossare la mascherina dal momento dell’ingresso fino al raggiungimento del posto, ogni volta che ci si allontana dallo stesso e nel momento dell’uscita.

Sedi dei concerti
Parco di Villa Isolani alla Quaderna (Via Molino 6, Ozzano dell’Emilia, Bologna)
Oratorio di San Filippo Neri (Via Manzoni 5, Bologna)

Bologna Festival
051 6493397
info@bolognafestival.it
www.bolognafestival.it

Paola Soffià
Ufficio Stampa Bologna Festival
stampa@bolognafestival.it
cell. 3287076143

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Autunno di Bologna Festival 2020 – Programma generale

Grandi Interpreti

Giovedì 10 settembre 2020, ore 20.30 – Villa Isolani alla Quaderna (Ozzano, Bologna)
Orchestra Barocca Zefiro
Alfredo Bernardini, oboe e direzione

George Frideric Handel
“Water Music”
Suite in re maggiore HWV 349 (Londra 1717)
Suite in sol maggiore/minore HWV 350 (Londra 1736)

Johann Sebastian Bach: Concerto Brandeburghese n.1 in fa maggiore BWV 1046
George Frideric Handel: Concerto Grosso op.3 n.2 in si bemolle maggiore
Johann Sebastian Bach: Ouverture-Suite n.4 in re maggiore BWV 1069

si ringrazia la famiglia Cavazza Isolani per l’ospitalità

Il Nuovo l’Antico

Giovedì 17 settembre 2020 ore 20.30 – Oratorio di San Filippo Neri
Bruce Dickey, cornetto
Hana Blažíková, soprano
Mieneke van der Velden, viola da gamba
Jakob Lindberg, tiorba
Kris Verhelst, organo e clavicembalo
“Breathtaking”

Nicolò Corradini: Spargite flores
Sigismondo D’India: Dilectus meus
Sigismondo D’India: Langue al vostro languir
Ivan Moody: O Archangels and Angels (2019)
Giovanni Pierluigi da Palestrina: Mottetto “Nigra sum” (passaggiato da Bruce Dickey)
Francesco Cavalli: O quam suavis
Tarquinio Merula: Nigra sum sed formosa
Calliope Tsoupaki: Mélena imí (Nigra sum)
Alessandro Scarlatti: Cara e dolce rimembranza
Alessandro Scarlatti: Coronata di lauri
dall’opera Comodo Antonino (Napoli, 1696)

Bernardo Storace: Passacagli sopra A la mi re (Venezia, 1664)

Alessandro Scarlatti:
Non pianger solo dolce usignuolo (aria di Rosinda)
Senti ch’io moro (aria di Rosinda)
Labbra gradite (aria di Emireno), dall’opera L’Emireno (Napoli, 1697)

Martedì 22 settembre 2020, ore 20.30 – Oratorio di San Filippo Neri
FontanaMIX ensemble
Lavinia Guillari (flauti),
Ravzan Marin Gheorghiu (oboe e corno inglese)
Marco Ignoti (clarinetti)
Valentino Corvino (violino)
Corrado Carnevali (viola)
Sebastiano Severi (violoncello)
Fabio Quaranta (contrabbasso)
Simone Beneventi (percussioni)
Franco Venturini (pianoforte e celesta)
Francesco La Licata direttore
“Darknesse visible”

George Benjamin: Octet per ensemble (1978)
Salvatore Sciarrino: Gesualdo senza parole (2013) per flauto, corno inglese, clarinetto basso (e in sib), percussione, violino, viola, violoncello
Tristan Murail: Treize couleurs du soleil couchant (1978) per flauto in sol (e in do), clarinetto, violino, violoncello, pianoforte
Thomas Adès: Darknesse visible (1992) per pianoforte solo
George Friedrich Haas: AUS.WEG (2010) per flauto, oboe, clarinetto basso, percussione, pianoforte, violino, viola, violoncello

Mercoledì 7 ottobre 2020, ore 20.30 – Oratorio di San Filippo Neri
Accademia d’Arcadia
Giovanni Bellini, tiorba
Alessandra Rossi Lürig, direzione
“Al lume delle stelle”

Luzzasco Luzzaschi: Aminta poi ch’a Filli non dispiacque
Luca Marenzio: Al lume delle stelle
Giaches De Wert: Giunto alla tomba
Carlo Gesualdo: Se così dolce è il duolo
Luzzasco Luzzaschi: Dolce mia fiamma
Giaches De Wert: Non sospirar pastor, non sospirare
Carlo Gesualdo: Se taccio il duol s’avanza
Luca Marenzio: Nel dolce seno de la bella Clori
Sigismondo d’India: Dispietata pietade
Antonio Il Verso: Voi bramate, ben mio
Sigismondo d’India: Donna, quanto più a dentro
Claudio Monteverdi: Vivrò fra i miei tormenti e le mie cure
Domenico Mazzocchi: Chiudesti i lumi Armida
Salomone Rossi: Dolcemente dormiva la mia Clori
Claudio Monteverdi: Al lume delle stelle

Martedì 13 ottobre 2020, ore 20.30 – Oratorio di San Filippo Neri
La Stagione Armonica
Sergio Balestracci, direzione
Roberto Fabbriciani, flauto basso
Alvise Vidolin, regia del suono

Luigi Nono: Das atmende Klarsein per piccolo coro, flauto basso, live electronics e nastro magnetico
Claudio Monteverdi: Messa a 4 voci da cappella

Venerdì 16 ottobre 2020, ore 20.30 – Oratorio di San Filippo Neri
Il Caleidoscopio Ensemble
Lathika Vithanage, violino barocco
Noelia Reverte Reche, viola da gamba
Flora Papadopoulos, arpa doppia
Valeria Montanari, clavicembalo
“Corelli in Arcadia”

Arcangelo Corelli: Sonata da chiesa n.1 in re maggiore op.V
Bernardo Pasquini: Sonata a due bassi per clavicembalo e arpa
Alessandro Stradella: Sinfonia XXII in re minore
Alessandro Scarlatti: Variazioni sopra alla Follia per clavicembalo e arpa
Arcangelo Corelli: Sonata da camera n.10 in fa maggiore op.V
Bernardo Pasquini: Tastata per Francia per clavicembalo
Arcangelo Corelli: Sonata da camera n.7 in re minore op. V per viola da gamba, arpa e clavicembalo
Arcangelo Corelli: Sonata n.12 in re minore op. V “Follia”

Martedì 20 ottobre 2020, ore 20.30 – Oratorio di San Filippo Neri
Michele Marco Rossi, violoncello
“Esili lame di luce”

Pasquale Corrado: High Light Night II
Filippo Perocco: Esili canti d’attesa
Anonimo rinascimentale: Chanson
Alessandro Solbiati: Le due radici per violoncello solo
Autori vari, sec. XVI-XVIII: “Suite antica”
Fabio Vacchi: Sonatina I
Ivan Fedele: Partita
Joseph-Marie dall’Abaco: Capriccio n.4
Franco Donatoni: Lame I per violoncello solo

Mercoledì 28 ottobre 2020, ore 20.30 – Oratorio di San Filippo Neri
“In alloro mutò il suo pianto” – Il canto di Dafne sulle spoglie di Orfeo opera per tre solisti e voce recitante, piccolo ensemble, live electronics
testi e drammaturgia di Guido Barbieri
musiche originali di Luigi Sammarchi e musiche di Giulio Caccini, Girolamo Frescobaldi, Giovanni Maria Sances

Ex Novo Ensemble
Roberto Abbondanza, baritono
Pamela Lucciarini, soprano e clavicembalo
Barbara Zanichelli, soprano
Alvise Vidolin, regia del suono

prima esecuzione assoluta – produzione di Bologna Festival

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