Giovedì 12 maggio ritorna al suo splendore l’organo Rotelli-Varesi appartenente alla Casa della Missione di S. Vincenzo de’ Paoli

Giovedì 12 maggio, alle ore 19.00, presso la Casa della Missione di S. Vincenzo de’ Paoli (zona Vergini-Napoli), in occasione del restauro dell’organo Rotelli-Varesi, portato a termine dal dr. Gian Marco Vitagliano, monsignor Vincenzo De Gregorio terrà un concerto inaugurale insieme al soprano Yumi Kyo, preceduto dalla benedizione dello strumento.
In programma musiche di Bach, Saint-Saëns, Puccini, Mendelssohn, Gounod, Bizet

Ingresso libero
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Programma

J. S. Bach: Preludio e Fuga in re maggiore BWV 532

C. Saint-Saëns: Ave Maria (soprano e organo)

G. Puccini: Salve Regina (soprano e organo)

F. Mendelssohn: Sonata V

C. Gounod: Repentir (soprano e organo)

L. Vierne: Finale dalla Sinfonia n. 1 per Grande Organo

G. Bizet: Agnus Dei (soprano e organo)

Vincenzo De Gregorio

Nato a Capri, allievo di Emilia Gubitosi, ha compiuto gli studi organistici con A. Santini ed E. Marchetti e quelli di Composizione con A. Di Martino e V. Tosatti.
Insegnante nel Conservatorio di Napoli ha diretto il Conservatorio di Avellino per 11 anni e dal 2000 al 2008 il San Pietro a Majella di Napoli.
Ha suonato in festival e rassegne in molti paesi europei ed ha collaborato come organista con l’Orchestra Scarlatti della Rai e con quella del teatro di San Carlo con i direttori: Franco Caracciolo, Peter Maag, Pierlugi Urbini, Piero Bellugi, Massimo Pradella.
Dopo essere stato per lungo tempo organista della Basilica di S. Chiara, è ora organista e maestro di Cappella del Duomo di Napoli nonché Abate Prelato della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro.
Ha fondato e dirige il Coro di Canto Gregoriano della Basilica di S.Maria Maggiore della Pietrasanta in Napoli.
E’ il consulente musicale dell’Ufficio Liturgico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana.

Storia dello strumento

Il primo organo di cui si ha notizia, sembra essere stato collocato nel 1760 ad opera di Mauro Gallo su donazione della duchessa di S. Elia: “Alla duchessa di S. Elia duc. 80 e per essa a Mauro Gallo…per un organo alla med. venduto e già consegnato, e già situato nella Nuova Chiesa dei PP. della Missione vicino la Parrocchia de’ Vergini di Nap.: per lui serve detto organo di registri 5 di ripieno colla voce umana, flauto, tremola, ed uccelliera con pedali, tutti apparte oltre delli sud. 5 registri di ripieno, tutto compito, finito, e dorato di mistura e dipinto…”.
Tale strumento andò presumibilmente distrutto durante i bombardamenti del secondo conflitto mondiale.
Negli anni ’50, infatti, la ditta “Rotelli-Varesi” di Cremona, ampiamente presente a Napoli con numerosi lavori, viene incaricata di costruire un nuovo strumento riutilizzando quanto recuperabile del precedente (cornice e qualche canna).
Il nuovo organo, costruito secondo i canoni della riforma, viene collocato sul portale d’ingresso, con trasmissione elettro-pneumatica e consolle posta in uno dei coretti sinistri (guardando l’altare).
Lo strumento assolve il suo ruolo per alcuni anni finchè i danni del sisma del 1980 e la mancanza di manutenzione lo rendono inutilizzabile.
Nel 1981 interviene la ditta “Michele Continiello” di Monteverde Irpino (AV) che effettua radicali modifiche, come la fornitura di una nuova consolle con sua collocazione in navata, lo spostamento dell’organo espressivo (originariamente collocato sotto il grand’organo, quasi a livello del pavimento della cantoria) nel coretto precedentemente occupato dalla consolle.
La “vita” dello strumento riadeguato dura tuttavia solo 7 anni:
Nel 1988, infatti, si rende necessario un nuovo intervento che viene affidato alla ditta “Fabbrica Artigiana Ruffatti” di Albignasego (PD), la quale interviene sulle trasmissioni, fornendo una nuova centralina elettronica di tipo monocavo, e sull’intero strumento con interventi alla parte fonica, una risistemazione della facciata, la sostituzione della manticeria, dei motori, del somiere del Cornetto all’espressivo e di alcune canne.
Anche tale intervento non ha lunga durata:
Nel 1999 la stessa ditta effettua una manutenzione, ma si manifestano vari problemi di funzionamento.
L’intervento recente è consistito innanzitutto nella sostituzione del sistema elettronico di controllo dello strumento, ritenuto principale responsabile dei malfunzionamenti, e in una radicale pulizia dello strumento:
I corpi sonori sono stati lavati e censiti, le canne lignee infestate dal tarlo hanno subito opportuna disinfestazione, i somieri sono stati ripuliti e sono state ricostruite 8 canne mancanti.
Anche la consolle è stata aperta e ripulita, con rifeltratura delle tastiere e risistemazione dell’impianto elettrico.
Si è quindi provveduto a rimontare lo strumento con reintonazione e accordatura generale, constatandone la buona resa fonica.
E’ auspicabile una maggior durata dell’intervento, grazie ad una costante manutenzione che inizia col suo regolare utilizzo sia per le funzioni liturgiche che per qualche iniziativa concertistica che lo valorizzi, e continua con regolari interventi dell’organaro.

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