Il penultimo appuntamento della sezione pasquale della rassegna “Arti in Movimento” ha ospitato, nella chiesa di S. Angelo a Nilo, nel cuore del centro storico di Napoli, l’Accademia Barocca Willelm Hermans.
Il concerto, dal titolo “Sacre Cantiones”, era rivolto ad alcuni brani religiosi, risalenti al periodo barocco, di autori celebri e meno famosi.
In apertura abbiamo ascoltato Stabat Mater per soprano e basso continuo di Giovanni Felice Sances (ca. 1600 – 1679), tenore e compositore molto noto ai suoi tempi, nato a Roma e morto a Vienna, dove soggiornò per più di quarant’anni, ricoprendo una serie di incarichi prestigiosi alla corte degli Asburgo.
Il successivo Panis Angelicus per soprano, traversiere e basso continuo metteva in evidenza un altro autore oggi scarsamente conosciuto, il francese Joseph Bodin de Boismortier (1689-1755), compositore molto prolifico, che diede un notevole apporto alla letteratura flautistica della sua epoca.
E’ anche ricordato come uno dei primi esempi di autore “indipendente”, in quanto ebbe l’autorizzazione a stampare i suoi lavori e visse dei proventi ottenuti dalla vendita degli spartiti.
In un programma del genere, non poteva mancare Johann Sebastian Bach (1685-1750), presente con l’adattamento nella tonalità di sol maggiore per flauto traversiere e clavicembalo della Triosonata per organo in mi bemolle maggiore BWV 525, concepita presumibilmente fra il 1727 ed il 1731, e con l’aria Seele, deine Spezereien, per soprano, traversiere e basso continuo, dall’Oratorio di Pasqua BWV 249, che esordì a Lipsia nel 1725.
Chiusura con Jubilate Deo, per soprano, traversiere e basso continuo di André Campra (1660-1744), musicista transalpino la cui famiglia era originaria del Piemonte, che divenne famoso come autore di drammi in musica e opéra-ballet (fra i quali ricordiamo “L’Europe galante”) e lasciò anche una cospicua produzione di pezzi sacri, ai quali si dedicò esclusivamente a partire dal 1720.
Per quanto riguarda gli esecutori, il soprano Lucia Casagrande Raffi si è dimostrata un’ottima interprete, così come di grande spessore sono risultati gli altri componenti dell’Accademia Barocca Willelm Hermans, Fabio Ceccarelli (traversiere), Alessandra Montani (violoncello) e Fabio Ciofini (clavicembalo e maestro di concerto), che costituiscono un ensemble dedicato (cosa più unica che rara) non ad un musicista o ad un’istituzione, ma ad un costruttore di organi olandese del Seicento, trapiantato in Italia.
In conclusione un concerto di alto livello, che ha ancora una volta sottolineato l’enorme vastità e il grande valore del repertorio legato al barocco europeo.
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