Domenica 7 aprile, ore 20.30, Teatro Manzoni, la rassegna Grandi Interpreti del Bologna Festival ospita una delle più qualificate orchestre giovanili del panorama concertistico internazionale, la European Union Youth Orchestra.
Sul podio Vladimir Ashkenazy, che ne è il direttore musicale da tredici anni.
Spicca la presenza di Isabelle Faust con il Concerto per violino op.15 di Britten, omaggio al compositore inglese nel centenario della nascita.
Pagina raramente eseguita, rivela il talento compositivo del giovane Britten nella fluidità e nella naturalezza melodica, aspetti che ugualmente contraddistinguono l’elegante violinismo di Isabelle Faust.
Il programma del concerto, che in apertura prevede le Valses nobles et sentimentales di Ravel, celebra un altro importante centenario: la prima rappresentazione del Sacre du printemps di Stravinskij, avvenuta a Parigi nel 1913 con i Ballets Russes di Diaghilev e le coreografie di Nijinskij, tra i clamori e le rimostranze di un pubblico e di una critica che non ne “digerì” gli aspetti assolutamente innovativi.
Balletto in due parti e quattro quadri della Russia pagana, le Sacre celebra, secondo una ritualità barbarica e istintiva, il sacrificio propiziatorio allo sbocciare della primavera.
L’aspro politonalismo e l’inusuale complessità ritmica fanno di questa partitura un’opera fondamentale per la storia della musica.
Il Concerto in re minore op.15 viene composto da Britten nel 1939, durante il suo esilio volontario negli Stati Uniti.
Articolato in tre movimenti lascia emergere chiari riferimenti allo stile compositivo beethoveniano e, secondo una consuetudine classicista, prevede una cadenza finale per lo strumento solista, momento di grande impegno virtuosistico per l’esecutore.
Appartengono a pieno titolo al moderno pensiero musicale gli otto valzer nobili e sentimentali di Ravel: scritti nel 1911 per il pianoforte vennero orchestrati dallo stesso Ravel l’anno successivo.
Sono un’ironica rivisitazione del mondo perduto del valzer viennese, che trasporta l’ascoltatore tra ritmi vorticosi e languori stralunati.
Biglietti da €20 a €65
Biglietti Giovani (riduzione valida sino ai 30 anni compresi) € 8
per gli under 30 è inoltre prevista la riduzione del 50% sui biglietti di platea settore A e B
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Domenica 7 aprile, ore 20.30 – Teatro Manzoni
European Union Youth Orchestra
Vladimir Ashkenazy (direttore)
Isabelle Faust (violino)
Maurice Ravel: Valses nobles et sentimentales
Benjamin Britten: Concerto in re minore per violino op.15
Igor Stravinskij: Le sacre du printemps
Vladimir Ashkenazy
La straordinaria carriera di Vladimir Ashkenazy inizia negli anni Cinquanta quando ottiene il secondo premio al Concorso Chopin di Varsavia e il primo premio al Reine Elisabeth di Bruxelles.
Riconosciuto come uno dei maggiori pianisti del nostro tempo, ha tenuto concerti in tutto il mondo e da circa trent’anni si dedica anche alla direzione d’orchestra, assumendo l’incarico di direttore musicale o direttore principale in vari complessi sinfonici, dalla Cleveland Orchestra alla Czech Philharmonic.
Direttore musicale della NHK Symphony Orchestra di Tokyo dal 2004 al 2007, con il complesso giapponese ha realizzato tournées in Europa e Stati Uniti.
Dal 2000 è direttore musicale della European Union Youth Orchestra e da anni collabora assiduamente con la Philharmonia Orchestra di Londra, creando progetti speciali come “Prokof’ev e Šostakovič nell’epoca di Stalin” o “Ripensando Rachmaninov”.
Nella doppia veste di pianista e direttore ha eseguito i Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart e Beethoven. Moltissime le incisioni discografiche realizzate con Decca nel corso degli anni, come direttore e come pianista, da Bach a Bartók.
Isabelle Faust
Violinista di notorietà internazionale, Isabelle Faust si dedica con pari passione all’attività cameristica e a quella solistica, proponendo un repertorio che spazia dalla musica barocca alla contemporanea, da Bach a Ligeti.
Nel 2012 ha ottenuto il Premio Abbiati quale miglior solista per le sue esecuzioni dei Concerti di Beethoven, Mozart e Berg con l’Orchestra Mozart diretta da Claudio Abbado. Daniel Harding, Mariss Jansons, Vladimir Ashkenazy e Frans Brüggen sono alcuni dei direttori con cui collabora abitualmente; suona con le maggiori orchestre, tra cui Berliner Philharmoniker, Gewandhausorchester Leipzig, Münchner Philharmoniker, Mahler Chamber Orchestra, Orchestre de Paris, London Philharmonic. Ugualmente significative le collaborazioni in ambito cameristico con artisti come Alexander Melnikov, Lars Vogt, Christian Tetzlaff, Tabea Zimmermann, Steven Isserlis.
Nella sua discografia si distinguono l’integrale delle Sonate e Partite per violino solo di Bach, l’integrale delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven, le Sonate per violino e pianoforte di Bartók, la Sonata op.134 di Šostakovič e pagine cameristiche di Schubert, Schumann, Brahms, Fauré.
Con Abbado e l’Orchestra Mozart ha inciso il Concerto per violino op.61 di Beethoven e il Concerto di Berg “Alla memoria di un angelo”.
European Union Youth Orchestra
La EUYO riunisce i migliori giovani musicisti d’Europa e si avvale della collaborazione dei maggiori direttori d’orchestra oggi attivi nel panorama internazionale.
La EUYO è stata fondata nel 1978 da Lionel e Joy Bryer, con l’intento di creare un complesso che realizzasse anche in ambito culturale quell’idea di Europa Unita basata sui principi della collaborazione e della pacifica convivenza.
L’ex primo ministro britannico Edward Heath e Claudio Abbado – direttore musicale co-fondatore e primo presidente – hanno fortemente contribuito a creare un’istituzione di respiro internazionale.
Nel 1994 Bernard Haitink è stato nominato direttore musicale, incarico attualmente affidato a Vladimir Ashkenazy. Sul podio della EUYO negli anni si sono avvicendati direttori come Leonard Bernstein, Carlo Maria Giulini, Herbert von Karajan, Georg Solti, Colin Davis, John Eliot Gardiner, James Conlon; tra i solisti che si sono esibiti con la giovane orchestra si distinguono Mstislav Rostropovich, Yehudi Menuhin, Martha Argerich, Murray Perahia, Daniel Barenboim, Emanuel Ax, Radu Lupu, Anne-Sophie Mutter, Barbara Hendricks, Jessye Norman, Natalia Gutman, Ravi Shankar.
Oltre a svolgere regolari tournée in Europa, la EUYO si è esibita molte volte anche in Cina, Giappone, India, America e Russia.
Nel suo repertorio trovano spazio i capolavori di Beethoven, Mahler, Strauss, Stravinskij e Šostakovič, come pure la musica di autori contemporanei: György Ligeti, ad esempio, ne è stato compositore “in residenza”.
L’orchestra è composta da 140 musicisti di età compresa tra i 14 e i 24 anni, provenienti da tutti i paesi membri dell’Unione Europea; ogni anno vengono selezionati tra più di 4000 candidati, mediante audizioni che si svolgono in varie sedi europee.
Fanno parte dell’organico selezionato per questa tournée di primavera tra Italia, Spagna, Polonia e Svizzera, 23 giovani musicisti italiani.
Tra i riconoscimenti ottenuti dalla EUYO si distinguono l’Olympia Prize of the Alexander Onassis Public Benefit Foundation, il Prix d’Initiative Européenne, l’European Media Prize e borse di studio per giovani artisti assegnate dall’organizzazione giapponese Praemium Imperiale.
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