Il Natale del Coro Polifonico Mysterium Vocis

Il periodo natalizio è sicuramente quello corrispondente ad una maggior offerta di musica classica, per cui si corre il rischio di dover ascoltare sempre gli stessi pezzi, vocali o strumentali, fin quasi alla paranoia.
Fortunatamente c’è ancora chi riesce ad uscire dagli schemi, proponendo un repertorio poco frequentato, ma non per questo meno interessante.
E’ il caso, ad esempio, del Coro Polifonico Mysterium Vocis, diretto da Rosario Totaro, che ha tenuto un concerto nella Basilica di S. Gennaro ad Antignano al Vomero, dividendosi fra autori francesi ed italiani.
I primi brani erano tratti dall’Oratorio di Natale, op.12, opera giovanile di Camille Saint-Saëns, scritta a seguito di una commissione ricevuta quando era da poco stato nominato organista titolare della chiesa della Madeleine a Parigi, e dedicata alla Viscontessa di Grandval, sua allieva e pregevole compositrice.
Di Marc-Antoine Charpentier, noto in particolare per l’incipit del Te Deum, preso a prestito per la sigla dell’Eurovisione, sono invece stati eseguiti pezzi appartenenti alla Messe de Minuit pour Noël e al mottetto In Nativitatem Domini Canticum, entrambi composti quando l’autore era maestro di cappella presso i Gesuiti della chiesa parigina di Saint Louis.
L’ampia pagina italiana, preceduta dalla lettura della poesia “Un pastore” di Rita Scherma, si è aperta con Quem vidistis pastores e O magnum misterium di Gaetano Panariello, fra i migliori compositori della sua generazione, seguiti da Gloria e Sicut erat, dal Dixit Dominus di Pietrantonio Gallo, autore poco noto del Settecento che, da diversi anni, il Coro Mysterium vocis sta cercando di far emergere dall’oblio.
Dopo un secondo intervallo poetico, con ‘O presepio di Ferdinando Russo, è stata la volta di ‘E nascette di Giacomo Vitale, seguito da Gloria cantaron gli Angeli del cielo e Onde là verso l’umile Betlemme, tratti dalla produzione di Giovanni Francesco Anerio, autore vissuto a cavallo fra il Cinquecento ed il Seicento.
Altra chicca della serata, alcuni brani della Lauda per la Natività del Signore, contributo di Ottorino Respighi alla letteratura musicale sacra del Novecento, mentre la chiusura era affidata a due pezzi appartenenti alla Messa Pastorale di Pietrantonio Gallo.
Confrontatosi con questo vasto ed impegnativo programma, il Coro Mysterium Vocis ha confermato di essere una delle compagini più prestigiose di Napoli, che ha ottenuto vasti consensi anche al di fuori dei confini cittadini.
Merito di un organico ben affiatato, diretto con passione e grande esperienza dal maestro Rosario Totaro, dove sono presenti anche ottimi solisti, quali Leslie Visco, Tiziana Fabbricatti, Sabrina Santoro, Valentina Varriale, Angela Luglio, Rosario Cantone, Antonio Braccolino e Andrea Tarantino, alcuni dei quali già affermati in campo nazionale ed internazionale.
Ricordiamo, infine, l’apporto di Salvatore Biancardi all’organo, che ha svolto, con la solita bravura, il delicato compito di accompagnatore del coro e, una nota di merito va anche a don Luigi Palumbo, rettore della Basilica di San Gennaro ad Antignano, che ha ospitato con grande entusiasmo l’evento.

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