La produzione del periodo barocco dedicata a liuto, tiorba e chitarra non era concepita esclusivamente per strumento solista, come si tende comunemente a pensare, ma spesso la medesima melodia veniva affidata anche a gruppi formati da più liuti o tiorbe, accompagnati da chitarra e percussioni.
Un esempio di questo repertorio, che nel Seicento e nel Settecento fu caratterizzato da ampi scambi fra autori spagnoli, giunti in Italia a seguito della dominazione iberica, e autori locali, è stato proposto, nell’ambito della stagione della Fondazione Pietà de’ Turchini, dall’ensemble “I Bassifondi”, fondato e diretto dal liutista Simone Vallerotonda, esibitosi a palazzo Zevallos Stigliano, in trio con Stefano Todarello (colascione e chitarra) e Gabriele Miracle (percussioni).
La serata, dal titolo “Entre Italia y España”, poneva in evidenza musicisti piuttosto noti o quasi sconosciuti, autori di brani nati principalmente per stupire l’ascoltatore (scopo che riescono a raggiungere ancora oggi).
A tale proposito risulta quanto mai interessante la storia legata all’evoluzione del modo di comporre e di suonare i pezzi destinati alla chitarra, che nel 1606 ebbe una svolta epocale grazie alla pubblicazione del volume di Girolamo Montesardo intitolato Nuova inventione d’intavolatura, per sonare li balletti sopra la chitarra spagniuola, senza numeri, e note; per mezzo della quale da se stesso ogn’uno senza maestro potrà imparare.
In esso era contenuto un sistema che abbinava lettere e accordi, facilitando così l’esecuzione anche ai dilettanti, ed ebbe come immediata conseguenza un enorme sviluppo relativo alla stampa di spartiti relativi a trascrizioni per chitarra di pezzi allora in voga.
Parallelamente, i chitarristi di professione svilupparono un’altra notazione, definita “Alfabeto falso”, dove la lettera, contraddistinta in questo caso da un taglio, non corrispondeva più ad un semplice accordo, ma ad un insieme nel quale trovavano posto acciaccature e note estranee, dando luogo a suoni ricchi di dissonanze, in una sorta di “pop” e “jazz” del Seicento.
Tornando agli autori, il concerto si apriva con il chitarrista e liutista Giovanni Paolo Foscarini (1600-1647), probabilmente di origini marchigiane, soprannominato “Il caliginoso” in quanto membro ad Ancona della locale “Accademia dei Caliginosi” sotto lo pseudonimo Il Furioso.
La sua carriera si svolse fra corti nobiliari di Bruxelles, Roma, Parigi e Venezia (dove presumibilmente morì), ed è passato alla storia per alcune opere di argomento teorico, fondamentali per chi vuole conoscere notizie su brani e prassi esecutiva dell’epoca, sintetizzate ne “Li cinque libri della chitarra spagnuola”, raccolta pubblicata a Roma nel 1640, dalla quale erano tratti i primi brani della serata.
Sicuramente più noto Johannes Hieronymus Kapsberger (ca. 1580-1651), figlio di un colonnello nato in Germania, ma di stanza a Venezia.
Nonostante fosse nativo della città lagunare, venne soprannominato “Il tedesco della tiorba”, e con questo appellativo era conosciuto negli ambienti artistici di Roma, dove si spostò, dopo la formazione giovanile, portando avanti una carriera molto prestigiosa nelle vesti di compositore, virtuoso della tiorba e del liuto, e organizzatore di “accademie” nella sua lussuosa residenza.
Il particolare stile di Kapsberger si caratterizzava per la presenza di notevoli arditezze, che evidenziano talora una fortissima affinità con la musica del Novecento.
Spagnolo era invece Francisco Bartolomé Sanz Celma, ovvero Gaspar Sanz (1640-1710), che, dopo aver terminato gli studi all’Università di Salamanca, soggiornò in Italia, allievo di Benevoli a Roma e di Caresana a Napoli, dove si perfezionò come chitarrista ed organista.
Una volta tornato in patria, scrisse tre volumi, pubblicati fra il 1674 ed il 1697, dedicati alla didattica della chitarra.
Iberico anche Santiago de Murcia (1673-1739), del quale recentemente sono state ritrovate in Messico due raccolte (Passacalles y obras de guitarra por todos los tonos naturales y accidentales ed il Codex Saldívar n. 4) ma non si è ancora riusciti a comprendere come siano giunte nel Nuovo Mondo, poiché sembra appurato che l’autore non si spostò mai dall’Europa.
Il programma si completava con altri autori e brani, fra i quali spiccava Scaramanzia del fiorentino Antonio Carbonchi, mentre riferendoci ai breni eseguiti, vanno ricordati, oltre ad alcune Passacaglie e Tarantelle, due danze diffuse nella penisola iberica fra il XVI e il XVII, la Folia e il Canario.
La prima, di presunte origini portoghesi, legata alle tradizioni contadine, è ancora oggi famosa grazie ad un motivo, apparso per la prima volta nel trattato De musica libri septem di Francisco de Salinas (1577), che nel corso dei secoli ha attirato l’attenzione di più di un centinaio di compositori e il secondo, diffuso soprattutto a corte, deve il nome ad una sua presunta origine nelle Isole Canarie, come riportato nel Tesoro de la lengua castellana o española, dizionario pubblicato nel 1611 a cura di Sebastián de Covarrubias.
Nel complesso un programma eseguito con raffinatezza e perfetto affiatamento dai tre componenti de “I Bassifondi”, Simone Vallerotonda, Stefano Todarello e Gabriele Miracle (percussioni), che hanno saputo ricreare atmosfere molto più vicine a noi di quanto si potesse immaginare, fornendo un’idea piuttosto verosimile basata anche sullo studio dei manoscritti dell’epoca, riguardante la possibile presenza, nel periodo considerato, di ensemble simili a quello proposto nell’occasione.
Grande successo di pubblico e ben due bis finali, Colascione di Kapsberger ed una Ciaccona, che hanno visto il noto sassofonista Daniele Sepe aggiungersi al trio, ciliegina sulla torta di una serata di elevatissima valenza storico-musicale.
-
Articoli recenti
- Sabato 6 novembre Asolo Musica inizia la seconda parte con il concerto del Quartetto di Venezia e del flautista Massimo Mercelli
- Sabato 6 novembre parte a Salerno la XIII edizione del Festival Internazionale PianoSolo nell’ambito di Salerno Classica
- Domenica 7 novembre la XXIV stagione musicale della Fondazione Pietà de’ Turchini si apre con “La Petite Écurie”
- Sabato 6 novembre la rassegna di Dissonanzen “Bagliori” propone il duo Ceccarelli-Trovalusci
- Domenica 7 novembre al Teatro dell’Antoniano di Bologna riprende Baby Bofe’ con “Pierino e il lupo” di Prokofiev
Commenti recenti
Fabrizio De Rossi Re su Venerdì 29 ottobre ad Ascoli P… Fabrizio De Rossi Re su “Vox in Bestia – G… Santuario – Ja… su Sincretico, interessante propo… Fabrizio De Rossi Re su Mercoledì 26 maggio a Radio Va… Fabrizio De Rossi Re su Su RAI Radio 3 Suite dal 10 al… Archivi
- novembre 2021
- ottobre 2021
- settembre 2021
- agosto 2021
- luglio 2021
- giugno 2021
- Maggio 2021
- aprile 2021
- marzo 2021
- febbraio 2021
- gennaio 2021
- dicembre 2020
- novembre 2020
- ottobre 2020
- settembre 2020
- agosto 2020
- luglio 2020
- giugno 2020
- Maggio 2020
- aprile 2020
- marzo 2020
- febbraio 2020
- gennaio 2020
- dicembre 2019
- novembre 2019
- ottobre 2019
- settembre 2019
- agosto 2019
- luglio 2019
- giugno 2019
- Maggio 2019
- aprile 2019
- marzo 2019
- febbraio 2019
- gennaio 2019
- dicembre 2018
- novembre 2018
- ottobre 2018
- settembre 2018
- agosto 2018
- luglio 2018
- giugno 2018
- Maggio 2018
- aprile 2018
- marzo 2018
- febbraio 2018
- gennaio 2018
- dicembre 2017
- novembre 2017
- ottobre 2017
- settembre 2017
- agosto 2017
- luglio 2017
- giugno 2017
- Maggio 2017
- aprile 2017
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- settembre 2016
- agosto 2016
- luglio 2016
- giugno 2016
- Maggio 2016
- aprile 2016
- marzo 2016
- febbraio 2016
- gennaio 2016
- dicembre 2015
- novembre 2015
- ottobre 2015
- settembre 2015
- agosto 2015
- luglio 2015
- giugno 2015
- Maggio 2015
- aprile 2015
- marzo 2015
- febbraio 2015
- gennaio 2015
- dicembre 2014
- novembre 2014
- ottobre 2014
- settembre 2014
- agosto 2014
- luglio 2014
- giugno 2014
- Maggio 2014
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- gennaio 2014
- dicembre 2013
- novembre 2013
- ottobre 2013
- settembre 2013
- agosto 2013
- luglio 2013
- giugno 2013
- Maggio 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- gennaio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- ottobre 2012
- settembre 2012
- agosto 2012
- luglio 2012
- giugno 2012
- Maggio 2012
- aprile 2012
- marzo 2012
- febbraio 2012
- gennaio 2012
- dicembre 2011
- novembre 2011
- ottobre 2011
- settembre 2011
- agosto 2011
- luglio 2011
- giugno 2011
- Maggio 2011
- aprile 2011
- marzo 2011
- febbraio 2011
Categorie
Meta