Lunedì 15 ottobre, alle ore 20.30, il “Settembre dell’Accademia” ospita al Teatro Filarmonico di Verona lo swing della Glenn Miller Orchestra
Glenn Miller e la sua musica rappresentano uno stile di vita, l’entusiasmo per tutto ciò che è vitale, spontaneo ma anche individuale, dice il direttore d’orchestra Wil Salden. “L’atmosfera e l’attitudine a ogni nostro show è a dir poco fantastica, sempre. Dalla nostra prospettiva di musicisti, siamo affascinati ogni volta di più per come il pubblico reagisce alla musica e si lascia andare all’emozione”.
Ottant’anni fa Glenn Miller ha trovato per la prima volta la propria fortuna formando la sua band.
Ottant’anni dopo il suono dello swing è ancora vivo e prospero grazie alla Glenn Miller Orchestra diretta da Wil Salden.
Per l’occasione a Verona presenta un nuovo cd e un programma: “Jukebox Saturday Night”.
“Jukebox Saturday Night” è anche una bellissima canzone di Glenn Miller registrata nel 1942. È il leitmotiv dello spettacolo.
Salden vuole riportare la magia dei massimi giorni di gloria della musica swing. “I giorni in cui la musica swing era più che solo musica e musica non era niente meno che la musica swing”.
Nel jukebox della band ci saranno i sempreverdi di Glenn Miller come: Jukebox Saturday Night, Blue Moon, Everybody Loves My Baby e What A Wonderful World.
La Glenn Miller Orchestra ha un cast tradizionale da grande band e si presenta con un gruppo vocale “The Moonlight Serenaders”.
E’ stata fondata da Wil Salden nel 1978 e gira l’Europa dal 1985.
La band ha realizzato 4.750 concerti con un pubblico di oltre 5,5 milioni di persone dal 1985.
Da 28 anni Salden è “proprietario” del nome originale Glenn Miller Orchestra per l’Europa.
Un risultato notevole al suo attivo: la conservazione della musica di Glenn Miller e lo sforzo di portare questa musica in ogni città per mantenere la sua popolarità e il suo fascino.
Il segreto del suo successo? “Non siamo una dance band, ma un’orchestra da concerto. E i nostri fan ascoltano molto attentamente. La qualità musicale e l’autenticità delle nostre interpretazioni sono molto importanti. Suoniamo musica ad altissimo livello tecnico e miglioriamo sempre. Questo è il nostro segreto”.
Cesare Venturi
Ufficio Stampa Accademia Filarmonica di Verona
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