Lunedì 31 marzo, ore 20.30, al Teatro Manzoni, la rassegna Grandi Interpreti prosegue con il concerto tenuto dalla violinista Isabelle Faust e dal violoncellista Mario Brunello, due straordinari soliti che collaborano insieme per la prima volta in una sala da concerto, su invito del Bologna Festival.
Amici da lunghi anni, condividono l’interesse per le prassi esecutive antiche sperimentato in Bach e la varietà del repertorio che si spinge sino alle ultime avanguardie.
Interessante la scelta del programma presentato a Bologna, che a Bach accosta il Ravel più sperimentale e astratto della Sonata per violino e violoncello, composta intorno agli anni Venti.
Brunello e la Faust affrontano insieme il Bach delle Invenzioni a due voci, in una trascrizione per violino e violoncello, dopo che in apertura ne hanno proposto rispettivamente la Suite per violoncello n.5 in do minore e la Sonata per violino n.3 in do maggiore.
Prossimi Appuntamenti
Talenti
Giovedì 10 aprile: Alexander Gadjiev (pianoforte)
Grandi Interpreti
Mercoledì 16 aprile: Capella Savaria
Sei Concerti Brandenburghesi di Bach
Informazioni
Bologna Festival
via Lame 58 – Bologna
051 6493397
www.bolognafestival.it
Biglietti a partire da a € 30
Biglietti Giovani (riduzione valida sino ai 30 anni compresi) a partire da € 8
per gli under 30 è inoltre prevista la riduzione 50% sui biglietti di platea settore A e B
Vendita Online
www.bolognafestival.it, www.vivaticket.it, www.classictic.it
Biglietteria
Bologna Welcome
Piazza Maggiore 1/E
(dal martedì al sabato ore 13 – 19)
tel. 051 231454.
Ufficio Stampa Bologna Festival
Paola Soffià
tel: 051 6493397
cell: 328 7076143
stampa@bolognafestival.it
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Lunedì 31 marzo, ore 20.30 – Teatro Manzoni
Isabelle Faust, violino
Mario Brunello, violoncello
Johann Sebastian Bach: Suite per violoncello n.5 in do minore BWV 1011
Johann Sebastian Bach: Invenzioni a due voci BWV 772 – 778
(trascrizione per violino e violoncello)
Johann Sebastian Bach: Sonata per violino n.3 in do maggiore BWV 1005
Johann Sebastian Bach: Invenzioni a due voci BWV 779-786
(trascrizione per violino e violoncello)
Maurice Ravel: Sonata per violino e violoncello in do maggiore
Isabelle Faust
Violinista di fama internazionale, ha vinto il Concorso Leopold Mozart a quindici anni e più tardi, nel 1993, il Concorso Paganini.
Senza mai tralasciare l’attività cameristica, Isabelle Faust si è dedicata alla carriera solistica, costruendo un repertorio che spazia dalla musica barocca a quella contemporanea, da Bach a Ligeti.
Nel 2012 ha ottenuto il Premio Abbiati quale miglior solista per le sue esecuzioni dei Concerti di Beethoven, Mozart e Berg con l’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado.
Daniel Harding, Mariss Jansons, Vladimir Ashkenazy e Frans Brüggen sono alcuni dei direttori con cui collabora abitualmente; suona con le maggiori orchestre, tra cui Berliner Philharmoniker, Mahler Chamber Orchestra, Gewandhausorchester Leipzig, Münchner Philharmoniker, Orchestre de Paris, London Philharmonic.
Ugualmente significative le collaborazioni in ambito cameristico con artisti come Alexander Melnikov, Lars Vogt, Christian Tetzlaff, Mario Brunello, Steven Isserlis.
Nella sua discografia si distinguono l’integrale delle Sonate e Partite per violino solo di Bach, l’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven, le Sonate per violino e pianoforte di Bartók, la Sonata op.134 di Šostakovič e pagine cameristiche di Schubert, Schumann, Brahms, Fauré.
Con Abbado e l’Orchestra Mozart ha inciso il Concerto per violino op.61 di Beethoven e il Concerto di Berg “Alla memoria di un angelo”.
Isabelle Faust suona lo Stradivari “Bella addormentata” del 1704, concesso in prestito dalla L-Bank di Baden-Württemberg.
Mario Brunello
Violoncellista tra i più rinomati a livello internazionale, Mario Brunello ha iniziato gli studi musicali con Adriano Vendramelli e si è perfezionato con Antonio Janigro.
Nel 1986 ha vinto il Concorso Čajkovskij, dando così inizio ad una intensa e brillante attività concertistica.
Ha suonato con le più grandi orchestre del mondo e con direttori come Claudio Abbado, Carlo Maria Giulini, Wolfgang Sawallisch, Valery Gergiev, Riccardo Muti, Seiji Ozawa, Myung-Whun Chung, Riccardo Chailly, Yuri Temirkanov, Tom Koopman, Vladimir Jurowski, Daniele Gatti, Manfred Honeck.
Svolge la sua attività cameristica con solisti come Gidon Kremer, Isabelle Faust, Yuri Bashmet, Frank Peter Zimmermann, Martha Argerich, Maurizio Pollini, con il Quartetto Alban Berg e il Quartetto Borodin.
Nel 1994 ha fondato l’Orchestra d’Archi Italiana con la quale ha approfondito un vasto repertorio, studiando anche programmi che unissero la musica alla letteratura, la pittura, la filosofia o altre forme d’arte.
Profondo conoscitore delle possibilità tecniche ed espressive del suo strumento, interessato ad ogni genere musicale, Brunello è anche un fine sperimentatore che si propone di trasmettere al pubblico un’idea diversa e multiforme del far musica.
Ha collaborato con musicisti jazz (Vinicio Capossela, Uri Caine, Paolo Fresu), con attori (Maddalena Crippa, Marco Paolini, Moni Ovadia), con scrittori (Alessandro Baricco, Stefano Benni Margherita Hack) e ama creare i suoi spettacoli nello spazio “Antiruggine”, un’ex-officina ristrutturata, luogo ideale per la sperimentazione.
Mario Brunello suona un violoncello Maggini del XVII secolo.
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