L’ultimo appuntamento della rassegna “Sette secoli di musica sacra per organo a Napoli – Vespri d’organo”, organizzata dall’Associazione Trabaci e affidata alla direzione artistica di Mauro Castaldo, ha avuto come protagonisti il Coro Polifonico “Beata Virgo Maria”, diretto da Elena Scala e accompagnato all’organo da Cinzia Martone, ed il soprano Vittoria Gava.
Il concerto, tenutosi nella chiesa dell’Immacolata al Vomero, davanti ad un pubblico molto numeroso, è iniziato con un trittico di brani “a cappella” di argomento mariano, formato da O Sanctissima, appartenente alla tradizione siciliana, Omni die dic Mariae del polacco Gorczycki e Regina Caeli del tedesco Aichinger.
Con la Pastorale in do maggiore per organo, del toscano Zipoli, che finì i suoi giorni come missionario gesuita nella città argentina di Córdoba, si è entrati nel vivo della serata.
A seguire, infatti, abbiamo ascoltato una serie di brani natalizi, costituita da Adeste fideles, In notte placida di F. Couperin, Astro del ciel di Grüber, e dal canto tradizionale francese Oggi a Betlemme un bimbo è nato.
Un nuovo intervento organistico, consistente nel preludio corale bachiano Nun komm der Heiden Heiland BWV 599, pezzo di apertura dell’Orgelbüchlein (Piccolo libro d’organo), ha preceduto un terzetto di brani dedicati al Natale, formato da Quanno nascette ninno di S. Alfonso Maria de Liguori, Cantano gli angeli e Puer natus di Esterházy.
Il programma è continuato con altri due brani di musica mariana (O Maria Immacolata di Beethoven e l’Ave Maria, scritta negli anni ’70 dal russo Vavilov e attribuita a Caccini), chiudendosi con Gloria cantiamo insieme agli angeli di fra’ Gennaro Becchimanzi (predecessore di Elena Scala alla guida del Coro Polifonico “Beata Virgo Maria”) e I cieli immensi narrano di Benedetto Marcello.
Uno sguardo ora agli interpreti, a cominciare dal Coro Polifonico “Beata Virgo Maria”, ottimamente diretto da Elena Scala, che ha confermato di essere un’interessante realtà cittadina, caratterizzata da compattezza e affiatamento notevoli.
Dal canto suo, molto buona è risultata pure la prova di Cinzia Martone, sia come solista, sia nella veste di accompagnatrice del coro (con il quale ha ormai raggiunto una elevata sintonia), e una nota di merito va anche al soprano Vittoria Gava, autrice di apprezzati interventi solistici.
Nel complesso un degno finale, nell’ambito di una rassegna che, nonostante sia giunta alla settima edizione, sconta ancora un notevole e talora inspiegabile ostracismo da parte degli appassionati nei riguardi di uno strumento come l’organo.
Ma la costanza e l’ottimismo del maestro Mauro Castaldo, presidente, direttore artistico e vera e propria anima dell’Associazione Organistica “Giovanni Maria Trabaci”, hanno fatto sì che una manifestazione, unica nel suo genere a Napoli, in quanto distribuita lungo l’intero arco dell’anno, si sia distinta anche nel 2013 per le sue proposte di alto livello.
Non va dimenticata, infine, la grande disponibilità di padre Leonardo Mollica, attuale parroco della chiesa dell’Immacolata, che nel lontano 1984 si fece promotore dell’acquisto dello splendido organo Mascioni, strumento co-protagonista di tante bellissime serate musicali.
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