Martedì 2 febbraio Bianca Maria Antolini ospite al Conservatorio di Avellino del primo appuntamento con la rassegna “Parole di musica”

70x100_Parole_MusicaMartedì 2 febbraio, alle ore 15.00 al Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino sarà presentato al pubblico il volume di Bianca Maria Antolini Italia 1911. Musica e società alla fine della Belle Époque, pubblicato nel 2014 da Guerini e Associati nell’ambito del progetto “Musica nel ‘900 italiano” della Società Italiana di Musicologia.
A discutere del libro con l’autrice sarà la professoressa Marina Marino.

La presentazione apre la rassegna Parole di musica – novità editoriali nel mondo musicale e musicologico, organizzata dal Corso accademico di II livello in “Discipline storico critiche e analitiche della musica” e coordinata dal prof. Antonio Caroccia.
«La manifestazione, proposta già l’anno scorso, quest’anno cresce registrando una grande adesione di illustri autori che ci faranno compagnia mentre sfogliamo insieme le loro pagine. Nei diversi appuntamenti che da febbraio a maggio permetteranno di viaggiare in una piccola parte dell’immenso mondo della letteratura musicale saremo sapientemente accompagnati dai docenti del nostro istituto».
Questo l’invito del direttore Carmine Santaniello che vede arricchirsi di un altro gioiello la già grande e consolidata offerta artistica del Cimarosa.

L’ingresso è libero.

Per info:
Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino
Eleonora Davide
Relazioni interne e rapporti con la stampa
Tel. 333-717.94.79 –
relazioni.interne@conservatoriocimarosa.org

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La scelta della data 1911 per questo «scavo sincronico» nella musica italiana ha diverse motivazioni: in primo luogo, il 1911 ha un significato particolare per l’Italia poiché segna il cinquantenario dell’unificazione, e intorno a questa celebrazione si sono distesi alcuni eventi rilevanti anche per la storia musicale; in secondo luogo, il 1911 è stato assunto come perno per lo studio degli anni immediatamente precedenti la prima guerra mondiale, anni che per moltissimi aspetti si possono considerare come la fine del «lungo Ottocento», la conclusione della Belle Époque.
Nei quindici saggi qui contenuti, l’arco cronologico è stato variamente declinato: se per l’attività concertistica la documentazione riguarda in modo approfondito il solo 1911, gli altri saggi hanno trattato un più ampio segmento temporale, in genere prendendo in esame il decennio 1906-1915.
Accanto ai saggi dedicati alle strutture e istituzioni musicali, alla creazione musicale nei diversi generi, al dibattito giornalistico e musicologico, alcuni contributi affrontano un genere musicale nel proprio contesto (la canzone napoletana, la musica sacra), altri infine propongono casi specifici: l’esposizione a Roma e Torino per il «giubileo della patria» nel 1911; un salotto romano fra fine Ottocento e primo Novecento; un progetto cinematografico del 1911; due esempi di ricerca teorica fra 1911 e 1914.
Un vasto sguardo d’insieme che testimonia come la molteplicità delle occasioni musicali, la varietà delle scelte compositive e la ricchezza del dibattito sulla musica caratterizzino quest’era piena di contraddizioni e, forse per ciò stesso, feconda.

Bianca Maria Antolini
Bianca Maria AntoliniBianca Maria Antolini è diplomata nel 1974 in pianoforte al Conservatorio di Perugia, e si è laureata in Lettere nel 1977-78 presso l’Università di Roma “La Sapienza”.
Docente di Storia della musica al Conservatorio di Perugia, nel 1997-98 e nel 2002-04 ha insegnato Storia e storiografia musicale al Corso superiore di Musicologia del Conservatorio di Milano.
Dal 1996 al 1998 ha insegnato Drammaturgia musicale presso l’Università della Calabria; dal 2000-2001 è inoltre docente a contratto di Storia e critica del testo musicale all’Università di Roma 2 (Tor Vergata).
Ha partecipato nel 1999-2001 al progetto di ricerca della European Science Foundation (ESF): Musical life in Europe 1600-1900. Circulation, Institutions, Representation come membro del gruppo di studio su The circulation of music: from élite to mass production.
Ha fatto parte del consiglio direttivo della Società italiana di musicologia dal 1989 al 1994, prima come responsabile del settore Cataloghi, poi (dal 1993) del settore Progetti di ricerca, curando le collane Ancilla musicae e Cataloghi di fondi musicali italiani.
Dirige il progetto di ricerca sull’editoria musicale italiana promosso dalla SIdM e finanziato dal C.N.R.
Dal 1992 è direttore del periodico annuale «Le fonti musicali in Italia. Studi e ricerche» (dal 1996: «Fonti musicali italiane»).
Dal 2001 al 2006 è stata presidente della SIdM.
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