Sabato 8 giugno, alle ore 21.00, al Teatro Sancarluccio (via S. Pasquale a Chiaia, 49 – Napoli), Area Arte Associazione propone, come ultimo appuntamento prima della chiusura definitiva del teatro, nell’ambito di Convivio Armonico 2013, una replica straordinaria di “Un The alla Napoletana: pomeriggio in casa Hamilton”, con la partecipazione di Rosa Montano (mezzosoprano e voce recitante), Giusto D’Auria (baritono e voce recitante) e dell’Ensemble “Le Musiche da Camera” con strumenti d’epoca, formato da Egidio Mastrominico (violino barocco), Gianluca Pirro (violino barocco), Leonardo Massa (violoncello) e Debora Capitanio (cembalo).
Il fortunato concerto-spettacolo incrocia due piani narrativi, quello di Charles Burney nel suo “Viaggio musicale in Italia” e quello di Enzo Striano nel suo romanzo “Il resto di niente”, attraverso la drammaturgia creata da Egidio Mastrominico, riporta il pubblico indietro nel tempo, in uno scorcio cruciale del secondo Settecento napoletano.
La cronaca del musicologo Burney, che racconta la Napoli ancora grande capitale europea della musica e dell’arte, e la drammatica vicenda di Eleonora Pimentel Fonseca, filtrata attraverso la prosa suggestiva di Striano, sono chiamate in causa per costruire un filo lungo il quale si alternano immagini e suoni del tempo.
Il dialogo fra le due voci recitanti, messe in gioco in un contrasto significativo, si snoda sullo sfondo di documenti visivi e riferimenti artistici, e viene ad intrecciarsi ad un co-testo musicale che disegna una trama di arie buffe e di brani strumentali, la maggior parte dei quali furono ascoltati dal Burney nel suo soggiorno napoletano, concepiti per i più diversi organici, brani in gran parte inediti o di rarissima esecuzione, secondo una cifra che caratterizza da tempo il percorso di ricerca dell’Ensemble Le Musiche da Camera.
Nell’essenziale messinscena, il palcoscenico stilizzato dove trionfa la musica dell’epoca si trasforma attraverso impercettibili passaggi nel patibolo della repubblica del ’99; le due dimensioni sono assurdamente compresenti, due volti di Napoli che si parlano senza comprendersi come una creatura mitologica bicefala.
Se è difficile il giudizio sulla storia, ancor più lo è sul presente…
Ancora un altro omaggio coraggioso e doveroso alla cultura napoletana del settecento e questa volta al Sancarluccio e al suo pubblico di coraggiosi.
Costo del biglietto
Euro 15,00 (Intero )
Euro 10,00 (Riduzione under 30/over 65, Residenti di Chiaia e Cral)
Per ulteriori informazioni
Area Arte
Associazione Culturale Mediterranea
Centro di ricerca sul ‘700 Napoletano
Via S.Pasquale a Chiaia, 49
Napoli
Tel.: 081-405000 – 081-426161
Cell.: 3472430342
e-mail: areaarte@lemusichedacamera.it;ensemble@lemusichedacamera.it
sito web: www.lemusichedacamera.it
Teatro Sancarluccio
Via San Pasquale a Chiaia, 49
80121 Napoli
Tel: 081405000
Fax: 081426161
e-mail: sancarluccio@teatrosancarluccio.com
Sito web: www.teatrosancarluccio.com
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Sabato 8 giugno, ore 21.00 – Teatro Sancarluccio (v. S. Pasquale a Chiaia, 49)
Un the alla Napoletana: pomeriggio in casa Hamilton
Drammaturgia a cura di Egidio Mastrominico da “Il viaggio in Italia” di Charles Burney e “Il resto di niente” di Enzo Striano
Animazione e video a cura di Massimo Alì Mohammad
Luci: Aurelio Spataro
In programma musiche di Barbella, Paisiello, Piccinni, Porsile, Cotumacci, Nasci, De Majo
Rosa Montano, mezzosoprano e voce recitante
Giusto D’Auria, baritono e voce recitante
Ensemble “Le Musiche da Camera” con strumenti d’epoca
Egidio Mastrominico, violino barocco
Gianluca Pirro, violino barocco
Debora Capitanio, cembalo
Rassegna Stampa
A Napoli niente di nuovo
Il Teatro Sancarluccio ha riproposto, nell’ambito della rassegna Convivio Armonico di Area Arte, “Un the alla napoletana – Pomeriggio in casa Hamilton”, concerto-spettacolo che qualche anno fa aveva riscosso un grande successo di critica e pubblico………
Ciò che continua a colpire, rivedendo lo spettacolo, sono le numerose affinità con quanto avviene ai giorni nostri, dalla cattiva educazione del pubblico che assiste agli eventi musicali, ad una classe dirigente di scarsa sensibilità, oscillante fra l’inettitudine e la perenne ricerca del proprio tornaconto, passando per un popolo che ama il quieto vivere ed è allergico a qualsiasi tipo di cambiamento, per cui stronca sul nascere le velleità di un manipolo di volonterosi pieni di entusiasmo (ieri appartenenti alla nobiltà illuminata, oggi riuniti in comitati al servizio della società civile), che si illudono di poter cambiare il mondo.
Riguardo agli interpreti, il mezzosoprano Rosa Montano e il basso Giusto D’Auria hanno ricoperto il duplice ruolo di attori e cantanti, calandosi molto bene nei panni di un’intensa Eleonora e di un distaccato Burney, ed eseguendo diversi pezzi operistici.
Ad accompagnarli, nell’excursus musicale, l’ottimo Ensemble “Le Musiche da Camera.
Uno spettacolo ormai ben rodato, dotato di un ritmo intenso ed incalzante, alla cui base vi è un lavoro di certosina pazienza, frutto di lunghe e assidue ricerche di immagini e musiche da parte di Egidio Mastrominico.
Per tali motivi andrebbe non solo inserito stabilmente nel cartellone del Sancarluccio, ma proposto in altri ambiti, anche al di fuori della città, quale oggettiva denuncia del fatto che i mali irrisolti di Napoli hanno origini antiche e, dal Settecento a oggi, quasi nulla è mutato se non in peggio.
CriticaClassica – Marco del Vaglio 2013
Rivelatosi come uno dei più interessanti allestimenti della stagione musicale dello scorso anno, il concerto/spettacolo per chi ancora non lo conoscesse, ha come ambientazione la seconda metà del Settecento, alternando la lettura di brani tratti dai capitoli dedicati a Napoli del “Viaggio musicale in Italia” (1771) del musicologo Charles Burney, a passi de “Il resto di niente” (1956), romanzo di Enzo Striano che si svolge fra il 1762 ed il 1799, rivolto alle tragiche vicende di Eleonora Pimentel Fonseca. Su questa struttura di base si inseriscono, di tanto in tanto, alcune composizioni, derivanti da pezzi cameristici o d’opera, appartenenti ad autori che in quel periodo erano attivi a Napoli, come Barbella, Piccinni. Porsile, Paisiello, Cotumacci, De Majo e Nasci.
Ci si muove, quindi, lungo due direttive, una legata ad una sorta di testimonianza diretta, l’altra frutto di una ricostruzione che, per quanto “a posteriori”, risulta fedele ed avvincente.
La differenza principale sta comunque soprattutto nelle diverse prospettive di partenza, in quanto Burney descrive principalmente, dall’esterno, la vita salottiera dell’epoca, mentre Striano ci offre un affresco ad ampio raggio, visto dall’interno con gli occhi di Eleonora, che coinvolge nobili e popolo.
In una parola è come se si confrontassero le esperienze di un turista con quelle di chi, invece, deve vivere e lavorare in città….
In conclusione uno spettacolo di elevatissimo spessore, che meriterebbe di essere portato anche al di fuori di Napoli, per cui il nostro augurio finale è che l’Associazione Area Arte, curatrice dell’allestimento, riesca a proporlo anche in altri circuiti italiani.
Guide Supereva – Marco del Vaglio 2009
CON “UN THE ALLA NAPOLETANA” RISPLENDE LA MUSICA DEL ’700
Al Sancarluccio è stato riproposto “Un the alla napoletana”, lo spettacolo già realizzato con meritato successo lo scorso anno, dedicato a Napoli ed alla sua musica alla fine del Settecento piuttosto che alla musica di quell’età d’oro, musica evocata dalle letture tratte dal celebre diario del viaggio in Italia del Burney……
Ancora una volta il contrappunto al gran capolavoro del genere è stata un’antologia amara ma efficace dal drammatico, acre “Il resto di niente” di Striano: dell’un testo è stato squisito lettore, a tratti saccente, stizzito, molto british proprio, a tratti invece entusiasta il baritono Giusto d’Auria, delle pagine ormai celebri dell’altro testo Rosa Montano, cantante che sempre rivela di arricchire la sua arte espressiva, completando la sua verve istrionica con il fascino dell’ attrice. Entrambi bravissimi nelle caratterizzazioni in sé e contrastanti…
Bella come sempre la calzante serie di proiezioni continue, e perciò assai fascinose che Massimo Alì Mohammad ha tratto da quadri di Hackert, soprattutto.
Il lavoro valido, come già sembrò l’altro anno, risulta sempre assai meritevole di lode e di buona fortuna: magari accoglienza tra gli spettacoli estivi nel “Miglio d’oro”, magari a Ravello, a Sorrento o Caserta.
Speriamo che il potere della cultura se ne accorga.
IL ROMA – Massimo Lo Iacono 2009
L’ensemble ha proposto con un successo, che ha reso merito all’impegno esecutivo e musicologico del gruppo strumentale e vocale al sancarluccio una singolare drammatizzazione….
Ottima idea confrontare lo sguardo sulla vita musicale di Napoli del Burney, critico ed amoroso nello stesso tempo, con quello sofferto che Striano ha attribuito alla sua sfortunatissima protagonista.
IL ROMA – Massimo Lo Iacono 2008
UN SETTECENTO NAPOLETANO DI TREMENDA ATTUALITÀ
Uno sguardo conclusivo ai protagonisti, tutti molto bravi, a partire dal mezzosoprano Rosa Montano, intensa voce narrante di Eleonora e interprete di alcune arie buffe, talora in duo con il baritono Giusto D’Auria che, a sua volta, ha cantato alcuni brani operistici, prestando anche la sua voce a Burney.
La parte strumentale era affidata all’Ensemble “Le Musiche da Camera”, che ha saputo ricreare in modo assai convincente le atmosfere settecentesche, ed infine va ricordato Massimo Alì Mohammad, curatore dell’animazione video.
Guide Supereva – Marco Del Vaglio 2008
Ensemble “Le Musiche da Camera” – 1992-2012 Venti anni per la Musica Antica a Napoli
E’ una delle formazioni più longeve per la Musica Antica a Napoli, ha festeggiato nel 2012 i vent’anni di attività, e sin dalla fondazione ha indirizzato la propria attività alla riscoperta di brani inediti o poco conosciuti di compositori napoletani dei secoli XVII e XVIII, con esecuzioni basate sul recupero della prassi esecutiva barocca.
La formazione base varia secondo le esigenze del repertorio.
I componenti dell’ensemble si sono formati alla scuola di specialisti nella prassi esecutiva barocca e classica, e collaborano altresì con importanti istituzioni ed ensemble barocchi.
Le fonti su cui si basa il lavoro esecutivo dell’ensemble sono, nella maggior parte dei casi, manoscritti e copie a stampa originali
I programmi proposti sono indicativi delle ricerche compiute dall’ensemble per offrire all’ascolto non un mero florilegio di musiche, ma percorsi musicali costruiti con una struttura tematica in modo da unire coerentemente ricerca musicologica e godibilità d’ascolto.
“Le Musiche da Camera” ha presentato in prima esecuzione moderna numerose opere di compositori del Settecento napoletano presso festival e rassegne di rilevanza nazionale (Roma, Torino, Ravello, Todi, Pescara, Brindisi, Bari, Alessano, Andria, Gerace, Ripatransone, Matera, Aversa, “Caserta, Napoli, Padula, Sorrento, Viterbo ecc) invitato da enti ed associazioni quali: UNESCO, Regione Campania, Comune, Provincia ed EPT di Napoli, Sovrintendenza BB.AA. di Caserta, Sovrintendenza BB.AA di Napoli, Sovrintendenza BB.AA. di Salerno e Avellino, Scuola HOLDEN – HoldenArt, Museo Cappella di San Severo, Greenpeace ecc, riscuotendo lusinghieri consensi di pubblico e di critica
Dal 2001 assieme all’associazione “Area Arte”, ha dato vita alla rassegna “Convivio Armonico”, giunta alla XI edizione, ed in quest’ambito nello stesso anno è stato avviato il progetto “L’Intermezzo Ritrovato”, che ha visto gli allestimenti, in prima esecuzione moderna, degli intermezzi “Eurilla e Beltramme” di D. Sarro, “Morano e Rosicca” di F. Feo ed “Erighetta e Don Chilone” di L.Vinci, nel 2007 de “La Dirindina” di D.Scarlatti, replicata anche nell’ambito del Teatro Festival Italia 2007 e per lo “Scarlatti Festival” organizzato dal Comitato Napoletano per le Celebrazioni Scarlattiane, e nel 2010 de “La Serva Padrona” per l’anno Pergolesiano.
L’ensemble svolge attività divulgativa per le scuole, e particolare importanza ha rivestito la serie di Lezioni-Concerto “Musica e musicisti al Palazzo Reale nel Settecento”, realizzate con la collaborazione della Sovrintendenza B.B.A.A. di Napoli e con l’ Assessorato alla Cultura della Regione Campania presso il Palazzo Reale di Napoli.
“Le Musiche da Camera” ha registrato per l’etichetta Tactus gli Hamilton-Trios di Emanuele Barbella, ben accolto dalla stampa specializzata (“Most enthusiastically recommended.” Fanfare Magazine, “..lettura equilibrata e notevole la perizia tecnica messa in gioco” 4 stelle sul mensile “Musica”), e per l’etichetta Bongiovanni gli intermezzi “Eurilla e Beltramme” di Domenico Sarro, che ha raccolto ottimi riscontri stampa (…realizzazione del continuo fantasiosa ed ariosa…”Musica”, Questa riproposta moderna – una vera novità – ha trovato una realizzazione molto elegante nel Teatro di Corte di Caserta….”Suono”).
A breve ci saranno in uscita altre produzioni discografiche sempre legate al repertorio napoletano.