Prosegue il ThalbergFest organizzato dal Centro Studi Internazionale Sigismund Thalberg per celebrare il bicentenario della nascita del pianista austriaco.
Venerdì 14, ore 15.30 e sabato 15 dicembre ore 9.30, al Conservatorio di San Pietro a Majella, uno degli appuntamenti più attesi: un convegno internazionale organizzato dal Centro Studi Internazionale Sigismund Thalberg, la Seconda Università degli studi di Napoli-Dipartimento di Lettere e Beni Culturali e il Conservatorio di San Pietro a Majella.
Titolo: Sigismund Thalberg. Il pianista che diffondeva la felicità .
«E’ fra i prediletti dal destino, nel pieno della ricchezza e dello splendore. Come ha iniziato la sua strada, come l’ha proseguita, così la concluderà, ovunque accompagnato dalla fortuna e ovunque diffondendo felicità».
Così nel 1841 Robert Schumann ritraeva Sigismund Thalberg, in quel tempo considerato insieme a Liszt il più grande pianista vivente.
Nato a Ginevra nel 1812, formatosi fra Vienna e Londra, Thalberg si era imposto all’attenzione europea dai primi anni trenta, sia come autore di entusiasmanti fantasie su temi operistici, sia per uno stile esecutivo che abbinava il perfetto controllo del corpo alla padronanza della tecnica, l’eleganza del gesto alla chiarezza della dizione.
Dopo la morte però, avvenuta a Napoli nel 1871, il ricordo del pianista-compositore ginevrino cominciò a sbiadire, molti documenti andarono perduti, e la sua figura assunse tratti mitici e persino misteriosi, su cui non si è indagato a sufficienza.
E’ sembrato più che naturale che il ThalbergFest – organizzato dal Centro Studi “Sigismund Thalberg” presieduto da Francesco Nicolosi – per celebrare il bicentenario della nascita del pianista austriaco, si chiudesse con un convegno di studi, con l’obiettivo di avviare una nuova e più approfondita indagine sui numerosi aspetti rimasti nell’ombra di questo protagonista leggendario del pianismo ottocentesco.
Le due giornate di studi si focalizzano sull’analisi del corpus compositivo e sull’incidenza del grande pianista-compositore nello scenario musicale del proprio tempo.
In primo piano anche il rapporto con Napoli, città nella quale Thalberg si stabilì nell’ultima parte della sua vita, dando un impulso determinante allo sviluppo delle scuole pianistiche locali.
Partecipano all’incontro di studi fra gli altri: Dario Candela, Rossana Dalmonte, Carla Di Lena, Pier Paolo De Martino, Nicolas Dufetel, Vitale Fano, Piero Rattalino, Antonio Rostagno, Stefano Valanzuolo.
Il programma del convegno è arricchito dal concerto che avrà luogo venerdì 14 dicembre, alle ore 19.30, nella Sala Scarlatti del Conservatorio; concerto tutto dedicato a Thalberg del quale si ascolteranno il Trio op.69, il Capriccio su motivi della “Sonnambula” di Bellini, due brani da L’art du chant appliqué au piano, op. 70.
Al pianoforte Francesco Nicolosi, affiancato nel Trio da Mario Dell’Angelo al violino e Marianna Sinagra al violoncello.
Ufficio Stampa
Raffaella Tramontano
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