Venerdì 23 giugno, nella basilica di Sant’Antonio a Padova, prima nazionale dell’oratorio “Grande, grande amore” sulla figura di San Massimiliano Kolbe

Orchestra di Padova e del Veneto – Foto Alessandra Lazzarotto

Sarà l’oratorio Grande, grande amore, in prima nazionale assoluta, a concludere venerdì 23 giugno, alle 21.00, nella basilica di Sant’Antonio a Padova il Giugno Antoniano e a sintetizzare e sublimare il filo conduttore mariano e kolbiano, scelto per l’edizione 2017 dalla tradizionale kermesse padovana dedicata a Sant’Antonio.
L’opera per soli, coro, voci recitanti e orchestra è dedicata alla straordinaria figura di Massimiliano Kolbe, innamorato di Maria, la madre immacolata di Gesù, immolatosi ad Auschwitz nel 1941 per salvare un padre di famiglia e proclamato santo trentacinque anni fa da papa Giovanni Paolo II.
Musica e teatro si fondono insieme in questo oratorio, dove orchestra, cori e voci recitanti rappresentano ciascuno dei veri e propri personaggi.
Il testo di Grande, grande amore è di padre Luigi Francesco Ruffato, animatore culturale della basilica del Santo, la musica è del celebre flautista e compositore contemporaneo Roberto Fabbriciani, che venerdì sera regalerà al pubblico anche un suo assolo.
L’Orchestra di Padova e del Veneto, il Kolbe Children’s Choir e la Polifonica Benedetto Marcello del Centro culturale Kolbe di Venezia-Mestre (gli ultimi due preparati dal maestro Alessandro Toffolo) saranno diretti dal giovane e trascinante direttore Alessandro Cadario.
Una quindicina gli interpreti a cui sono affidati i dialoghi del lavoro teatrale, alcuni dei quali particolarmente vibranti e commoventi.
Tra questi spiccano gli attori Adriano Spolaor, interprete di Massimiliano Kolbe, protagonista dell’opera, e Massimo D’Onofrio nelle vesti del nazista Rudolf Franz Höss, comandante del campo di concentramento ad Auschwitz, e la cantante Stefania Bellamio.
A lei è affidata la voce fuori campo della Vergine Maria, anima di tutta la scena e, ancor più, della vita del francescano.
A illustrare il senso della figura umana e spirituale del frate polacco Kolbe sarà venerdì un’ospite d’eccezione, il filosofo Massimo Cacciari.

Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento dei posti.

L’oratorio, che nel corso della serata sarà registrato per realizzarne un cd, è stato promosso dai Frati Minori Conventuali, per ricordare la nascita della Milizia dell’Immacolata, movimento mariano fondato a Roma da padre Kolbe con sei confratelli, nei giorni in cui la Madonna appariva ai pastorelli di Fatima.
Spiega padre Oliviero Svanera, rettore del Santo: «San Massimiliano scriveva, a proposito della Milizia dell’Immacolata, che “il Signore vuole conquistare a Maria il maggior numero possibile di cuori”. E mi è sempre piaciuto che lui pensasse come “con l’aiuto dell’Immacolata dobbiamo tendere a questo: che i fedeli cavalieri dell’Immacolata si trovino dappertutto, ma specialmente nei posti più importanti, come le belle arti (scultura, pittura, musica, teatro)”.
È alla luce di questo spirito kolbiano che la Provincia italiana di Sant’Antonio dei Frati Minori Conventuali ha commissionato un’opera da dedicare alla madre di Dio nel centenario della Milizia dell’Immacolata.
Ne è nato così l’oratorio Grande grande amore – Massimiliano M. Kolbe».
L’originalità del testo teatrale ha ispirato l’utilizzo di differenti tecniche di scrittura orchestrale, elettronica e corale, tra invenzione e tradizione, dando vita a quella che il critico musicale Cesare Valentini ha definito una «narrazione molto moderna con scene a dissolvenza che ricordano il cinema e che proiettano lo spettatore verso piani tematici e temporali diversi, sino all’ultima delle scene nella quale si assiste al dialogo immaginario tra padre Kolbe, un gesuita e Rudolf Franz Höss, comandante ad Auschwitz».
«Pur privo di una vera e propria azione (in ciò consiste la modernità drammaturgica) – continua Valentini –, il libretto consente di mettere in luce alcuni dialoghi e pensieri del frate che sono un inno alla misericordia e all’amore verso l’umanità anche di fronte al manifesto male. Una voce narrante, altro interessante aspetto che si rifà all’arte cinematografica, collega alcuni episodi dando chiarezza spazio-temporale al susseguirsi delle scene. Un espediente che si sposa felicemente con le atmosfere create da Roberto Fabbriciani per una musica che, quando necessario, commenta la scena e in molti passi si erge a protagonista in quadri sinfonici ove si spargono i dialoghi dei personaggi».
Interessante il ruolo del coro, sia dal punto di vista musicale che teatrale, che ricorda il teatro greco antico.
In Grande, grande amore, i due cori sono avulsi dall’azione ma capaci di darne una lettura cristiana.
Il primo, quello affidato alla Polifonica, rappresenta la coscienza cristiana che commenta l’azione in una dimensione sovraumana; quello dei bambini rappresenta l’innocenza dell’uomo prima di essere corrotto dal male.
E non a caso il finale dell’opera è affidato ai cori, a suggellare con grande impatto sonoro e vocale la grande prova d’amore di Kolbe. Perché, come diceva il francescano, «Solo l’amore crea!».

Il Giugno Antoniano è organizzato da Comune di Padova, Pontificia Basilica del Santo, Provincia di S. Antonio di Padova dei Frati Minori Conventuali, Coordinamento di Pastorale cittadina della Diocesi di Padova, Veneranda Arca di S. Antonio, Messaggero di sant’Antonio Editrice, Arciconfraternita di Sant’Antonio, Centro Studi Antoniani.
La realizzazione è stata possibile grazie al contributo di Fondazione Cariparo (Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo), Cassa di Risparmio del Veneto, Fondazione Antonveneta. La rassegna ha ricevuto il patrocinio di Nuova Provincia di Padova, Comuni di Camposampiero e di Anguillara Veneta, Dipartimenti dei Beni Culturali e di Scienze Storiche Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova.

Info e programma Giugno Antoniano:
www.santantonio.org
Facebook: Giugno Antoniano 2017
Twitter: @giugnoanto2017
tel. 049-8225652,
email infobasilica@santantonio.org.

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Via delle Belle Parti, 17 – 35141 Padova (Italy)
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Referente: Federica Bressan
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Venerdì 23 giugno 2017, ore 21.00 – Basilica del Santo, Padova

Grande, grande amore. Massimiliano M. Kolbe (Auschwitz 1941)
Opera in un atto per soli, voci recitanti, coro e orchestra
Testo di Luigi Francesco Ruffato
Musica di Roberto Fabbriciani

Orchestra di Padova e del Veneto
Maestro concertatore e Direttore: Alessandro Cadario
Coro di Voci Bianche Kolbe Children’s Choir
Coro Polifonica Benedetto Marcello
Maestro del coro Alessandro Toffolo
Voci recitanti: Adriano Spolaor (Massimiliano Kolbe), Massimo D’Onofrio (Rudolf Franz Höss), Stefania Bellamio (Maria di Nazareth)
Chitarra solista Massimo Scattolin
Riflessioni di Massimo Cacciari
Coordinatore del progetto Alessandro Ragazzi
Regia del suono Alvise Vidolin

Roberto Fabbriciani
Flautista e compositore, è nato ad Arezzo.
Ha studiato flauto con Mario Gordigiani e Severino Gazzelloni e composizione con Camillo Togni.
Interprete originale e artista versatile, ha innovato la tecnica flautistica moltiplicando con la ricerca personale le possibilità sonore dello strumento.
È universalmente riconosciuto tra i migliori interpreti del repertorio classico e contemporaneo.
Ha collaborato con i maggiori compositori e artisti del nostro tempo e si è esibito nei più prestigiosi teatri e festival musicali.
Particolarmente intenso il suo sodalizio con Luigi Nono, iniziato nel 1978 al SWR Experimentalstudio di Friburgo, che ha aperto nuove vie per la ricerca musicale. Innumerevoli sono le registrazioni per emittenti radiotelevisive e oltre 250 le sue incisioni discografiche, molte delle quali premiate dalla critica.

Luigi Francesco Ruffato
È un francescano minore conventuale, laureato in filosofia e teologia.
Ha compiuto gli studi di canto gregoriano alla scuola del celebre monaco benedettino Pellegrino Ernetti.
Fondatore del Centro Culturale Antonianum di Milano e del Centro Culturale P. M. Kolbe di Mestre (Polifonica Benedetto Marcello, Kolbe Children’s Choir, Scuola di Giornalismo). Direttore di coro per 43 anni. Esperto di Studi Kolbiani. Giornalista, pubblicista, saggista e drammaturgo.
Attualmente è animatore culturale della Basilica di S. Antonio a Padova.

Stefania Bellamio
Si è diplomata in pianoforte e in canto col massimo dei voti e lode, al Conservatorio di Rovigo.
Successivamente ha studiato con Michael Aspinall, William Matteuzzi e Gabriele Bellini. Vincitrice di diversi concorsi nazionali ed internazionali è stata finalista per l’Accademia Internazionale di Canto del Teatro alla Scala di Milano nel 2003.
Ha insegnato canto all’Università di Suwon in Corea del Sud e al Conservatorio di Rovigo. Ha cantato in vari teatri del mondo e ha al suo attivo centinaia di concerti in Italia e all’estero, nel repertorio lirico, cameristico e sacro.
Dal 2015 viene invitata regolarmente a cantare in Australia in importanti festival e teatri come ad esempio il Melbourne Recital Centre.

Adriano Spolaor
A partire dal ‘92, dapprima con la filodrammatica “La balconada” di Spinea (VE), poi con la compagnia teatrale Altinate di Mogliano Veneto (TV), con la quale continua la sua collaborazione, e con il Gruppo Teatro Ricerca del Centro Culturale P. M. Kolbe di Mestre, ha recitato in commedie, sia in lingua che in dialetto, testi di Paoletti, Giacometti, Gallina, Goldoni, Cechov, Fabbri, Rocca, Pirandello, Gozzi (“I Pitocchi Fortunati” nell’allestimento di Roberto Milani per il Teatro a l’Avogaria di Venezia) e altri.
Ha partecipato, anche a molti allestimenti di “lettura drammatizzata”.
Per alcuni anni, su proposta dell’Università di Ca’ Foscari di Venezia, ha partecipato a recital di poesie.
Si dedica saltuariamente alla scrittura poetica ottenendo anche apprezzamenti significativi, come il 3° premio al Concorso di Poesia del Circolo Culturale Walter Tobagi nel ‘93.

Massimo D’Onofrio
Nato a Mestre (VE) il 17 agosto 1963, è un attore professionista, lettore ad alta voce, produttore di audiolibri nonché docente di recitazione e dizione.
Inizia i primi passi nel teatro nel 1981, quasi per gioco, proprio al Centro Culturale Kolbe di Mestre.
Nel 1982 fonda il Gruppo Teatro Ricerca dello stesso Centro Culturale di cui, a tutt’oggi, è collaboratore teatrale.
Ha avuto, per oltre un decennio, importanti esperienze radiofoniche.
Molteplici i lavori teatrali tra cui alcuni anche in collaborazione con il Teatro Stabile Goldoni e il Teatro della Avogaria di Venezia.
Dal 2004 al 2006 ha frequentato un master di doppiaggio, tenuto all’Accademia nazionale delle Arti cinematografiche di Bologna.
Sempre nel 2006 ha partecipato a due lungometraggi, in veste di comprimario nell’uno ed attore protagonista nell’altro, andati in onda nel circuito televisivo di Sky.
Nell’aprile 2008 è stato premiato come miglior interprete maschile nell’ambito della Rassegna “Domeniche a teatro”, organizzata dal Teatro Kolbe di Mestre.
È stato anche chiamato a esibirsi al Centro Culturale “Antiruggine” gestito dal noto violoncellista Mario Brunello.
Nel 2008 fonda la “Fra Max Entertainment”, casa di produzione di attività teatrale e altre espressività artistiche e multimediali.

Massimo Scattolin
Dopo alcuni incontri con il maestro Andrés Segovia, si è perfezionato con il maestro Alirio Diaz, che ha definito quella di Massimo Scattolin una “…squisita arte chitarristica e musicale…”.
Dopo aver iniziato giovanissimo la sua attività concertistica come solista, si è dedicato alla musica da camera, per specializzarsi poi nell’esecuzione dei principali concerti per chitarra e orchestra, meritandosi la dedica d’opere di grandi compositori, come ad esempio Andrea Morricone, Violet Archer e Astor Piazzolla.
Si è così imposto brillantemente al pubblico di gran parte del mondo, unanimemente definito dalla critica uno dei migliori esecutori della chitarra.
È stato inoltre collaboratore delle principali reti televisive europee e ha lavorato intensamente anche nel teatro con grandi attori come Cucciolla, Pagliai, Gassman.

Polifonica Benedetto Marcello del Centro Culturale P. M. Kolbe
È stata fondata nel 1976 da Luigi Francesco Ruffato.
Nel tempo è diventata una delle rilevanti istituzioni musicali veneziane.
Il suo repertorio spazia dal Cinquecento al nostro tempo (Carissimi, Charpentier, Vivaldi, Bach, Vallotti, Mozart, Haendel, Cherubini, Rossini, Liszt, Respighi, Perosi, Rizzi, Schubert, Dvořák, Haydn, Mendelssohn, Coccon, Buzzolla, Paletta, Orff, Ramirez).
Ha eseguito più volte, collaborando con molte orchestre in Italia e all’estero, l’oratorio Messiah di G. F. Haendel (edizione integrale).
Ha lavorato in più occasioni con la RAI, anche in Eurovisione, con il Teatro La Fenice di Venezia, con l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto diretta da Paul Angerer, Claudio Desderi e Gabriele Gandini.
Ha collaborato con i seguenti Maestri Concertatori e Direttori: Renato Beretta, Marco Gemmani, Sandra Sofia Perulli e Andrea Marcon.
Nel 2001 ha celebrato il 25° di istituzione eseguendo ad Auschwitz (prima internazionale) e a Mestre (prima nazionale) “Massimiliano Kolbe”, oratorio in due parti per soli, voci recitanti, coro e orchestra: libretto di Luigi Francesco Ruffato e musiche di G. A. Pauletta, sotto la direzione del maestro concertatore e direttore Sandra Sofia Perulli.
Nel marzo del 2003 ha eseguito al Palafenice di Venezia Confitebuntur Caeli di Nicolò Coccon e Kyrie, Credo, Gloria di Antonio Buzzolla, inediti del fondo musicale della Cappella Marciana, riproposti successivamente nella Basilica di San Marco in Venezia. Nella primavera del 2009 ha partecipato alla XXIII Stagione di Musica sinfonica e da camera di Mestre con il Messiah di G. F. Haendel, eseguita al Teatro Toniolo e alla Scuola Grande di S. Rocco a Venezia, diretta dal maestro Andrea Marcon.
Nella primavera del 2011 la Polifonica, diretta dal maestro Alessandro Toffolo, ha partecipato alla XXV Stagione di Musica Sinfonica e da Camera di Mestre e inciso al Teatro Toniolo i Carmina Burana.
Toffolo è l’attuale direttore della Polifonica Benedetto Marcello.

Kolbe Children’s Choir del Centro Culturale P. M. Kolbe di Mestre-Venezia
È stato fondato nel 2009 da Alessandro Toffolo in seno al Centro Culturale P. M. Kolbe di Mestre-Venezia riunendo alcuni elementi del precedente Coro di Voci Bianche S. Gioacchino ai quali si sono aggiunte nuove voci.
È stato vincitore della “Prima Rassegna di Vocalità Infantile” a Venezia.
Si è esibito in alcune esecuzioni dei Carmina Burana di C. Orff (tra cui quella al Teatro Toniolo di Mestre-Venezia nel 2011, per la XXV Stagione di Musica Sinfonica e da Camera), ha cantato nella Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista a Venezia assieme al “Tokyo Children Chorus” e in altri concerti di musica sacra e profana.
Nel 2010 ha partecipato al “Festival di Primavera”, a Montecatini Terme, indetto dalla Feniarco (nell’atelier tenuto dal maestro Mario Mora) esibendosi al Teatro Verdi di Montecatini.
Nel 2011 ha partecipato al 6° Concorso Nazionale “Il Garda in Coro” a Malcesine aggiudicandosi il Terzo Premio della “Categoria Profano”, il premio come “Miglior Coro Veneto Classificato” e il premio come “Miglior Giovane Direttore”; nel 2012 ha partecipato al 3° Concorso Internazionale “Il Garda in Coro” ricevendo la “Menzione Speciale della Giuria”.
Recentemente al “7° Festival della Coralità Veneta” si è aggiudicato la “Fascia di Eccellenza”.
Attualmente è composto da una trentina di coristi di età compresa tra gli 8 e i 14 anni.

Alessandro Toffolo
Compiuti gli studi di composizione, musica corale e direzione di coro e direzione d’orchestra nei conservatori di Rovigo e Bologna, si è perfezionato in direzione di coro e direzione d’orchestra con i maestri Filippo Maria Bressan, Gary Graden, Luciano Acocella e Isaac Karabtchevsky.
Ha diretto diverse formazioni corali e orchestrali nel repertorio sacro e profano, dal barocco al Novecento.
Attualmente è direttore della Polifonica Benedetto Marcello e del Kolbe Children’s Choir del centro Culturale P. M. Kolbe di Mestre (VE) con il quale ha ottenuto numerosi premi in vari concorsi.
Ha scritto ed eseguito composizioni per coro, solisti e vari organici strumentali e opere brevi per coro, solisti e vari organici strumentali.
Come maestro del coro ha collaborato stabilmente con l’Athestis Chorus ed è attualmente uno dei direttori del Voxonus Choir: di particolare rilievo il concerto in Vaticano in onore di Sua Santità Benedetto XVI con i Münchner Philarmoniker e le collaborazioni con La Fenice di Venezia e l’Orchestra della RAI di Torino.
Numerose le esperienze anche nel campo dell’istruzione, in scuole di differente ordine e grado.
È docente di teoria e composizione al Liceo musicale “Barbarigo” di Padova e di teatro musicale alla Scuola “S. Gioacchino” di Mestre.

Alvise Vidolin
Regista del suono, musicista informatico e interprete live electronics, ha curato la realizzazione elettronica e la regia del suono di molte opere musicali collaborando con compositori quali Claudio Ambrosini, Giorgio Battistelli, Luciano Berio, Aldo Clementi, Franco Donatoni, Adriano Guarnieri, Luigi Nono, Salvatore Sciarrino, per esecuzioni in teatri e festival internazionali.
Collabora dal 1974 con il Centro di Sonologia computazionale (CSC) dell’Università di Padova partecipando alla sua fondazione, svolgendo attività didattica e di ricerca nel campo dell’informatica musicale ed è tuttora membro del direttivo.
Co-fondatore dell’Associazione di Informatica Musicale Italiana (AIMI) ne ha assunto la presidenza nel triennio 1988-1990.
Dal 1977 ha collaborato in varie occasioni con la Biennale di Venezia soprattutto in veste di responsabile del Laboratorio permanente per l’Informatica Musicale della Biennale (LIMB). Dal 1992 al 1998 ha collaborato con il Centro Tempo Reale di Firenze come responsabile della produzione musicale.
Dal 1976 al 2009 è stato titolare della cattedra di Musica elettronica del Conservatorio “B. Marcello” di Venezia.

Orchestra di Padova e del Veneto
Fondata nell’ottobre 1966, in 50 anni di attività OPV si è affermata come una delle principali orchestre italiane.
Unica Istituzione Concertistico-Orchestrale (ICO) operante in Veneto, realizza circa 120 tra concerti e recite d’opera ogni anno, con una propria stagione a Padova, concerti in regione, per le più importanti società di concerti e festival in Italia e all’estero.
Peter Maag ne è stato direttore principale dal 1983 al 2001, mentre alla direzione artistica si sono succeduti Claudio Scimone, Bruno Giuranna, Guido Turchi, Mario Brunello (direttore musicale, 2002-2003), Filippo Juvarra.
Nel settembre 2015 Marco Angius ha assunto l’incarico di direttore musicale e artistico.
Nella sua lunga vita artistica l’Orchestra annovera collaborazioni con i nomi più insigni del concertismo internazionale, tra i quali si ricordano S. Accardo, M. Argerich, V. Ashkenazy, R. Chailly, R. Goebel, P. Herreweghe, C. Hogwood, S. Isserlis, L. Kavakos, T. Koopman, A. Lonquich, R. Lupu, M. Maisky, Sir N. Marriner, V. Mullova, A.S. Mutter, M. Perahia, I. Perlman, S. Richter, M. Rostropovich, K. Zimerman.
Negli ultimi anni OPV si è distinta anche nel repertorio operistico, riscuotendo unanimi apprezzamenti in diversi allestimenti di opere di Mozart, Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi, Poulenc e Menotti.
Nella Stagione 2015/2016, su invito di Marco Angius, l’Orchestra ha ospitato per la prima volta un compositore in residenza di alto profilo internazionale come Salvatore Sciarrino, con cui si è impegnata in commissione di nuovi lavori, attività didattica e divulgativa (il ciclo Lezioni di suono), produzioni video-discografiche.
Sempre nel 2016, l’integrale delle Sinfonie di Beethoven dirette da Angius nell’ambito del “Ludwig Van Festival” è stata accolta da un eccezionale consenso di pubblico e di critica. OPV è protagonista di una vastissima attività discografica che conta più di 60 incisioni per le più importanti etichette.
È sostenuta da Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione del Veneto e Comune di Padova.

Alessandro Cadario
È dal 2016 direttore ospite principale dell’Orchestra de “I Pomeriggi Musicali”.
Direttore d’orchestra dal gesto raffinato ed espressivo, si distingue per la presenza carismatica e le sue interpretazioni meditate e convincenti.
Ha definitivamente attirato l’attenzione degli addetti ai lavori nel 2014, in occasione del suo debutto alla Società del Quartetto di Milano, e nel 2015 con la direzione di Pollicino di H. W. Henze, al Maggio Musicale Fiorentino e con un concerto nella stagione sinfonica del Teatro Petruzzelli di Bari di cui è stata particolarmente apprezzata l’interpretazione rossiniana: “Stabat Mater: con Cadario è un gran Rossini”.
Sempre nel 2015 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano in occasione del Festival delle orchestre internazionali.
Ha diretto importanti orchestre tra cui l’Orchestra Filarmonica di Monte Carlo, l’Orchestra Filarmonica della Fenice, l’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l’Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari, il Concerto Budapest e la Sofia Festival Orchestra.
Ha inoltre collaborato con solisti come Mario Brunello, Alessandro Carbonare e Vittorio Grigolo.
Nel 2016 debutta con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, con l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, al Festival MITO Settembre Musica e alla Biennale di Musica. Ha diretto inoltre la City Chamber Orchestra di Hong Kong nella Grande Messa in do minore K.427 di Mozart, in occasione del suo debutto in Cina.
Oltre al repertorio classico, Alessandro Cadario, che è anche compositore apprezzato a livello internazionale, rivolge la sua attenzione alla musica contemporanea.
Collabora alla preparazione di FuturOrchestra, Orchestra Giovanile del Sistema delle Orchestre e dei Cori Giovanili in Italia, progetto fortemente voluto dal maestro Claudio Abbado.
Nella stagione 2016-2017 sono previsti tra l’altro un ritorno alla Società del Quartetto di Milano e in stagione al Teatro Massimo di sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, per dirigere orchestra e Corpo di Balletto nello spettacolo Trittico contemporaneo con le coreografie di Jiri Kylian, Johann Inger e Matteo Levaggi.

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