Lunedì 12 febbraio l’Associazione Alessandro Scarlatti propone il concerto della Cappella Neapolitana diretta da Antonio Florio

Il 12 febbraio 2018, eccezionalmente di lunedì, alle ore 20.30, al Teatro Sannazaro per la Associazione Alessandro Scarlatti, un’altra irresistibile avventura nella musica barocca napoletana con Antonio Florio alla testa della sua Cappella Neapolitana, stavolta alle prese con una “Festa Napoletana”.

Napoli e la festa: un binomio inscindibile in una città dove, più che in qualsiasi altra città europea, ogni momento della esistenza umana, senza differenze di ordine sociale, è tramutato in occasione di festa pubblica.
Se le piazze e le strade furono i primi luoghi dello spettacolo, i napoletani non si accontentarono e costruirono teatri dove assistere con maggiore passione a quegli spettacoli in cui era inserita la parodica rappresentazione di se stessi e dei propri gesti.
L’opera in musica veneziana venne così sistematicamente arrangiata all’uso locale, per trasformarsi nel prodotto peculiare del teatro napoletano del Settecento, la commedia buffa, da cui nascerà l’opera comica in lingua napoletana del Settecento, diffusa nei teatri di tutta Europa.

Comicità e melanconia, ironia e travestimenti, improvvisazione e languore, oltre all’impareggiabile abilità nel magnetizzare il pubblico numeroso (e rumoroso!) dell’epoca: queste erano alcune caratteristiche dei primi buffi napoletani, personalità pirotecniche che sfiorano il mito, condividendo la grande stagione dei castrati e delle canterine.
Fondamentali quindi i ruoli delle voci di Pino De Vittorio, il grande attore-cantante che meglio di chiunque altro ha saputo riproporre ai nostri giorni questa particolare stagione del passato, e di Valentina Varriale.

Il programma, rivisitazione di un repertorio che Florio aveva già esplorato in un CD per Naïve del 2010, viene presentato per la prima volta a Napoli, e ripreso in collaborazione con i Concerti della Normale di Pisa.

Costo del biglietto
Intero Platea e palchi I fila: 18 Euro
Intero Palchi II e III fila: 13 Euro
Ridotto (fino a 30 anni): 13 Euro
Last minute (fino a 25 anni, da 1 ora prima del concerto): 5 Euro

Per informazioni:
www.associazionescarlatti.it
info@associazionescarlatti.it
Infoline: 081 406011

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Lunedì 12 febbraio, ore 20.30 – Teatro Sannazaro (Napoli)
Festa Napoletana, maschere follie e travestimenti nel teatro comico napoletano

Cappella Neapolitana

Alessandro Ciccolini, primo violino
Patrizio Focardi, Paolo Cantamessa, violini I
Marco Piantoni, Nunzia Sorrentino, Massimo Percivaldi, violini II
Rosario Di Meglio, viola
Alberto Guerrero, violoncello
Giorgio Sanvito, contrabbasso
Patrizia Varone, cembalo

Valentina Varriale, soprano
Giuseppe De Vittorio, tenore

Antonio Florio, direttore

Programma

Anonimo (tradizionale): Canto dei carrettieri

Michelangelo Faggioli (1666-1733): La Catubba, tarantella a 2 voci

Francesco Provenzale (1624-1704): da “Il Schiavo di sua Moglie”
Sinfonia
“Me sento ’na cosa”, aria di Sciarra

Leonardo Vinci (1690 –1730): da “Lo cecato fauzo”
“So le ssorva e le nespol’amare”, aria
“Che bella ’nzalatell”, duetto

Sinfonia, da Partenope

Giovanni Paisiello (1740 –1816): da “Pulcinella Vendicato”
“Tengo treglie rossolelle”, aria di Carmosina
“Gioia de st’arma mia”, duetto di Pulcinella e Carmosina

Niccolò Grillo (sec. XVIII): Sosutose ’no juorno de’ dormire, cantata

Leonardo Vinci: da “Li Zite ’ngalera”
“Da me che bbuo’ se sa”, aria di Ciomma
“L’uommo è comm’a ’nu piezzo de pane”, aria di Meneca

Leonardo Leo (1694 –1744): da “Alidoro”
“Chesta è la regola”, aria di Zeza tavernara

Giuseppe De Majo (Napoli, 1697-1771): da “Lo Finto Lacchejo”
“Quanno lo pesce è vivo”, aria

Leonardo Vinci: Sinfonia

Giuseppe Petrini (sec.XVIII): Graziello e Nella, intermezzo a 2 voci con violini

Cappella Neapolitana
Ensemble fondato nel 1987 da Antonio Florio, conosciuto fino al 2010 come Cappella della Pietà de’ Turchini, divenuto quindi “I Turchini di Antonio Florio” e nel febbraio 2016 “Cappella Neapolitana Antonio Florio”.
L’ensemble è costituito da strumentisti e cantanti specializzati nell’esecuzione del repertorio musicale napoletano di Sei e Settecento, e nella riscoperta di compositori rari.
L’originalità dei programmi ed il rispetto rigoroso della prassi esecutiva barocca, fanno di questo ensemble una delle punte di diamante della vita musicale italiana ed europea, tanto che è stato invitato ad esibirsi su palcoscenici importanti (Accademia di Santa Cecilia di Roma, Teatro di San Carlo, Palau de la Música di Barcellona, Berliner Philharmonie, Wiener Konzerthaus, Teatro Lope de Vega di Siviglia, Associazione Scarlatti di Napoli, Teatro La Monnaie) e ha preso parte ai maggiori festival di musica antica europei: Festival Monteverdi di Cremona, Festival di Versailles, Nancy, Nantes, Metz, Caen, Ambronay, Festival de Otoño di Madrid, Festival di Musica Antica di Tel Aviv, Barcellona, Potsdam, BBC Early Music Festival, Cité de la Musique di Parigi, Saison Musicale de la Fondation Royamount, Festival “Mozart” di La Coruña.
Ricco il cartellone delle opere portate in scena o eseguite in forma concertistica: “Il disperato innocente” di Boerio, “Dido and Æneas” e “The Fairy Queen” di Purcell, “Festa napoletana”, “La Statira principessa di Persia” (per il San Carlo), quindi “Montezuma” di Ciccio De Majo, “La Partenope” di Vinci in prima moderna, “La finta giardiniera” di Anfossi; “L’Ottavia restituita al trono” di Domenico Scarlatti, “La Salustia” di Pergolesi, “Aci Galatea e Polifemo” di Haendel.
L’ensemble ha registrato per Radio France, per la BBC di Londra, per la Radio belga, spagnola, tedesca e austriaca.
Nel 1998 come Turchini sono stati impegnati nella realizzazione di un documentario per la televisione belga e di un film dedicato all’opera buffa per l’emittente franco-tedesca ARTE (vincitore del premio UNESCO).
Particolarmente intensa è l’attività discografica, con la realizzazione di sette cd per l’etichetta Symphonia dedicati ad inediti del repertorio napoletano barocco e in più occasioni premiati dalla critica internazionale.
Dal 1996 ha inciso per la prestigiosa etichetta Opus 111-Naive di Parigi, pubblicando 15 titoli per la collana “Tesori di Napoli”.
Tra i numerosi riconoscimenti si segnalano il Premio 1996 del quotidiano francese Le Monde, il premio “Vivaldi” della Fondazione Cini di Venezia, il premio “Abbiati” dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, il “Diapason d’Or” per “Li Zite’n Galera” (1999) e per “Il Pulcinella vendicato” (2002), e “Le Cantate Spagnole” di Vinci (2006); il Premio “Charles Cros” dell’Accademie du Disque (1999), il “Timbre de Platine” per “La Statira” di Francesco Cavalli.
Dal 2005, infine, hanno registrato per la casa discografica francese Eloquentia “Stabat Mater” di Pergolesi; “Missa Defunctorum” di Provenzale e “Le cantate napoletane del ‘700”.
Alla Cité de la Musique di Parigi si sono esibiti nella doppia esecuzione de “La Partenope” di Händel e di Vinci.
Sempre in Francia hanno eseguito “La finta giardiniera” di Pasquale Anfossi, in collaborazione con la Fondation Royaumont, e sono stati tra i protagonisti della settimana di musica napoletana organizzata dal Ministero della Cultura spagnolo.
Quindi si sono esibiti a Pisa, nell’ambito del Festival “Anima Mundi”, ed ancora in Cina, in Giappone e in Portogallo.
Fra i numerosi progetti esteri e tournée che hanno coinvolto l’ensemble negli ultimi due anni, primeggiano la messa in scena dell’ “Ottavia restituita al trono” di Domenico Scarlatti – che è valsa ad Antonio Florio il prestigioso “Premio Oviedo per la Miglior Direzione Musicale” – l’esecuzione de “La Passione” di Antonio Caldara al Festival de la Chaise Dieu in Francia e al Festival di Ravello, e la tournée negli Stati Uniti nel corso della quale l’orchestra si è esibita a New York e a Washington. L’Ensemble ha inoltre inaugurato la stagione di concerti 2007/2008 di Radio Tre tenuti nella Cappella Paolina nel Palazzo del Quirinale in Roma con il concerto “Angeli e Demoni”.
Il 2008 li ha visti coinvolti nella messa in scena delle opere “L’Alidoro” di Leo presso il Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia e il Teatro Mercadante di Napoli – da cui è tratta la registrazione di un dvd che si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento del “Diapason d’Or” e “L’Orphèe d’or” dell’Accademie du Disque Lyrique de Paris – e “La Salustia” di Giovan Battista Pergolesi coprodotta dal Festival de Radio France di Montpellier e dalla Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi.
Hanno partecipato, inoltre, al Festival “MITO” presentando in versione concertistica l’opera “Aci, Galatea e Polifemo” di Haendel nel Teatro dell’Arte di Milano, ripresa poi in versione scenica, con la regia di Davide Livermore.
L’Orchestra, infine, è stata insignita nel 2008 del “Premio Napoli”, per la sezione speciale “Eccellenze Nascoste” della città e nel corso del 2009 è stata impegnata nell’allestimento della “Partenope” di Vinci in coproduzione con il teatro di Leon in Spagna e in una lunga tournée in Italia con lo “Stabat Mater” di Pergolesi.
Nel gennaio 2010 l’ensemble ha eseguito, in prima edizione moderna, “Orfeo e Euridice” di J. J. Fux alla Konzerthaus di Vienna.
Nel corso del 2012 si esibiscono alla Konzerthaus di Vienna, al teatro Calderon di Valladolid con “L’Incoronazione di Poppea” di Monterverdi in un allestimento di Emilio Sagi, alla Laeiszhalle di Amburgo, alla Philamonie di Colonia e all’auditorium di Cuenca per la Semana de musica religiosa.
Con l’etichetta discografica “Glossa” hanno inciso 2 cd: “L’Adoratione de’ Maggi” di Cristofaro Caresana (premio discografico “Christmas Choise-BBC review) e “Tenebrae – musica per la Settimana Santa a Napoli”, uscito ad aprile 2011.
Di recente uscita, sempre per l’etichetta “Glossa”, il CD “Neapolitan cello concertos” con Giovanni Sollima come solista ed autore di uno dei brani, scritto apposta per L’ensemble.
Nel febbraio 2016, a quasi trent’anni dalla fondazione, l’ensemble presenta i progetti futuri con un nuovo nome: “Cappella Neapolitana Antonio Florio”.

Valentina Varriale
Diplomata al conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, comincia molto presto la carriera solistica. Nel 2001 partecipa a due produzioni dell’Autunno Musicale del San Carlo di Napoli.
Nel 2004 vince la Prima edizione del Concorso Internazionale di musica barocca Francesco Provenzale, canta nella Partenope di Händel (Armindo), al Festival de Beaune e alla Cité de la Musique a Parigi. Collabora stabilmente con Antonio Florio e il suo ensemble, I Turchini.
È Donna Anna nel Don Giovanni a Ferrara (2016) e Treviso (2015); Barbarina ne Le nozze di Figaro al Théâtre des Champs-Élysées; Rosilda nell’Ottavia restituita al trono di Scarlatti; Zeza in Alidoro di Leonardo Leo; Albina ne La Salustia di Pergolesi.
Lavora inoltre con Jordi Savall per l’Orfeo e il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi.
Scelta da Piovani, canta in Padre Cicogna al Petruzzelli di Bari, in diretta RAI, nella stagione 2013/2014.
Vince, tra gli altri, il Primo Premio del concorso Benvenuto Franci di Piacenza (2010 e 2014), il Primo Premio all’unanimità alla Puccini International Competition di Torre del Lago (2012) e quello del “Toti dal Monte” (2015).
Diplomata a “Fabbrica” Young Artist Program dell’Opera di Roma (I edizione 2016-17) nel corso del 2017 interpreta Anna Kennedy in Maria Stuarda di Donizetti, Madama Cortese ne Il viaggio a Reims di Rossini e Violetta ne “La Traviata” al Costanzi, Anna in “Nabucco” a Caracalla.
Continua a perfezionarsi sotto la guida di Maria Ercolano.

Giuseppe De Vittorio
Attore e cantante, nato a Leporano (Taranto).
Dopo un avvio artistico dedicato al recupero della tradizione pugliese, fonda con Angelo Savelli la compagnia teatrale-musicale “Pupi e Fresedde”.
Dopo alcuni anni entra nella compagnia teatrale di Roberto De Simone prendendo parte, spesso fra i ruoli principali, ad alcuni tra i suoi piu’ importanti lavori: Mistero Napolitano,Li Zite ’Ngalera, Opera Buffa del Giovedì Santo, la Gatta Cenerentola, Stabat Mater con Irene Papas, Requiem in memoria di Pasolini,99 disgrazie di Pulcinella,il Drago.
Spettacoli questi che girano il mondo.
New York, Edimburgo, Buenos Aires, Rio de Janeiro, San Paulo, Francoforte, Berlino,ecc.
Debutta al san Carlo con il Crispino e la Comare dei f.lli Ricci che si replica alla Fenice di Venezia e agli Champs Elyseés di Parigi.
Ha partecipato più volte al Maggio Musicale Fiorentino e fra le opere una versione moderna dell’Orfeo di Monteverdi rivista da Luciano Berio.
Ha tenuto concerti per l’Accademia Chigiana di Siena e Settembre Musuca di Torino e San Maurizio di Milano.
Si è esibito a Londra per i Reali d’Inghilterra nella Dafne di Marco da Gagliano.
Con Rinaldo Alessandrini ha cantato il ruolo della nutrice nell’Incoronazione di Poppea di Monteverdi (Salamanca).
Ha fondato con Antonio Florio l’ensemble barocco della Cappella della Pietà dei Turchini con il quale ha preso parte a numerosi concerti in Festival Internazionali in Francia, Giappone, Cina, Colombia, Messico, Argentina, Brasile, Israele, Spagna, ecc.
Inoltre numerose opere barocche sempre con Florio: la Colomba Ferita di F. Provenzale (San Carlo, Teatro Massimo di Palermo), La Finta Cameriera di G. Latilla, e’ protagonista nel Pulcinella Vendicato di Paisiello (Teatro Bellini di Napoli e Citta’ del Messico), Li Zite ’Ngalera (al teatro Piccinni di Bari), La Festa Napoletana,il Disperato Innocente di Boerio (Clermont Ferrand), la Partenope di L. Vinci (Siviglia, San Carlo di Napoli, Leon, Santander, Coruna), l’Ottavia di D. Scarlatti (S. Sebastian).
Ha inciso con la Cappella dei Turchini numerosi dischi di musica sacra e profana per Synphonia, Opus 111, Naïve, Eloquentia, Glossa.
Gli ultimi lavori discografici: Le Tarantelle del Rimorso (Eloquentia), Canto de la Vida (Deutsche Grammophon), Fra’ Diavolo con Accordone diretto da Guido Morini e Marco Beasley (Arcana) e L’Adorazione dei Maggi di C. Caresana con i Turchini di Florio (Glossa).

Antonio Florio
Nato a Bari, riceve una formazione classica, diplomandosi in Violoncello, Pianoforte e Composizione al Conservatorio di Bari, sotto la guida di Nino Rota.
Approfondisce, in seguito, lo studio degli strumenti antichi e della prassi esecutiva barocca.
Dopo aver dato vita, nel 1987, all’ensemble i Turchini, si dedica con pari impegno all’attività concertistica e ad un’intensa ricerca musicologica, esplorando soprattutto il repertorio della musica napoletana dei secoli XVII e XVIII, recuperando in quest’ambito capolavori dell’opera assolutamente inediti, curandone infine la proposta per i più prestigiosi teatri europei e italiani.
Tra i molti titoli riscoperti da Florio citiamo “La colomba ferita” (1670), “Il schiavo di sua moglie”(1671) e “La Stellidaura vendicante” (1674) di Francesco Provenzale; “Il disperato innocente” di Francesco Boerio (1673);“La finta cameriera” di Gaetano Latilla (1673); “Li Zite’n Galera” di Leonardo Vinci (1722); “Il Pulcinella vendicato” diGiovanni Paisiello (1767); “La Statira” di Francesco Cavalli (nell’edizione per Napoli del 1666); “Motezuma” di Francesco De Majo (1765).
Nel 1999 e nel 2000 ha diretto l’Orchestra Sinfonica di Santiago de Compostela, presentando “La serva padrona” e lo“Stabat Mater” di Giovan Battista Pergolesi.
Non meno impegnativa è la sua attività didattica: ha tenuto seminari e masterclass sulla vocalità barocca e sulla musica da camera per il Centre de Musique Baroque di Versailles, per la Fondation Royaumont e per il Conservatorio di Toulouse.
È, inoltre, titolare della cattedra di Musica da camera del Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli dove svolge un corso universitario sullo stile e il repertorio barocco.
E’ direttore artistico dello “Scarlatti LAB”, laboratorio per la musica barocca a cura dell’Associazione Scarlatti di Napoli.
Tra i suoi impegni più recenti citiamo l’opera di recupero e di revisione dell’opera seria di Leonardo Vinci “La Partenope”, la cui edizione è stata realizzata nel 2004 e sarà proposta in forma scenica quest’anno nel Teatro di Ponferrada e nell’Auditorio di León, in Spagna.
Il 2005 ha visto Antonio Florio dedicarsi alla riscoperta e revisione dell’opera “La finta giardiniera” di Pasquale Anfossi, già proposta insieme all’omonimo titolo mozartiano presso la Fondation Royaumont, in forma di concerto e successivamente in forma teatrale, costituendo anche argomento di uno stage internazionale.
Quindi, nel 2006, ha diretto i Turchini nell’ambito del prestigioso festival “Anima Mundi” di Pisa, prima di portare in Cina, attraverso quattro tappe, lo spettacolo “Festa Napoletana”.
Nello stesso anno, nell’ambito del Festival di musica antica del Mediterraneo Mousiké di Bari, Antonio Florio ha ricevuto il primo “Premio per la diffusione della Musica Mediterranea”.
Nel corso della stagione concertistica del 2007 è stato ospite dell’Accademia Chigiana di Siena e del Ravenna Festival, dell’Associazione Scarlatti di Napoli, del Centre Lyrique D’Auvergne di Clermont Ferrand in Francia e del Ravello Festival.
Nel 2008 ha diretto al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Mercadante di Napoli l’opera “Alidoro” di Leo, il cui allestimento, racchiuso in un dvd, si è recentemente aggiudicato il prestigioso riconoscimento del “Diapason d’Or” e “Orphèe d’or-Paris-accademie du disque lyrique”.
Insieme a quest’ultimo, ad Oviedo in Spagna, gli è stato attribuito il premio “Luis Gracia Iberni” – corrispondente al nostro premio Abbiati – per la Miglior Direzione Musicale in occasione della prima esecuzione in tempi moderni dell’opera “Ottavia restituita al trono” di Domenico Scarlatti, presentata a San Sebastian nell’agosto del 2007.
Nell’ottobre 2008, insieme con i Turchini, si è aggiudicato inoltre il “Premio Napoli”, nella sezione “Eccellenze Nascoste” della città.
Ha partecipato al Festival “MITO” presentando in versione concertistica l’opera “Aci, Galatea e Polifemo” di Haendel nel Teatro dell’Arte di Milano, poi nel giugno 2009 in versione scenica, con la regia di Davide Livermore, al Teatro Regio di Torino.
Sempre nel 2009, ha presentato “La Partenope” di Vinci in coproduzione con il teatro di Leon in Spagna Teatro S. Carlo di Napoli, La Maestranza di Sevilla, La Coruna, Santander, Murcia e Premio Oviedo per la miglior produzione teatrale e una lunga tournée in Italia con lo “Stabat Mater” di Pergolesi.
Nel 2010, ha diretto “Orfeo e Euridice” di Fux alla Konzerthaus di Vienna, e in più occasioni l’orchestra barocca “Casa da Musica” di Oporto e l’Orchestra di Galicia-La Coruna.
Nel 2012 ha diretto alla Konzerthaus di Vienna “Dorimena e Tuberone” di Francesco Conti e “Incoronazione di Poppea” di Monteverdi al teatro Calderon di Valladolid con la regia di E. Sagi

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