Venerdì 11 aprile, alle ore 19.00, nella Chiesa di Santa Caterina da Siena (via Santa Caterina, 38 – Napoli) nell’ambito della stagione del Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini, concerto dell’Ensemble RossoPorpora, diretto da Walter Testolin dal titolo “Italia Mia”, Storia e geografia del madrigale italiano.
Quella che caratterizzò l’Italia tra Cinque e Seicento fu una vera e propria fioritura, una rigogliosa messe di brani musicali in lingua volgare, a quattro, cinque ma anche a tre o a sei voci.
Storie e drammi d’amore, descrizioni della natura, vicende pastorali e mitologiche; il presente narrato in maniera simbolica, attraverso i più eleganti versi e le più raffinate musiche che si potessero ascoltare, la fonte fresca e aulentissima da cui sarebbe derivata la musica italiana come ora la conosciamo: il madrigale.
La diffusione del madrigale in Italia fu talmente capillare per almeno un secolo a partire dagli anni Trenta del Cinquecento, che l’ipotesi di farne un elenco o quantomeno una semplice contabilità è impresa quasi impossibile.
Questa sublime forma artistica, che per i suoi legami con la lingua e la sensibilità melodica del nostro Paese deve essere intesa come la vera forma caratteristica e rappresentativa della musica italiana, fu la colonna sonora delle case, dei palazzi e delle corti degli italiani durante il tardo Rinascimento.
Lungo tutta la penisola quasi non era città, anche piccola, che non potesse vantare tra le proprie mura almeno un compositore di madrigali.
Nel corso di un secolo, questo squisito genere crebbe e maturò rimanendo in qualche modo sempre fedele a sé stesso.
Lo stile aulico dei primi decenni andò evolvendosi, dapprima in un lirismo melodico sempre più coinvolgente, poi dando sostanza sonora alle più intime e talvolta estreme esigenze espressive dell’uomo.
Eppure, per quanto a primo acchito inconciliabili, l’austera ed elegante liricità delle composizioni di Verdelot e le dolorose e drammatiche grida del principe di Venosa sono manifestazioni diverse di quella stessa inesauribile sorgente che fu il madrigale, la più alta, profonda, espressiva e nel contempo semplicemente bella manifestazione d’arte musicale che l’Italia abbia prodotto.
In programma musiche di Philippe Verdelot, Giaches De Wert, Giovanni Pierluigi da Palestrina, Philippe de Monte, Heinrich Schütz, Luca Marenzio, Sigismondo D’India, Jean De Maque, Ascanio Maione, Luzzasco Luzzaschi, Carlo Gesualdo, Claudio Monteverdi.
Il concerto sarà preceduto alle ore 16.00 da una conferenza a cura di Stefano Causa e Roberta Bellucci sull’altare maggiore di Santa Caterina da Siena, recentemente restituito alla mano di Andrea Malinconico.
Costo del biglietto
Intero: 10 Euro
Ridotto (over 60, under 30, Artecard e Feltrinelli Card): 7 Euro
prevendite abituali o mezz’ora prima del concerto al botteghino
Per biglietteria e info
www.turchini.it
081402395
Ufficio stampa
Federica Castaldo
direzione@turchini.it
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Venerdì 11 aprile, ore 19.00 – Chiesa di Santa Caterina da Siena (via Santa Caterina, 38 – Napoli)
RossoPorpora Ensemble
Walter Testolin, direttore
Italia mia. Storia e geografia del madrigale italiano
Francesca Boncompagni, Maria Chiara Gallo: soprani
Laura Fabris: alto
Massimo Altieri, Giacomo Schiavo: tenori
Guglielmo Buonsanti: basso
Dario Carpanese: cembalo
Programma
Philippe Verdelot (1480 ca. – 1530 ca.): Italia mia, benché ‘l parlar sia indarno – Venezia 1540
Giaches De Wert (Gand 1535 – Mantova 1596): Sorgi e rischiara, dal Settimo libro dei madrigali a 5 voci, 1581)
Giovanni Pierluigi da Palestrina (Palestrina 1525-26 – Roma 1594)
Dammi vermiglia rosa (Priego alla Beata Vergine, Roma 1594)
S’amarissimo fele (Priego alla Beata Vergine)
Philippe de Monte (Malines 1521 – Praga 1603): In qual parte del ciel intavolatura di V. Galilei
Heinrich Schütz (Kostritz 1585 – Dresda 1672): Feritevi, ferite, viperette mordaci, dal Primo libro dei madrigali, Venezia 1611
Luca Marenzio (Coccaglio 1553 – Roma 1599)
Cruda Amarilli, da Il settimo libro dei madrigali a 5 voci, Venezia 1595
Senza il mio sole in tenebre e martiri, da Madrigali a 4, 5 e 6 voci, Venezia 1588
Sigismondo D’India (Palermo 1582 – Modena 1629): Dispietata pietade, dal Terzo libro dei madrigali a 5 voci, Venezia 1615
Jean De Maque (Valenciennes 1548 ca. – 1614): Amor io sento
Ascanio Maione (Napoli 1565 – 1627): Ricercare sul I tono trasportato (da Costanzo Festa)
Luzzasco Luzzaschi (Ferrara 1545 – 1607): Lungi da te cor mio, dal Quinto libro de’ madrigali a 5 voci, Ferrara 1595
Carlo Gesualdo (Venosa 1566 – Gesualdo 1613)
Asciugate i begli occhi, da Madrigali a 5 voci, libro quinto, Gesualdo 1611
Dolce spirto d’amore, da Madrigali a 5 voci, libro terzo, Ferrara 1595
Claudio Monteverdi (Cremona 1567 – Venezia 1643)
Zefiro torna e’l bel tempo rimena, da Il sesto libro dei madrigali, Venezia 1614
E così, poco a poco, da Il quinto libro de madrigali, Venezia 1605
Troppo ben può, da Il quinto libro de madrigali
RossoPorpora Ensemble
E’ un gruppo formato da giovani musicisti raccolti intorno all’idea di dar vita a un organismo musicale strutturato come una cappella musicale rinascimentale. Inizialmente formato da un coro, un insieme strumentale e un gruppo di basso continuo, dal 2011 all’interno del gruppo è nato un sestetto che affronta il repertorio madrigalistico.
Al necessario studio della prassi esecutiva l’ensemble ha da subito affiancato una particolare attenzione alla restituzione dei significati profondi dei testi cantati, facendo di ciò la propria peculiare cifra stilistica.
Dal 2012 ha iniziato un progetto sulla storia del madrigale in Italia che culminerà quest’anno con l’esecuzione di musiche tratte dal settimo e dall’Ottavo libro di madrigali di Claudio Monteverdi.
Nel 2013 l’ensemble madrigalistico è stato selezionato fra 80 giovani gruppi per partecipare al REMA Showcase che si è svolto a Marsiglia ed è stato invitato a partecipare a importanti festival europei.
È prevista per il 2014 l’uscita del primo lavoro discografico del gruppo, il ciclo di cantate Membra Jesu nostri di Dietrich Buxtehude che verrà pubblicato nella collana Antiqua della rivista Classic Voice.
Dal 2011 il gruppo si avvale della direzione del maestro Walter Testolin, cantante e direttore, riconosciuto come uno dei principali esecutori italiani di musica rinascimentale e barocca.
Ha cantato e diretto nei principali festival di Musica Antica ed ha all’attivo oltre cento registrazioni discografiche tra le quali spiccano l’integrale dei madrigali di Monteverdi e di Gesualdo.
Studioso dell’opera di Josquin Desprez, della quale è considerato uno dei più attenti e significativi conoscitori ed esecutori in assoluto, il suo nome è indissolubilmente legato a De labyrintho, ensemble vocale da lui fondato che sotto la sua direzione si è segnalato come uno dei gruppi vocali di riferimento nel repertorio rinascimentale.
Tiene corsi, conferenze e Masterclass presso prestigiose istituzioni italiane ed estere. È autore di uno studio, reso pubblico durante il Symposium Josquin & the Sublime organizzato dall’Università di Utrecht (NL) e la cui versione definitiva è stata pubblicata dalla Rivista Italiana di Musicologia, che propone Josquin Desprez come soggetto del “Ritratto di Musico” di Leonardo da Vinci conservato nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano. Dal 2011 dirige RossoPorpora ensemble, giovane gruppo vocale e strumentale con il quale sta sviluppando un profondo percorso di studio del repertorio madrigalistico italiano oltre che delle principali forme della musica barocca sacra e profana.
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