Lunedì 25 marzo, alle ore 20.30, alla Domus Ars (v. Santa Chiara, 10 – Napoli) due solisti d’eccezione, Thollem McDonas e Simone Beneventi, per un concerto che vale doppio, Li duo soli I, con cui Dissonanzen 2019 La forza del dialogo inaugura un ciclo di appuntamenti in cui due solisti si esibiranno in set separati, con un possibile finale in duo a sorpresa.
L’estro creativo di Thollem McDonas, pianista, compositore e performer statunitense, si combinerà a un recital di sole percussioni di Simone Beneventi, con uno strumentario esclusivamente composto di materiali lignei.
Un incontro tra due personalità artistiche singolari che si muovono lungo il tracciato arduo della sperimentazione e dell’improvvisazione travalicando le classificazioni di genere.
Un concerto originale che evidenzia il potenziale musicale con risultati non convenzionali.
Infoline: www.dissonanzen.it
Prezzo del biglietto
Intero: 10 euro
Ridotto under 30: 5 euro
Ufficio stampa:
Giusi Zippo
mob. 3396276954
e-mail: giusizippo939@gmail.com
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Dissonanzen 2019 – La forza del dialogo
Lunedì 25 marzo, ore 20.30 – Domus Ars, via Santa Chiara, 10
Li Duo Soli I
Simone Beneventi, percussioni
Thollem Mcdonas, pianoforte
Prima Parte – Extended Wood Percussion Solo
Simone Beneventi, percussioni
David Lang: Scraping song (1997-rev. 2001) per percussione sola (nuova versione con strumenti di legno autorizzata dall’autore – 2017)
Johan Svensson: One man band (2016) per strumenti di legno e piccoli dispositivi elettronici
Giorgio Battistelli: Libro Celibe (1976) per un performer (movimenti di fogli sonori e non) esecuzione sull’esemplare realizzato dall’ebanista Giuseppe Bussi (2015)
Seconda Parte – Meeting at the Parting Place
Thollem McDonas al pianoforte esegue sue composizioni
Thollem McDonas pianista, compositore e improvvisatore americano, riesce a esplorare la profondità e la gamma del suono pianistico come nessun altro.
Nel concerto che proporrà a Napoli condurrà il pubblico in un viaggio imprevedibile in cui diversi scenari musicali fluiranno l’uno dall’altro, senza forzature, in maniera semplice quanto logica.
Talento universalmente riconosciuto, tanto che Stefano Scodanibbio, William Parker, Pauline Oliveiros e tanti altri hanno voluto fortemente collaborare con lui.
Esempio puro di figura trasversale alle classificazioni di genere.
Nato nella Bay Area, apolide, ha già inciso oltre 50 album ed è perennemente in tour, sia come solista, sia come collaboratore di una serie infinita di musicisti dalle diverse estrazioni.
Un set suggestivo composto esclusivamente di materiali lignei per il solo di Beneventi.
<<Rispetto a metalli e pelli, il regno degli strumenti lignei è il meno generoso in termini di risonanza, versatilità timbrica e risposta alle sollecitazioni – spiega Simone Beneventi – Nonostante ciò, alcuni strumenti hanno guadagnato un’identità forte e un impiego consolidato all’interno di numerose tradizioni musicali.>>
Un set strumentale che stabilisce una relazione inusuale tra strumenti concreti e tecnologia digitale e crea inedite dimensioni sonore.