Alla Domus Ars l’Associazione Musica Libera propone Marco Ciannella, compositore versatile e interprete raffinato

Dopo il prologo di inizio novembre, la stagione ufficiale dell’Associazione Musica Libera si è aperta alla Domus Ars con un recital del pianista e compositore napoletano Marco Ciannella, che ha proposto brani legati alla sua produzione.
Dopo l’iniziale Mn, per pianoforte solo, si è passati ad alcuni pezzi per voce e pianoforte, su testi di Salvatore Quasimodo, molto vicini al dodecafonismo di Dallapiccola.
In ordine di esecuzione abbiamo ascoltato Questi rami, la celeberrima Ed è subito sera, (costituita da una brevissima terzina, che prima di diventare un’opera a sé stante, chiudeva la più ampia poesia Solitudini, pubblicata in “Acqua e terre”, 1930), L’angelo, enigmatica lirica inserita nella raccolta “Oboe sommerso” (1932) e Albero, anch’essa contenuta in “Acqua e terre”.
La parte vocale-strumentale si chiudeva con un’intensa Ave Maria in latino, alla quale seguivano composizioni che abbracciavano differenti generi.
Così, i due Preludi in blue si avvicinavano al jazz, mentre la Suite n. 1 ci riportava al periodo barocco e Song 2, Song 14 e Song 17, posti alla fine del programma, proponevano uno stile molto vicino al minimalismo.
Da quanto finora brevemente descritto, si deduce come la produzione del maestro Ciannella abbia numerose ramificazioni, indice di una continua propensione verso nuove strade, percorse sempre avendo alla base una solida struttura musicale, ma quasi in punta di piedi, senza utilizzare facili effetti volti a guadagnarsi i consensi del pubblico.
Una peculiarità che si riflette anche in ambito interpretativo, dove il musicista mette al servizio dei suoi brani una grande raffinatezza.
A questo va aggiunto che, nell’occasione, la parte vocale era affidata alla splendida ed intensa esecuzione del mezzosoprano Rosa Montano, quanto mai in sintonia con Ciannella nella proposizione delle complesse pagine basate su testi poetici.
Pubblico abbastanza numeroso, che ha molto apprezzato il recital ed è stato omaggiato da un bis consistente in un’Elegia, a chiusura di una mattinata di buona musica, introdotta dal maestro Lucio de Feo, direttore artistico della rassegna.

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