Agli albori dell’Ottocento la chitarra conobbe una eccezionale quanto inaspettata diffusione, grazie all’affermarsi di alcuni autori che furono contemporaneamente virtuosi dello strumento, pregevoli compositori e, talora, anche divulgatori di validissimi metodi utilizzati ancora oggi.
Una delle figure di maggior spicco è rappresentata dallo spagnolo Fernando Sor (1778 – 1839), nato a Barcellona in una famiglia dalle consolidate tradizioni militari.
Introdotto dal padre alla musica, mostrò particolari attitudini e iniziò a studiare prima presso la cattedrale della città natale e poi alla celebre Escolania del vicino monastero di Montserrat.
Nel frattempo il padre morì e, quando aveva 18 anni, la madre decise di distoglierlo dalle distrazioni musicali, iscrivendolo alla scuola militare di Barcellona.
Ma questa nuova situazione non frenò l’attività artistica di Sor al punto che, nel 1797, fece allestire la sua prima opera “Telemaco nell’isola di Calipso”, che riscosse grande successo e favorì il suo spostamento a Madrid, dove fino al 1802 ebbe come mecenate la duchessa di Alba.
L’arrivo in Spagna delle truppe napoleoniche nel 1808 lo vide prima difendere la patria dall’invasore ed in seguito abbracciare le idee bonapartiste, ottenendo un posto in ambito amministrativo.
Quando nel 1813 Napoleone fu sconfitto, Sor per evitare problemi fuggì alla volta di Parigi, dove la chitarra stava vivendo un successo senza precedenti e, di lì a qualche anno, sarebbero anche nate aspre polemiche fra i sostenitori di altri due grandi virtuosi dello strumento, il piemontese Francesco Molino e il napoletano Ferdinando Carulli.
Forte della fama ottenuta in Francia, si spostò a Londra nel 1815 dove rimase ben otto anni.
Nel 1823 si recò quindi a Mosca, insieme alla giovane moglie Félicité Hullen, danzatrice desiderosa di diventare étoile, e con il suo balletto Cendrillon inaugurò nel 1825 il ricostruito Teatro Bolshoi.
Tornato nel 1827 a Parigi, vi rimase fino alla fine dei suoi giorni, stimato come docente e interprete, prendendo progressivamente le distanze da quanto lo circondava, e ciò è testimoniato anche dai titoli di alcune raccolte di questo periodo come Mes Ennuis (“I miei fastidi”).
Nell’ambito della sua corposa produzione, affrontò praticamente tutti i generi, ma deve la notorietà esclusivamente ai brani per chitarra, scritti per la maggior parte durante la conclusiva permanenza parigina.
Una panoramica relativa a questo repertorio è al centro di una recente incisione dell’etichetta britannica SOMM Recordings, affidata al chitarrista di fama internazionale Gianluigi Giglio.
Il cd si apre con “Malborough s’en va-t-en guerre”, op. 28, basato su un testo satirico, che iniziò la sua prepotente diffusione in Francia alla fine del Settecento, ma probabilmente risaliva ad almeno un secolo e mezzo prima.
Il Malborough del titolo è John Churchill, avo del più famoso Winston, che fu gravemente ferito nel 1709 durante la battaglia di Malplaquet, combattuta contro i francesi (ma non morì, come recita la canzoncina) ed il motivo ha una stretta affinità con la canzone popolare britannica “For he’s a Jolly Good Fellow” (da noi diventata “Perché è un bravo ragazzo”).
Il successivo Les folies d’Espagne et un Menuet, op.15a fa riferimento ad un tema del Cinquecento di origine portoghese, quello della folia che, nel corso dei secoli, ha attirato l’attenzione di più di un centinaio di compositori.
Tocca quindi a Introduction et Variations sur un thème de Mozart, op.9, uno dei brani più noti di Sor, dedicato al fratello Carlos ed incentrato sulla melodia “Das klinget so herrlich”, cantata da Monostatos e dai suoi schiavi nel primo atto de “Il flauto magico”.
E’ quindi la volta della Fantasia in la minore, op. 58, con dedica alla sua facoltosa alunna parigina Madame de Boischevalier, nata Mertian, mentre alla già citata raccolta Mes Ennuis, op. 43, formata da Sei bagatelle, appartengono la n. 3 (Cantabile) e la n. 5 (Andante).
A seguire la Fantasia elegiaca in mi minore, op. 59, scritta in memoria di Madame Beslay, nata Levasseur, moglie di un ufficiale di Napoleone I, morta di parto nel 1835.
Allieva di Sor era comunque nota soprattutto come eccellente pianista dilettante, molto apprezzata, fra l’altro, anche da Rossini.
Ad un’altra allieva, Mademoiselle Crabouillet, era invece dedicato il Capriccio in mi maggiore, op. 50 “Le calme”, che precede il pezzo conclusivo, “Mouvement de prière religieuse”, n. 23 in mi maggiore, appartenente alle 24 Leçons progressives, op. 31, rarissima incursione della letteratura chitarristica in ambito sacro.
Uno sguardo ora all’interprete, Gianluigi Giglio, che ha dato vita ad esecuzioni straordinariamente nitide ed estremamente raffinate.
Tali sonorità sono frutto della grande bravura del chitarrista, che si avvale anche di uno splendido strumento coevo al repertorio proposto, una chitarra parigina René Lacôte del 1834 (che campeggia sulla copertina), munita di corde di seta e di budello.
Il risultato complessivo risulta quindi eccezionale da ogni punto di vista, per cui il cd, oltre ad essere un doveroso e sentito omaggio nei confronti di Sor, va annoverato fra le registrazioni di riferimento, legate ad un autore che il belga Fétis, nella sua monumentale Biographie universelle des musiciens et bibliographie générale de la musique, non esitò a definire “Il Beethoven della chitarra”.
-
Articoli recenti
- Sabato 6 novembre Asolo Musica inizia la seconda parte con il concerto del Quartetto di Venezia e del flautista Massimo Mercelli
- Sabato 6 novembre parte a Salerno la XIII edizione del Festival Internazionale PianoSolo nell’ambito di Salerno Classica
- Domenica 7 novembre la XXIV stagione musicale della Fondazione Pietà de’ Turchini si apre con “La Petite Écurie”
- Sabato 6 novembre la rassegna di Dissonanzen “Bagliori” propone il duo Ceccarelli-Trovalusci
- Domenica 7 novembre al Teatro dell’Antoniano di Bologna riprende Baby Bofe’ con “Pierino e il lupo” di Prokofiev
Commenti recenti
Fabrizio De Rossi Re su Venerdì 29 ottobre ad Ascoli P… Fabrizio De Rossi Re su “Vox in Bestia – G… Santuario – Ja… su Sincretico, interessante propo… Fabrizio De Rossi Re su Mercoledì 26 maggio a Radio Va… Fabrizio De Rossi Re su Su RAI Radio 3 Suite dal 10 al… Archivi
- novembre 2021
- ottobre 2021
- settembre 2021
- agosto 2021
- luglio 2021
- giugno 2021
- Maggio 2021
- aprile 2021
- marzo 2021
- febbraio 2021
- gennaio 2021
- dicembre 2020
- novembre 2020
- ottobre 2020
- settembre 2020
- agosto 2020
- luglio 2020
- giugno 2020
- Maggio 2020
- aprile 2020
- marzo 2020
- febbraio 2020
- gennaio 2020
- dicembre 2019
- novembre 2019
- ottobre 2019
- settembre 2019
- agosto 2019
- luglio 2019
- giugno 2019
- Maggio 2019
- aprile 2019
- marzo 2019
- febbraio 2019
- gennaio 2019
- dicembre 2018
- novembre 2018
- ottobre 2018
- settembre 2018
- agosto 2018
- luglio 2018
- giugno 2018
- Maggio 2018
- aprile 2018
- marzo 2018
- febbraio 2018
- gennaio 2018
- dicembre 2017
- novembre 2017
- ottobre 2017
- settembre 2017
- agosto 2017
- luglio 2017
- giugno 2017
- Maggio 2017
- aprile 2017
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- settembre 2016
- agosto 2016
- luglio 2016
- giugno 2016
- Maggio 2016
- aprile 2016
- marzo 2016
- febbraio 2016
- gennaio 2016
- dicembre 2015
- novembre 2015
- ottobre 2015
- settembre 2015
- agosto 2015
- luglio 2015
- giugno 2015
- Maggio 2015
- aprile 2015
- marzo 2015
- febbraio 2015
- gennaio 2015
- dicembre 2014
- novembre 2014
- ottobre 2014
- settembre 2014
- agosto 2014
- luglio 2014
- giugno 2014
- Maggio 2014
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- gennaio 2014
- dicembre 2013
- novembre 2013
- ottobre 2013
- settembre 2013
- agosto 2013
- luglio 2013
- giugno 2013
- Maggio 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- gennaio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- ottobre 2012
- settembre 2012
- agosto 2012
- luglio 2012
- giugno 2012
- Maggio 2012
- aprile 2012
- marzo 2012
- febbraio 2012
- gennaio 2012
- dicembre 2011
- novembre 2011
- ottobre 2011
- settembre 2011
- agosto 2011
- luglio 2011
- giugno 2011
- Maggio 2011
- aprile 2011
- marzo 2011
- febbraio 2011
Categorie
Meta