Martedì 3 maggio Daniel Harding e la Swedish Radio Symphony Orchestra eseguono Mahler al Bologna Festival

Martedì 3 maggio, ore 20.30, al Teatro Duse, la rassegna Grandi Interpreti di Bologna Festival prosegue con uno degli appuntamenti più attesi della stagione: Daniel Harding dirige la Swedish Radio Symphony Orchestra nella Nona Sinfonia di Mahler.
È proprio il direttore inglese – da anni ormai protagonista del panorama concertistico internazionale con decine di orchestre dirette in tutto il mondo, prestigiosi incarichi, incisioni discografiche di successo, apprezzate inaugurazioni scaligere – ad aprire la serie dei tre concerti che Bologna Festival dedica a Gustav Mahler, omaggio al monumentale sinfonismo del compositore boemo nella ricorrenza del primo centenario della morte.

La Sinfonia n.9 in re maggiore – composta tra il 1908 e il 1910 – venne eseguita per la prima volta, postuma, nel 1912 a Vienna, sotto la direzione di Bruno Walter.
Lavoro di gigantesche dimensioni, ha una struttura del tutto singolare: due movimenti lenti che, posti in apertura e in chiusura, incastonano i due movimenti veloci centrali In tempo di un comodo Ländler. Alquanto goffo e molto rude e il Rondo-Burleske.
L’Andante iniziale, secondo molti, è la cosa più grandiosa che Mahler abbia scritto, espressione di quell’amore estremo per la Natura che ritorna frequentemente nella produzione sinfonica mahleriana.
Grandiose esplosioni passionali, divagazioni oniriche, angosciose deformazioni di ritmi di danza, inflessioni triviali, pulsazioni ritmiche forsennate, violenze rumoristiche, aspre dissonanze, cataclismi sinfonici, enigmatiche sovrapposizioni contrappuntistiche si susseguono nell’intera sinfonia riversandosi in un Finale che contiene vette di eterea contemplazione.
Nell’Adagio conclusivo Mahler ci restituisce un momento di quiete catartica, alza lo sguardo oltre la morte con un senso di pacificata accettazione: sono pagine dall’incedere solenne che alternano zone melodicamente cantabili con sezioni di attonito e glaciale raccoglimento.

Informazioni

Biglietteria tel.: 051 231454
vendita biglietti online: http://www.bolognafestival.it

Bologna Festival
via delle Lame, 58
tel.: 051 6493397
fax: 051 5280098
sito web: www.bolognafestival.it

Ufficio Stampa Bologna Festival
Paola Soffià
Tel.: 051 6493397
cell.: 328 7076143
e-mail: stampa@bolognafestival.it

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Programma

Martedì 3 maggio, ore 20.30 – Teatro Duse

Swedish Radio Symphony Orchestra
Daniel Harding direttore

Gustav Mahler: Sinfonia n. 9 in re maggiore

Daniel Harding

Sin dal suo debutto, avvenuto nel 1994 con la City of Birmingham Symphony Orchestra e valso il premio “Best Debut” della Royal Philharmonic Society, Daniel Harding si è distinto come uno dei più interessanti direttori della nuova generazione.
Nato ad Oxford, è stato allievo di Simon Rattle e poi assistente di Claudio Abbado. Nel 1996, giovanissimo, ha diretto i Berliner Philharmoniker.
Nel 2004 è stato nominato direttore principale della Mahler Chamber Orchestra, dopo esser stato direttore principale della Trondheim Symphony Orchestra, direttore ospite principale della Norrköping Symphony Orchestra e direttore musicale della Deutsche Kammerphilharmonie Bremen.
Nel 2007 è divenuto direttore ospite principale della London Symphony e direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica della Radio Svedese.
Harding collabora con le maggiori orchestre internazionali, tra cui Staatskappelle Dresden, Gewandhausorchester Leipzig, Berliner Philharmoniker, Wiener Philharmoniker, Münchner Philharmoniker, Radio-Sinfonie-Orckester Frankfurt, Orchestre des Champs-Elysées, London Philharmonic, Orchestra of the Age of Enlightenment.
In Italia è stato invitato a dirigere la Filarmonica della Scala e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Negli Stati Uniti e in Canada ha diretto la Philadelphia Orchestra, la Los Angeles Philharmonic Orchestra, la Chicago Symphony Orchestra e i complessi sinfonici di Atlanta, Baltimora, Houston e Toronto.
Il suo ampio repertorio sinfonico comprende sinfonie di Beethoven, Brahms, Mahler, oltre a pagine di Mendelssohn, Schumann, Schubert, Berlioz, Bartók, Stravinskij, Weber, Berg, Szymanowski, Lutosławski. Sin dagli inizi della sua carriera ha dedicato grande attenzione anche al repertorio operistico, collaborando regolarmente con il festival di Aix-en-Provence, dove ha diretto Così fan tutte, Don Giovanni, The Turn of the Screw, La traviata, Evgenij Onegin, Il ratto dal serraglio e Il flauto magico. Wozzeck al Covent Garden e poi, nel 2005, il debutto alla Scala di Milano con Idomeneo di Mozart.
È tornato nel teatro milanese per Salome (2007), Il castello di Barbablù e Il Prigioniero (2008), Cavalleria rusticana e Pagliacci (2011), mentre alla Fenice di Venezia ha diretto il Concerto di Capodanno di quest’anno. Al Festival di Salisburgo ha diretto Don Giovanni e Le nozze di Figaro, all’Opera di Vienna Il flauto magico.
Dopo aver realizzato diversi CD con Virgin Classics, ora Harding incide in esclusiva per Deutsche Grammophon.
Tra le sue prime incisioni si distinguono la Quarta Sinfonia di Mahler con la Mahler Chamber Orchestra, le Sinfonie n.3 e n.4 di Brahms con la Deutsche Kammerphilharmonie Bremen e opere di Britten con Ian Bostridge e la Britten Sinfonia (CD Choc de l’Année 1998).
Si è aggiudicato il Grammy Award per il Billy Budd con la London Symphony Orchestra e i riconoscimenti Choc de l’Année 2002 e Grand Prix de l’Académie Charles Cros per l’incisione di Don Giovanni e The Turn of the Screw con la Mahler Chamber Orchestra.
Due, le incisioni fino ad ora realizzate per Deutsche Grammophon: i Carmina Burana con l’Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese e la Decima Sinfonia di Mahler con i Wiener Philharmoniker.

Swedish Radio Symphony Orchestra

Fondata negli anni Sessanta, l’orchestra ha la sua sede nella Berwald Hall di Stoccolma.
Ad una regolare attività concertistica affianca tournées in tutto il mondo.
Di notevole successo, i recenti concerti tenuti in Cina e Giappone o al Palais des Beaux Arts di Bruxelles insieme al rinomato Swedish Radio Choir.
Primo direttore musicale del complesso svedese è stato Sergiu Celibidache che ha ricoperto l’incarico sino al 1971.
Si sono poi succeduti Herbert Blomstedt, Esa-Pekka Salonen, Yevgeny Svetlanov, Manfred Honeck e, dal 2007, Daniel Harding. Valery Gergiev e Herbert Blomstedt ne sono direttori onorari, come lo fu Carlo Maria Giulini.
L’orchestra collabora con solisti e direttori di fama internazionale, tra cui Myung-Whun Chung. Nei programmi, oltre al grande repertorio, viene prestata grande attenzione alla musica contemporanea, in primis alla produzione dei compositori svedesi. Recente, la pubblicazione in CD dell’opera Quo vadis di Anders Eliasson.

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