Lunedì 1 aprile 2019, alle ore 18.00, nella Sala del Toro Farnese del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, prosegue la III Edizione del Festival del Barocco Napoletano, rassegna organizzata dal presidente dell’Associazione Festival Barocco Napoletano dott. Massimiliano Cerrito e affidata alla direzione artistica del maestro Giovanni Borrelli.
Protagonista dell’ottavo appuntamento, intitolato “Le sonate a strumento solo col basso a Napoli nel XVIII secolo”, l’Ensemble “Gli Otiosi”, formato da Alessandra Castellano (traversiere), Rebeca Ferri (violoncello) e Andrea Damiani (arciliuto).
In programma musiche di Mancini, Supriano, Cirri, Locatelli
Ingresso libero
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Lunedì 1 aprile, ore 18.00
Museo Archeologico di Napoli – Sala del Toro Farnese
Ensemble Gli Otiosi “Gli Otiosi”
Alessandra Castellano, traversiere
Rebeca Ferri, violoncello
Andrea Damiani, arciliuto
Programma
Francesco Mancini (Napoli, 1672-1737): Sonata XII in sol maggiore per flauto e basso continuo
Francesco Supriano (Napoli, 1678-1753): “Sinfonia à violoncello e basso” in do maggiore
Giovanni Battista Cirri (Forlì, 1724-1808): Duetto I in re maggiore
“Sonata per arciliuto del Sig. NN napoletano”
Pietro Locatelli (Bergamo, 1695 – Amsterdam, 1764): Sonata I, op. 2 in do maggiore per flauto e basso continuo
Ensemble “Gli Otiosi”
Nella Napoli del ’600 l’Accademia degli Otiosi raccoglieva artisti e letterati, tra cui Gian Battista Basile, G. B. Marino, G. B. Manso ed altri.
Richiamandosi alla nobilitante nozione latina di “otium”, l’Accademia esprimeva i valori di una società aristocratica, rivolta ad ideali di umanità armonica, colta, “illustrata” e, soprattutto, “cortese”.
Gli Otiosi intendono riproporre con attenzione filologica, attraverso l’uso di strumenti dell’epoca, il vastissimo repertorio vocale e strumentale prevalentemente italiano, includendo nei propri programmi anche arie, cantate e canzoni napoletane del XVII e XVIII secolo, per riviverlo nella sua grande godibilità.
L’ensemble, che ha esordito nel 2006 nello splendido salone delle colonne del Palazzo Reale di Madrid, è formato da musicisti che, dopo il tradizionale percorso di studi, hanno studiato con docenti come Gaetano Nasillo ed Enrico e Marcello Gatti, specializzati nella pratica della musica antica e nella sua interpretazione filologica basata sullo studio delle fonti.
I componenti del gruppo collaborano con diverse formazioni cameristiche ed orchestrali, specializzate nella musica barocca e classica.