La stagione concertistica della Fondazione Franco Maria Napolitano, che si svolge al Circolo Canottieri Napoli, ha recentemente ospitato, nell’ambito di un appuntamento fuori programma, il duo formato da Giovanni Lanzini (clarinetto) e Rosanna Bagnis (arpa).
Il concerto, dal titolo “Palpiti Romantici”, è iniziato con la trascrizione per clarinetto e pianoforte di due lieder di Franz Schubert (1797-1828), “Lob der Träner” (“Elogio delle lacrime”) D. 711, datata 1817 e la celeberrima Ave Maria D. 839, risalente al 1825.
Successivamente abbiamo ascoltato Due danze medievali di Michael Amorosi (1947-2000), arpista e compositore statunitense, noto per aver ideato le colonne sonore di alcune soap opera quali “Capitol” e “Beautiful”.
Un’incursione nel repertorio mozartiano con “Voi che sapete” (da “Le nozze di Figaro”) e “Ah, perdona” (da “La clemenza di Tito”) precedeva Tema e Variazioni, tratti dalla Grande sonata in si bemolle del francese Nicolas-Charles Bochsa (1789-1856), che ha lasciato una vasta produzione, ancora oggi fondamentale per chi studia l’arpa.
Figura eclettica di arpista, compositore, docente, direttore d’orchestra ed editore, Bochsa era abile anche nel falsificare le firme, un’attività che gli costò, nel 1817, una condanna a ben dodici anni di lavori forzati, unita al pagamento di un’ammenda di 4.000 franchi (ma intanto il musicista era già fuggito a Londra).
I problemi continuarono in Inghilterra, in quanto non solo sposò una britannica, pur avendo già una moglie francese, ma subì anche un tracollo finanziario.
La sua avventura europea terminò a Napoli, dove per due anni ricoprì l’incarico di direttore del Regio Teatro di San Carlo.
Dalla città partenopea salpò alla volta dell’America, in compagnia della sua ultima conquista, la cantante ed ex-allieva Ann Bishop, sposata e madre di tre figli.
Infine, come ultimo approdo, scelse l’Australia e morì a Sidney, colpito da una grave malattia.
Ci siamo brevemente soffermati su Bochsa poiché è il tipico esempio di autore cosiddetto “minore”, termine con il quale i musicologi classificano quei musicisti che nessuno ha voluto o saputo approfondire.
Ritornando al concerto, il programma è andato avanti con altre due glorie transalpine, Marie Félicie Clémence de Reiset (1828-1907), nota anche come Marie de Grandval, in quanto sposata con il Visconte di Grandval, ed Eugène Bozza (1905-1991).
La prima, della quale è stato proposto il Valse Mélancolique, è considerata fra le compositrici di maggior spicco della seconda parte dell’Ottocento ed ebbe come illustre docente Saint-Saëns, che le dedicò il suo Oratorio di Natale.
Provenendo da una famiglia nobile, fu però spesso costretta a pubblicare i suoi brani utilizzando vari pseudonimi quali Caroline Blangy, Clémence Valgrand, Maria Felicita de Reiset and Maria Reiset de Tesier.
Quanto a Bozza, fu un autore molto prolifico, che incentrò la sua produzione cameristica su brani per strumenti a fiato e Berceuse et Serenade, eseguita dal duo, era tratta da un pezzo creato originariamente per flauto e chitarra.
Gli ultimi due brani mettevano in evidenza il contemporaneo Armando Ghidoni (1959), che riesce a fondere tradizioni apparentemente molto distanti, come si è potuto apprezzare nell’Interlude, terzo movimento della Jazzy Celtic Suite per flauto e pianoforte, e l’inglese Paul Reade (1943–1997) la cui Suite “The Victorian Kitchen Garden” rappresentava la colonna sonora dell’omonima serie televisiva, messa in onda dal secondo canale della BBC nel 1987.
Uno sguardo ora agli interpreti, il clarinettista Giovanni Lanzini e l’arpista Rosanna Bagnis (autrice delle trascrizioni dei pezzi concepiti per organici differenti da quello del duo) che, oltre ad essere degli ottimi solisti, confrontandosi con composizioni, piacevoli e briose per chi ascolta, ma caratterizzate da notevole complessità esecutiva, hanno evidenziato un perfetto affiatamento, dando vita ad uno splendido concerto.
Ad impreziosire la serata, tutta una serie di interessanti notizie, relative agli autori ed ai brani proposti, fornite al pubblico in modo discorsivo dai due simpatici musicisti, indice del piacere di approfondire il contesto legato a ciò che si suona, che in questo settore risulta più raro di quanto si possa immaginare.
Relativamente al pubblico, apparso talora impegnato in altre faccende (come rispondere al cellulare o discutere amabilmente con il vicino di sedia), ha comunque mostrato di gradire moltissimo l’esibizione del duo, applaudendo calorosamente e chiedendo un bis.
Ne ha ottenuti due, il primo consistente nella trascrizione per flauto e arpa di un Bolero del compositore e chitarrista spagnolo José Ferrer (1835-1916), mentre il secondo, su pressante richiesta degli spettatori, era nuovamente rivolto all’Ave Maria di Schubert, coronamento di un recital contraddistinto da un elevato spessore storico-musicale.
-
Articoli recenti
- Sabato 6 novembre Asolo Musica inizia la seconda parte con il concerto del Quartetto di Venezia e del flautista Massimo Mercelli
- Sabato 6 novembre parte a Salerno la XIII edizione del Festival Internazionale PianoSolo nell’ambito di Salerno Classica
- Domenica 7 novembre la XXIV stagione musicale della Fondazione Pietà de’ Turchini si apre con “La Petite Écurie”
- Sabato 6 novembre la rassegna di Dissonanzen “Bagliori” propone il duo Ceccarelli-Trovalusci
- Domenica 7 novembre al Teatro dell’Antoniano di Bologna riprende Baby Bofe’ con “Pierino e il lupo” di Prokofiev
Commenti recenti
Fabrizio De Rossi Re su Venerdì 29 ottobre ad Ascoli P… Fabrizio De Rossi Re su “Vox in Bestia – G… Santuario – Ja… su Sincretico, interessante propo… Fabrizio De Rossi Re su Mercoledì 26 maggio a Radio Va… Fabrizio De Rossi Re su Su RAI Radio 3 Suite dal 10 al… Archivi
- novembre 2021
- ottobre 2021
- settembre 2021
- agosto 2021
- luglio 2021
- giugno 2021
- Maggio 2021
- aprile 2021
- marzo 2021
- febbraio 2021
- gennaio 2021
- dicembre 2020
- novembre 2020
- ottobre 2020
- settembre 2020
- agosto 2020
- luglio 2020
- giugno 2020
- Maggio 2020
- aprile 2020
- marzo 2020
- febbraio 2020
- gennaio 2020
- dicembre 2019
- novembre 2019
- ottobre 2019
- settembre 2019
- agosto 2019
- luglio 2019
- giugno 2019
- Maggio 2019
- aprile 2019
- marzo 2019
- febbraio 2019
- gennaio 2019
- dicembre 2018
- novembre 2018
- ottobre 2018
- settembre 2018
- agosto 2018
- luglio 2018
- giugno 2018
- Maggio 2018
- aprile 2018
- marzo 2018
- febbraio 2018
- gennaio 2018
- dicembre 2017
- novembre 2017
- ottobre 2017
- settembre 2017
- agosto 2017
- luglio 2017
- giugno 2017
- Maggio 2017
- aprile 2017
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- settembre 2016
- agosto 2016
- luglio 2016
- giugno 2016
- Maggio 2016
- aprile 2016
- marzo 2016
- febbraio 2016
- gennaio 2016
- dicembre 2015
- novembre 2015
- ottobre 2015
- settembre 2015
- agosto 2015
- luglio 2015
- giugno 2015
- Maggio 2015
- aprile 2015
- marzo 2015
- febbraio 2015
- gennaio 2015
- dicembre 2014
- novembre 2014
- ottobre 2014
- settembre 2014
- agosto 2014
- luglio 2014
- giugno 2014
- Maggio 2014
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- gennaio 2014
- dicembre 2013
- novembre 2013
- ottobre 2013
- settembre 2013
- agosto 2013
- luglio 2013
- giugno 2013
- Maggio 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- gennaio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- ottobre 2012
- settembre 2012
- agosto 2012
- luglio 2012
- giugno 2012
- Maggio 2012
- aprile 2012
- marzo 2012
- febbraio 2012
- gennaio 2012
- dicembre 2011
- novembre 2011
- ottobre 2011
- settembre 2011
- agosto 2011
- luglio 2011
- giugno 2011
- Maggio 2011
- aprile 2011
- marzo 2011
- febbraio 2011
Categorie
Meta