L’Associazione Musica Libera chiude la stagione 2014-2015 al Centro Culturale Domus Ars con un duo di elevato livello

Duo Maggio-TintoL’ultimo appuntamento con la stagione 2014-2015 dell’Associazione Musica Libera, affidata alla direzione artistica del maestro Lucio De Feo, ha ospitato il violinista Francesco Maggio e la pianista Marisa Tinto.
Nella suggestiva chiesa di San Francesco delle Monache, attualmente sede del Centro Culturale Domus Ars, i due artisti hanno proposto la Sonata in re maggiore n. 1, op. 12 di Ludwig van Beethoven (1770-1827) e la Sonata n. 1 in fa maggiore op. 8 di Edvard Grieg (1843-1907).
Entrambe opere giovanili, la prima apparteneva ad un trittico pubblicato a Vienna dalla casa editrice Artaria nel 1798, con dedica a Salieri.
Affine alla “sonata concertante” di stampo mozartiano, nella quale i due strumenti avevano una pari dignità, il brano, che al giorno d’oggi appare piacevole ed esuberante, venne inizialmente stroncato dalla critica.
Infatti, l’Allgemeine Musikalische Zeitung, autorevolissimo giornale tedesco, ebbe a definirlo “…ammasso senza metodo di cose sapienti: niente di naturale, niente canto, un bosco in cui si è fermati ad ogni passo da cespugli nemici, e da cui si esce esausti, senza piacere…”.
Questo solo per ricordare come la categoria dei critici, in tutte le epoche, e anche ad alto livello, abbia avuto rappresentanti di grande “lungimiranza”.
Con Grieg si passava, invece, ad una composizione romantica di influenza schumanniana, dove non si respiravano ancora le caratteristiche atmosfere nordiche dei pezzi più noti dell’autore norvegese.
Lo spunto iniziale per questa sonata, molto complessa ed articolata, composta nell’estate del 1865, va ritrovato nell’amicizia stretta con il connazionale Ole Bull, virtuoso violinista che spronò Grieg a scrivere qualcosa per lui.
Come si può comprendere da questa breve dissertazione, il compito di Francesco Maggio e Marisa Tinto risultava quanto mai arduo, difficile e faticoso, ma i due interpreti hanno saputo superare brillantemente i numerosi ostacoli insiti, in particolare, nel pezzo di Grieg, dando vita ad un’esecuzione di elevato livello, contraddistinta da un ottimo affiatamento.
Si è chiusa così la stagione dell’Associazione Musica Libera (anche se ci sarà una coda, a fine aprile, per recuperare un concerto invernale rimandato per il maltempo), che è riuscita a proporre una serie di concerti, caratterizzati da programmi abbastanza inusuali, affidandoli a musicisti che, pur bravi, non sempre riescono a emergere pienamente nel convulso panorama artistico.

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