L’ultimo appuntamento con la rassegna “Sette secoli di musica sacra per organo a Napoli – Vespri d’organo”, organizzata dall’Associazione Trabaci, ha avuto come protagonista il maestro Mauro Castaldo.
Si è trattato di una serata particolare, in quanto il concerto era concepito per festeggiare i 50 anni di sacerdozio di padre Leonardo Mollica, parroco della chiesa dell’Immacolata, che nel 1985 si fece promotore dell’acquisto dello splendido Mascioni op. 1072, e da undici anni a questa parte ha sostenuto con grande passione la rassegna organistica curata dall’Associazione Trabaci, che si svolge principalmente nel sunnominato edificio sacro.
Il programma eseguito da Mauro Castaldo si apriva con la Suite Gothique, op. 25, risalente al 1895, di Léon Boëllmann (1862-1897), grande promessa della scuola francese, stroncato dalla tisi ad appena 35 anni.
Sempre rimanendo in ambito transalpino, il successivo Offertoire in do per organo, datato 1873, evidenziava Charles Gounod (1818-1893), vincitore del Prix de Rome nel 1839 e oggi noto soprattutto per un’Ave Maria basata sul motivo bachiano del Preludio n. 1 in do maggiore dal I Libro del Clavicembalo ben temperato BWV 846.
Si passava poi a due brani di chiara matrice operistica, la Sonata in sol maggiore, forse l’unica incursione organistica di Vincenzo Bellini (1801-1835) e la Toccata in sol minore di João de Sousa Carvalho (1745-1799), portoghese perfezionatosi a Napoli presso il Conservatorio di S. Onofrio a Porta Capuana.
Era quindi la volta del londinese John Stanley (1712-1786), considerato ai suoi tempi “il miglior organista d’Europa”, con due Voluntary (II e X), appartenenti ad un genere tipicamente britannico, così definito in quanto i pezzi erano lasciati alla volontà improvvisativa dell’esecutore.
Chiusura in grande stile con due brani di Johann Sebastian Bach (1685-1750), “Nun komm, der Heiden Heiland” BWV 659, dai “Preludi corali di Lipsia”, così definiti in quanto il manoscritto che li contiene venne ritrovato nella città della Sassonia, e la celeberrima Toccata e Fuga in re minore BWV 565, fra le composizioni più conosciute della storia della musica.
Riguardo al maestro Mauro Castaldo, ha concepito un programma che andava a ritroso nel tempo, caratterizzato da brani abbordabili ma di ottima fattura, che potessero nel contempo sfruttare le vaste potenzialità dell’organo Mascioni.
Entrambi gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti, grazie anche ad una abilità interpretativa di altissimo spessore e ad una straordinaria intensità esecutiva, che ha raggiunto il suo apice nei pezzi di apertura e chiusura del recital.
Pubblico molto numeroso, partecipe ed entusiasta, che ha tributato all’artista un lungo, scrosciante e meritatissimo applauso finale, esteso poi a padre Leonardo Mollica (e anche a fra Roberto D’Antonio, anch’egli in procinto di festeggiare i 50 anni di sacerdozio).
In conclusione una serata di grandissimo livello, a chiusura di una rassegna, giunta all’undicesima edizione, che non ha eguali a Napoli e riprenderà, per il dodicesimo anno consecutivo, dal prossimo gennaio.
-
Articoli recenti
- Sabato 6 novembre Asolo Musica inizia la seconda parte con il concerto del Quartetto di Venezia e del flautista Massimo Mercelli
- Sabato 6 novembre parte a Salerno la XIII edizione del Festival Internazionale PianoSolo nell’ambito di Salerno Classica
- Domenica 7 novembre la XXIV stagione musicale della Fondazione Pietà de’ Turchini si apre con “La Petite Écurie”
- Sabato 6 novembre la rassegna di Dissonanzen “Bagliori” propone il duo Ceccarelli-Trovalusci
- Domenica 7 novembre al Teatro dell’Antoniano di Bologna riprende Baby Bofe’ con “Pierino e il lupo” di Prokofiev
Commenti recenti
Fabrizio De Rossi Re su Venerdì 29 ottobre ad Ascoli P… Fabrizio De Rossi Re su “Vox in Bestia – G… Santuario – Ja… su Sincretico, interessante propo… Fabrizio De Rossi Re su Mercoledì 26 maggio a Radio Va… Fabrizio De Rossi Re su Su RAI Radio 3 Suite dal 10 al… Archivi
- novembre 2021
- ottobre 2021
- settembre 2021
- agosto 2021
- luglio 2021
- giugno 2021
- Maggio 2021
- aprile 2021
- marzo 2021
- febbraio 2021
- gennaio 2021
- dicembre 2020
- novembre 2020
- ottobre 2020
- settembre 2020
- agosto 2020
- luglio 2020
- giugno 2020
- Maggio 2020
- aprile 2020
- marzo 2020
- febbraio 2020
- gennaio 2020
- dicembre 2019
- novembre 2019
- ottobre 2019
- settembre 2019
- agosto 2019
- luglio 2019
- giugno 2019
- Maggio 2019
- aprile 2019
- marzo 2019
- febbraio 2019
- gennaio 2019
- dicembre 2018
- novembre 2018
- ottobre 2018
- settembre 2018
- agosto 2018
- luglio 2018
- giugno 2018
- Maggio 2018
- aprile 2018
- marzo 2018
- febbraio 2018
- gennaio 2018
- dicembre 2017
- novembre 2017
- ottobre 2017
- settembre 2017
- agosto 2017
- luglio 2017
- giugno 2017
- Maggio 2017
- aprile 2017
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- settembre 2016
- agosto 2016
- luglio 2016
- giugno 2016
- Maggio 2016
- aprile 2016
- marzo 2016
- febbraio 2016
- gennaio 2016
- dicembre 2015
- novembre 2015
- ottobre 2015
- settembre 2015
- agosto 2015
- luglio 2015
- giugno 2015
- Maggio 2015
- aprile 2015
- marzo 2015
- febbraio 2015
- gennaio 2015
- dicembre 2014
- novembre 2014
- ottobre 2014
- settembre 2014
- agosto 2014
- luglio 2014
- giugno 2014
- Maggio 2014
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- gennaio 2014
- dicembre 2013
- novembre 2013
- ottobre 2013
- settembre 2013
- agosto 2013
- luglio 2013
- giugno 2013
- Maggio 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- gennaio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- ottobre 2012
- settembre 2012
- agosto 2012
- luglio 2012
- giugno 2012
- Maggio 2012
- aprile 2012
- marzo 2012
- febbraio 2012
- gennaio 2012
- dicembre 2011
- novembre 2011
- ottobre 2011
- settembre 2011
- agosto 2011
- luglio 2011
- giugno 2011
- Maggio 2011
- aprile 2011
- marzo 2011
- febbraio 2011
Categorie
Meta