Sabato 10 settembre a Jesi la prima parte del convegno “Musicologia: Critica, Filologia e Storia. Il Ricordo di Francesco Degrada” nell’ambito della XVI edizione del Pergolesi Spontini Festival

Locandina Convegno su DegradaSabato 10 settembre, a partire dalle ore 10.30, nelle sale del Teatro G. B. Pergolesi di Iesi, nell’ambito della XVI edizione del Festival Pergolesi Spontini, si terrà la prima parte del convegno “Musicologia: Critica, Filologia e Storia. Il Ricordo di Francesco Degrada” dal titolo “Oltre le usate carte. Nuovi cantieri per la storia dello spettacolo nel settecento”, coordinato da Francesco Cotticelli e Paologiovanni Maione.

La seconda parte del convegno avrà luogo presso l’Università di Milano il 27 gennaio 2017 e verterà su “L’altro ‘700 e il ’700 strumentale negli studi di Francesco Degrada; le edizioni critiche”, mentre la terza parte è prevista per il 4-5 maggio 2017 alla Fondazione Cini di Venezia sul tema “Drammaturgia e messinscena in Verdi e Puccini: Macbeth, Don Carlos, Otello, Bohème”.

Premessa
A Francesco Degrada (1940-2005), “storico della musica con la competenza di pochi” riconosciuto a livello internazionale tra i maggiori musicologi italiani della sua generazione, la Fondazione Pergolesi Spontini, l’Università degli Studi di Milano-Centro Studi Pergolesi e la Fondazione Cini di Venezia dedicano un appuntamento di studi che prende le mosse dalla giornata di studio che lo scorso anno, nel decimo anniversario della scomparsa, ha ricordato pubblicamente l’insigne studioso.
In quella occasione era emersa la volontà di dare vita ad una nuova iniziativa di più ampio respiro che ripercorresse più approfonditamente gli studi e la portata del magistero di Francesco Degrada, secondo una articolazione che, muovendo da una panoramica sui molteplici ambiti di interesse di Degrada, lasciasse spazio anche ad una ricognizione sullo stato attuale dei percorsi da lui stesso tracciati.
L’ampiezza d’interessi e il respiro culturale del grande studioso saranno quindi oggetto di approfondimento in una iniziativa articolata in tre prestigiose sedi nazionali e altrettanti appuntamenti.

Il Convegno
Gli interessi di Degrada studioso spaziavano dal Rinascimento alla contemporaneità; e se vi si potevano individuare alcuni temi conduttori, questi erano anzitutto l’opera italiana, con le sue mutevoli vicende e implicazioni internazionali dalle origini al primo Novecento; il Settecento strumentale e della civiltà musicale napoletana; il genere della cantata da camera; il dibattito estetico e la storia delle idee ma anche certe tendenze della nuova musica tra gli anni Settanta e Novanta.
Tra gli autori da lui più studiati e amati – giacché per Degrada l’interesse storico-critico non era mai disgiunto dal sincero apprezzamento estetico – si incontrano Monteverdi e Vivaldi, Domenico Scarlatti e Pergolesi, Gluck e Mozart, Boccherini, Verdi e Gian Francesco Malipiero.
Alla forte impronta idealistica e crociana, all’epoca ancora dominante, Degrada intrecciò sin dall’inizio un’attenzione scrupolosa al dato testuale.
Nei suoi scritti, tale attenzione si coglie nella correttezza del ritrovamento, dell’impiego della lettura e dell’interpretazione storica dei documenti; nell’importanza attribuita alla conoscenza e dunque alla ricostruzione filologica della tradizione testuale delle composizioni musicali; nel ruolo determinante dell’analisi stilistica e strutturale per la valutazione estetica; infine, nella necessità di interpretare il fatto musicale riconducendolo al suo più ampio contesto storico, sociale e culturale.
È alla luce dello spettro offerto da questo orientamento metodologico che, per esempio, Degrada iniziò a studiare le vicende della civiltà musicale napoletana del Settecento e di alcuni suoi protagonisti, aprendo nuove prospettive che indicarono l’esigenza di una sostanziale revisione storiografica di quelle vicende e, dunque, del loro stesso significato.
A tale riguardo si pensi in particolare agli studi su Pergolesi, di cui Degrada incominciò a occuparsi sin dalla tesi di laurea discussa nel 1964 (Giovanbattista Pergolesi: contributo ad un’interpretazione critica, relatore Guglielmo Barblan), e a quanta parte vi ricoprano la storia della recezione della figura del compositore e della sua musica, le questioni di attribuzione e i fenomeni di falsificazione che per due secoli hanno complicato non poco le ricerche su questo autore.
Per Degrada, Pergolesi resterà poi com’è noto l’interesse di una vita, fino all’ultimo convegno internazionale da lui organizzato (a Jesi, nel 2004); nell’arco di quarant’anni lo studioso raccolse una quantità impressionante di documentazione e di materiali preparatori per quella monografia che poi non ebbe il tempo di scrivere, ma della quale aveva già scelto il titolo, di per sé assai significativo: Giovanni Battista Pergolesi. Un viaggio nell’immaginario musicale.
Sarà la Fondazione Pergolesi Spontini dunque ad aprire il convegno a Jesi, la città che diede i natali a Giovanni Battista Pergolesi e a cui Francesco Degrada è rimasto sempre affettuosamente e idealmente legato. Jesi dal canto suo gli è tributaria sia della impostazione di tutte le attività di produzione lirica pergolesiana – che hanno trovato e continuano a trovare nel Festival Pergolesi Spontini la massima espressione ormai internazionalmente riconosciuta – sia dell’impostazione di tutte le attività musicologiche ed editoriali che la Fondazione conduce su Pergolesi.
La Fondazione Pergolesi Spontini, nella fattispecie le produzioni pergolesiane da essa realizzate e messe in scena a Jesi nel corso dei vari anni, ha di fatto dato corpo agli insegnamenti impartiti dal grande studioso che ha potuto assistere solo in parte al coronamento di quel suo percorso.
L’assegnazione del Premio Abbiati – il più prestigioso riconoscimento attribuito dalla critica italiana alle produzioni liriche – per la riproposizione a Jesi dell’opera omnia pergolesiana nei 300 anni dalla nascita del Compositore ha ulteriormente avvalorato la portata dell’intero progetto, immaginato disegnato e idealmente compiuto da Degrada.
L’attenzione al testo è stato un connotato essenziale dell’approccio di Degrada; la stessa attenzione, associata all’interesse per la musica viva, si ritrova infatti nella sua attività di curatore di edizioni.
Degrada ha infatti coltivato un rapporto multiforme, diretto e coinvolto con la musica viva: oltre a curare le revisioni moderne di decine di partiture strumentali, sacre e operistiche di compositori italiani del Settecento, Degrada divenne membro dei comitati delle edizioni critiche di Vivaldi, Pergolesi e Verdi, svolgendo altresì il ruolo di consulente per la Ricordi.
Nella realizzazione delle edizioni, sempre concepite in funzione della concreta destinazione esecutiva, confluivano diversi aspetti della personalità di Degrada: la formazione del musicista, lo scrupolo scientifico del filologo, l’interesse culturale per una corretta valorizzazione delle composizioni del passato (aggiornata nel corso dei decenni alla generale evoluzione dei presupposti e dei criteri editoriali nonché delle tendenze della prassi esecutiva) e, appunto, il coinvolgimento nel presente della musica viva.
Nell’appuntamento di Jesi, così come in quello a Milano, si porrà quindi l’accento sulle edizioni critiche condotte da Degrada e sul loro attuale stato dei lavori.
A gennaio 2017 seguirà quindi l’appuntamento a Milano, nella “sua” Università: Francesco Degrada seppe fare della sua cattedra un importante punto di riferimento della vita culturale e della musicologia italiana e internazionale, riuscendo ad aggregare attorno a sé una comunità di studiosi appartenenti a generazioni più giovani, dei quali sapeva apprezzare il valore e l’indipendenza in ogni circostanza, persino in caso di “conflitto” (non è un caso se i suoi corsi universitari furono sempre molto frequentati dagli studenti, sia per il fascino degli argomenti trattati sia per l’ampiezza di orizzonti e prospettive in cui essi venivano contestualizzati).
L’Università di Milano ha costituito al proprio interno, nel 2008, il Centro Studi Pergolesi, conferendo sistematicità all’amplissima documentazione sopracitata, da Degrada raccolta nel corso del suo percorso professionale e simbolicamente proseguita nel suo nome dagli studiosi che ne hanno raccolto il testimone.
Fulcro dell’appuntamento milanese: il restante ‘700 operistico e quello strumentale, e un’ampia tavola rotonda sulle edizioni critiche.
Il ciclo di appuntamenti a Degrada dedicati si concluderà a Venezia nel maggio 2017 con la giornata di studio ospitata e organizzata dalla Fondazione Cini. Prendendo spunto dagli scritti di Degrada, verranno approfonditi gli aspetti legati alla drammaturgia e alla messinscena in Verdi e Puccini, soffermandosi in particolare su Macbeth, Don Carlos, Otello e Bohème.
Degrada ha trasmesso, in una lezione di rigore e umanità prodiga di suggerimenti e indicazioni, l’imperativo di un’onestà intellettuale assoluta, la chiarezza cristallina e, al contempo, la flessibilità metodologica e l’ampiezza della apertura culturale. Per tale motivo ancor oggi i suoi scritti appaiono decisivi per la messa a fuoco e la descrizione critica di certi temi, autori e capolavori della storia musicale.
A tutti noi il compito di continuare a tenere vivo il suo magistero presso le nuove generazioni.

(citazioni liberamente tratte da: Finchè non splende in ciel notturna face, Studi in memoria di Francesco Degrada, a cura di Cesare Fertonani, Emilio Sala, Claudio Toscani)

Programma I parte

Oltre le usate carte. Nuovi cantieri per la storia dello spettacolo nel Settecento
Sabato 10 Settembre 2016
Jesi, Teatro G. B. Pergolesi, Sale Pergolesiane
Coordinatori: Francesco Cotticelli, Paologiovanni Maione

ore 10.30 – 13.30
Indirizzi di saluto:
Massimo Bacci, Presidente della Fondazione Pergolesi Spontini e Sindaco di Jesi
William Graziosi, Amministratore delegato della Fondazione Pergolesi Spontini
Vincenzo De Vivo, Direttore Artistico della Fondazione Pergolesi Spontini
Renato Di Benedetto, Università degli studi di Napoli “Federico II”, Presidente dell’Edizione Nazionale Opera Omnia Pergolesi (Fondazione PS – Ricordi) e del Comitato Scientifico Pergolesiano della Fondazione

Sessione I: presiede Renato Di Benedetto

Interventi:

Claudio Toscani
Centro Studi Pergolesi-Università degli studi di Milano; Edizione Nazionale Opera Omnia Pergolesi (Fondazione PS – Ricordi); Comitato Scientifico Pergolesiano della Fondazione PS
L’Edizione Nazionale delle Opere di Pergolesi: acquisizioni e prospettive della ricerca

Livio Aragona
Istituto Superiore Studi Musicali di Bergamo; Centro Studi Pergolesi-Università degli studi di Milano
Sull’edizione critica del San Guglielmo. Riflessioni a margine

Marilena Laterza
Università degli studi di Milano
Cinquant’anni di intermezzi napoletani: dagli esordi di Francesco Degrada alle edizioni critiche in corso

Andrea Chegai
Università degli studi di Roma “La Sapienza”
Edizioni di cosa? Filologia e storia della ricezione a confronto nell’opera del Settecento italiano

Francesco Cotticelli
Seconda Università degli studi di Napoli, Comitato Scientifico Pergolesiano della Fondazione PS
Paologiovanni Maione
Conservatorio di Musica S. Pietro a Majella, Napoli¸ Comitato Scientifico Pergolesiano della Fondazione PS
Risorse per la storia dello spettacolo a Napoli nel Settecento

Dibattito

Sessione II: presiede Franco Piperno
Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Comitato Scientifico Pergolesiano della Fondazione PS

ore 15.30 – 18.30

Interventi:

Teresa M. Gialdroni
Università di Roma “Tor Vergata”
Francesco Degrada e la cantata italiana alla luce dei nuovi strumenti di ricerca

Paolo Sullo
Università degli studi di Roma “Tor Vergata”
Nuove prospettive di ricerca sui solfeggi della scuola napoletana del Settecento: l’UUSOLF

Giulia Giovani
Hochschule der Künste di Berna
Collezionisti a Napoli tra Sette e Ottocento tra avarizia e generosità

Rosa Cafiero
Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
«…non saprei a chi dare il primato nell’arte»: ricostruzione e reinvenzione delle ‘scuole napoletane’ nell’Apoteosi della musica di Giuseppe Sigismondo

Alberto Beniscelli
Università degli studi di Genova
Per una nuova edizione dell’epistolario di Metastasio: indagini testuali e prove di commento

Dibattito e conclusioni

Coordinamento Scientifico
Comitato Pergolesiano della Fondazione Pergolesi Spontini
Fase I – Jesi: Francesco Cotticelli, Paologiovanni Maione
Fase II – Milano: Claudio Toscani, Cesare Fertonani
Fase III – Venezia: Gianmario Borio, Maria Ida Biggi, Franco Piperno

Coordinamento organizzativo
Antonella Bonanni (Fondazione Pergolesi Spontini, Jesi)
Claudio Toscani, Cesare Fertonani (Centro Studi Pergolesi, Università degli studi di Milano)
Gianmario Borio, Maria Ida Biggi (Fondazione Giorgio Cini, Venezia)

Fondazione Pergolesi Spontini
Teatro G.B. Pergolesi
Largo Francesco Degrada, 5 – 60035 Jesi AN
tel. +39 0731 202944 – 215643
organizzazione@fpsjesi.com

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