In un cd della Naxos il commosso ricordo di Kevin Puts alla tragedia dell’11 settembre

Nato nel 1972 a Saint Louis in Missouri, Kevin Puts rappresenta uno dei più apprezzati compositori della sua generazione ed ha già vinto numerosi premi, fra i quali il prestigioso “Pulitzer” (2012), nella sezione dedicata alla musica contemporanea.
La Naxos (distribuita in Italia da Ducale Music), nell’ambito della collana “American Classics”, gli ha dedicato un disco che comprende tre brani, ognuno dei quali commissionato da importanti istituzioni o personaggi influenti.
Si parte dalla Sinfonia n. 2, richiesta dal Barlow Endowment for Music ed eseguita per la prima volta dall’Orchestra di Cincinnati nel 2002, dolente ricordo della tragedia dell’11 settembre con un finale che apre alla speranza.
Il successivo River’s Rush (2004) è frutto di una commissione della Saint Louis Symphony Orchestra, in occasione dei 125 anni di attività, e celebra il Mississippi, fiume sul quale si affaccia la città natale di Puts.
Terzo ed ultimo brano, completato nel 2014, il Concerto per flauto ed orchestra, chiesto da Joe e Bette Hirsch (sponsors del festival di musica contemporanea di Santa Cruz in California e anche del cd della Naxos), per i loro 35 anni di matrimonio.
Il risultato finale, qui in prima registrazione mondiale, è un concerto molto piacevole, che risente dell’influenza della musicalità novecentesca di Copland, ma non disdegna sia reminiscenze dei secoli precedenti, che moderate arditezze del presente.
Le considerazioni conclusive riguardano due aspetti ben evidenziati nel disco.
Il primo è relativo allo stile di Puts che, nonostante sia sicuramente moderno, riesce ad andare incontro ad un vasto pubblico.
Il secondo riguarda, invece, un particolare fenomeno, che negli ultimi decenni sembra legato principalmente agli USA, ovvero il notevole aumento di orchestre di ottimo livello, ottenuto rinforzando compagini una volta di secondo piano o allestendo nuovi ensemble formati da giovani eccellenze che frequentano i conservatori.
In quest’ultimo caso rientra anche la Peabody Symphony Orchestra, emanazione dell’omonimo istituto di Baltimora, grande protagonista del cd.
Diretta nell’occasione da Marin Alsop, l’orchestra evidenzia una notevole coesione in tutte le sezioni e dà vita ad un’interpretazione di elevatissimo spessore.
Molto bravo anche il britannico Adam Walker, solista del concerto per flauto, che contribuisce alla riuscita di un disco in grado di riconciliare gli ascoltatori con la musica contemporanea.

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